Il vetro mosaico
Vetro a mosaico, a murrine, a tessere o a canne, sono tutti termini diversi per indicare oggetti prodotti
con la stessa tecnica, ottenuti saldando col calore manufatti
preventivamente preparati.
Le murrine si ottengono giustapponendo sezioni di canne vitree
policrome a formare un motivo decorativo e saldandole insieme per la
loro lunghezza al calore del forno fino ad ottenere una unica canna.
Questa canna, presa per le due estremità viene poi "tirata" per
ottenere una canna di sezione minore, che viene poi sezionata a
freddo in senso trasversale, ottenendo una serie di dischetti: le murrine.
Le murrine vengono poi disposte secondo un certo ordine su una piastra refrattaria e introdotte nel
forno affinchè si saldino tra loro. Il tessuto vitreo così formato viene raccolto a cilindro dalla canna del
maestro vetraio e successivamente soffiato e plasmato.
Allo stesso modo vengono trattate le tessere, trasparenti o in pasta vitrea opaca, ottenute tagliando a
pezzettini quadrati l'impasto vitreo disteso a lastra e raffreddato, oppure colato in appositi stampi per
realizzare tessere di diversa forma geometrica. Il vetro mosaico a canne si ottiene fondendo tra loro
canne accostate l'una all'altra nel senso della lunghezza o a patchwork.
(Adattato da: M.Barovier, Murano -Fantasie di vetro- Venezia, Arsenale Editrice, 1994)
Nel testo sono presenti alcuni verbi al
passivo
:
Es. La canna viene tirata.
Le murrine vengono disposte sulla piastra.
Trasforma le frasi passive del testo nella forma attiva:
1. La canna viene tirata.
Il maestro vetraio tira la canna.
2. La canna viene sezionata a freddo.
Il maestro vetraio
3. Le murrine vengono messe sulla piastra.
Il maestro vetraio
4. Le murrine vengono introdotte nel forno.
Il maestro vetraio
5. Il tessuto vitreo viene raccolto .
Il maestro vetraio
6. Poi la pasta viene soffiata.
Il maestro vetraio
7. Alla fine la pasta viene plasmata.
Il maestro vetraio
8. Le tessere vengono trattate allo stesso modo.
Il maestro vetraio
9. L'impasto viene disteso.
Il maestro vetraio
10. L'impasto viene colato.
Il maestro vetraio