QUESTO MATERIALE VI AIUTA A CAPIRE COME
COSTRUIRE IL VOSTRO RIASSUNTO.
Il giorno dell’esame:
TEST DI LETTURA
1.
guardate e cercate di capire il titolo del brano.
2.
guardate la fonte (riportata in fondo): vedete il nome dell’Autore e il libro da cui è tratto il
testo. 1 e 2 vi aiutano a capire l’argomento generale del testo.
3.
leggete il testo una prima volta, senza fermarvi troppo sulle cose che non capite. Cercate di
capire di cosa parla in generale;
4.
guardate le domande del test (parte di comprensione).
5.
rileggete il testo molte volte, per rispondere al test di lettura. Se necessario, usate il dizionario.
6.
NB: rispondendo alle domande di lettura capirete meglio il testo e ne comprenderete il lessico.
PER IL RIASSUNTO
1.
ormai avete già letto il testo molte volte. Ora, sottolineate, per ogni capoverso, l’informazione
più importante (in un testo ben scritto, troverete una informazione principale in ogni
capoverso).
7.
Ma forse, avete già sottolineato le cose più importanti facendo il test di lettura. Meglio così!
8.
NB: se non capite tutto, non importa: non avrete tempo di tradurre tutto! Concentratevi su
quello che capite.
9.
Su un vostro foglio (di carta o elettronico) scrivete con parole vostre l'informazione più
importante di ogni capoverso, come se faceste un elenco.
10.
A questo punto, avete il materiale per il riassunto: potete collegare le informazioni creando un
testo vostro vero e proprio.
11.
Dopo avere scritto il vostro testo (da 200 a 400 parole, circa), lasciatevi il tempo per
RILEGGERE!
12.
Rileggete tante volte il vostro testo, per controllare tutti i vostri ‘punti deboli’:
-
la finali delle parole
-
la punteggiatura
-
l’ortografia
-
il testo è coerente?
-
Il lessico: ripetizioni? Parole strane o di cui non siete sicuri?
Per farvi capire i punti 9 e 10, qui sotto trovate l’elenco per il testo 5a:
Informazioni importanti - elenco (con le vostre parole) - del testo
ANTROPOLOGIA.
NB: i numeri si riferiscono al capoverso dove si trova l’informazione
1) l’antropologia prima costruisce delle ipotesi teoriche, poi le confronta con i dati empirici.
1) questa è la caratteristica che distingue il metodo di ricerca dell’antropologia da quello delle altre
discipline è che essa prima costruisce delle ipotesi teoriche, poi le confronta con i dati empirici.
2) un altro principio metodologico/di metodo dell’antropologia proviene/deriva dalla ‘vecchia’
etnologia/deriva dall’etnologia ottocentesca/dell’ottocento/ del passato.
2) Questo principio consiste nello studiare/ nell’indagare/nell’investigare comunità/società/gruppi
umani piccole.
3) Studiare /lo studio di società piccole e coese/unite ha dato/ha fornito all’antropologia strumenti di
ricerca utili/valide/interessanti ancora oggi. (opinione dell’autore)
4) uno di questi strumenti di ricerca interessanti ancora oggi è l’approccio olistico, cioè
l’indagine/l’osservazione di tutti gli aspetti della vita delle comunità indagate.
4) l’approccio olistico è favorito dal fatto che le società che si studiavano in passato erano piccole.
5) al contrario/invece/mentre invece le società moderne/attuali/contenporanee/di oggi sono
contraddistinte/caratterizzate da una struttura molto ‘separata’, nel senso che tutte le attività sono
strutturate e divise in tempi ben organizzati.
6) l’Autore non vuole prendere posizione su questo. Si limita a osservare che, in conseguenza di questo
‘separatismo’ nell’organizzazione della vita umana, si è creato un ‘separatismo’ anche nelle scienze che
studiano la condizione umana.
7) Queste impostazioni di ricerca (così separatiste) producono / creano spiegazioni / teorie riduzioniste,
cioè che considerano solo pochi fattori alla volta. / secondo l’Autore, questo riduzionismo è negativo
sia dal punto di vista scientifico che politico e morale /l’Autore è scettico sull’utilità scientifica, politica
e morale di questa impostazione scientifica.
Esercizio: collegate queste frasi con le espressioni di collegamento che troverete sotto. Naturalmente,
non dovete per forza copiare tutto: cercate di eliminare le ripetizioni e di formare frasi lunghe.
ALCUNI STRUMENTI PER COLLEGARE LE INFORMAZIONI
Potete strutturare il vostro testo collegando le informazioni attraverso espressioni come queste.
/ = espressioni equivalenti
Sceglietele con attenzione! E attenti alla punteggiatura!
In questo brano, l’Autore / COGNOME AUTORE/ la COGNOME AUTRICE afferma che…
Afferma che / sostiene che /dice che
testo / brano
si dice/si afferma/si ricorda (ecc.) inoltre che…
ci viene detto che…
Innanzitutto / in primo luogo / per prima cosa
In seguito / in secondo luogo /
Inoltre,…
Più precisamente, / nello specifico, …
Detto ciò/ Ciò detto/Detto questo, il brano /l’Autore passa a dire che… / aggiunge che
Per quanto riguarda poi X, …
Per quanto concerne invece Y, …
Per concludere, il brano /l’Autore presenta / riflette/ sostiene…
Concludendo, / Infine, /
in ultima analisi / in sintesi,
CONNETTIVI.
Quindi/dunque/pertanto
Mentre invece/al contrario
Tuttavia (meglio di “ma” o di “però”)
poiché…/in quanto
sia…. sia…
né …. né…
Come riferirsi all’autore: L’Autore (gli Autori, se sono diversi) / egli / COGNOME (se uomo; se
donna: la + COGNOME), questi (significa: costui; attenzione, non è facile da usare)
Un esempio di riassunto del test 5a. Abbiamo evidenziato alcune espressioni utili per il collegamento
delle parti del testo.
In questo brano/testo l’Autore sostiene/ spiega che la caratteristica che distingue il
metodo di ricerca dell’antropologia da quello delle altre discipline è che essa prima costruisce
delle ipotesi teoriche, poi le confronta con i dati empirici.
Oltre a questo principio di base, ve n’è un altro ,/(/- consistente nello studiare gruppi
umani piccoli ,/)/- che proviene dall’etnologia del passato.
(Infatti,) secondo questo testo/l’Autore, lo studio di/Studiare società piccole e
coese/unite ha dato/ha fornito all’antropologia strumenti di ricerca utili/validi/interessanti
ancora oggi; uno di questi/essi è l’approccio olistico (cioè l’indagine/l’osservazione di tutti gli
aspetti della vita delle comunità indagate). Esso è favorito dal fatto che le società che si
studiavano
in
passato
erano
piccole,
mentre
invece
le
società
moderne/attuali/contemporanee/di oggi sono contraddistinte/caratterizzate da una struttura
molto ‘separata’, nel senso che tutte le attività sono strutturate e divise in tempi ben
organizzati.
Evitando una presa di posizione, l’Autore passa a dire che, in conseguenza di questo
‘separatismo’ nell’organizzazione della vita umana, se n’è creato uno anche nelle scienze che
studiano la condizione umana, e conclude dicendo che queste impostazioni di ricerca (così
separatiste) producono / creano spiegazioni / teorie riduzioniste, cioè che considerano solo
pochi fattori alla volta.
Secondo lui, questo riduzionismo è negativo sia dal punto di vista scientifico che
politico e morale; in ultima analisi/in definitiva, egli è scettico sull’utilità scientifica, politica e
morale di questa impostazione scientifica.