Quelle
labbra che Amor creò con le sue mani (Sonetto 145)
-William
Shakespeare
Quelle
labbra che Amor creò con le sue mani
bisbigliarono
un suono che diceva "Io odio"
a
me, che per amor suo languivo:
ma
quando ella avvertì il mio penoso stato,
subito
nel suo cuore scese la pietà
a
rimproverar la lingua che sempre dolce
soleva
esprimersi nel dar miti condanne;
e
le insegnò a parlarmi in altro modo,
"Io
odio" ella emendò con un finale,
che
le seguì come un sereno giorno
segue
la notte che, simile a un demonio,
dal
cielo azzurro sprofonda nell'inferno.
Dalle
parole "Io odio" ella scacciò ogni odio
e
mi salvò la vita dicendomi "non te".