L'idea di un manuale d'italiano e nata molto prima che ąueste righe venissero scritte. La sua progettazione e stesura sono maturate dalia consapevolezza che la lingua e un insieme in continua evoluzione e il flusso di teorie e tecniche didattiche che vanno dalia glottodidattica alla sociolinguistica altrettanto costante. Era tempo, quindi, di proporre qualcosa di nuovo, consapevoli che nessun libro puó coprire gli obiettivi comunicativi e linguistici di tutti gli studenti. II libro che avete in mano, dunque, non ha la presunzione di essere perfetto oppure superiore ad altri di questo genere. Nostro scopo era quello di presentare un lavoro alquanto completo, in base alle nostre esperienze didattiche e ai suggerimenti dei tanti colleghi eon cui abbiamo la fortuna di scambiare abbastanza spesso idee. lnoltre, abbiamo tenuto presente le nuove esigenze nate sia dalie teorie piu recenti sia dalia realta che le certificazioni d’italiano (Celi, Plida, Cils ecc.) e il Quadro Comune di Riferimento Europeo hanno portato. Questo senza buttare via, come spesso awiene, tutto ció che gli approcci e i metodi precedenti hanno dato alPinsegnamento delle lingue, bensi cercando un equilibrio, secondo noi assente, tra 1’utile e il piacevole, 1’efficace e finteressante.
La lingua moderna, le situazioni comunicative “complete” e quanto piu naturali possibile, il sistematico lavoro sulle quattro abilita, la presentazione della realta italiana e Fimpaginazione moderna e accattivante fanno di Progetto italiano uno strumento didattico bilanciato, efficiente e semplice nelfuso, che ha Pambizione di far innamorare dell’Italia chi ne studia la lingua e, nello stesso tempo, di fornire tutte quelle nozioni che permette-ranno di comunicare senza probierni in italiano.
• Alfinizio, fallievo ascolta il brano registrato senza leggere il testo scritto. Riascolta il brano una seconda volta cercando di rispondere ad una breve prova di tipo vero/falso. Questo tentativo di capire il contesto crea una prima importantissima motivazione e porta ad una comprensione globale inconscia degli elementi nuovi.
• In seguito, legge il testo, risponde a domande orali leggermente piu impegnative, prova a inserire le parole datę (verbi, pronomi ecc.) in un dialogo simile, ma non identico, a quello introduttivo ed eventualmente cerca e sottolinea nel testo le nuove formę grammaticali: in questo modo comincia a farę delle ipotesi sulPuso di questi elementi. Solo adesso e consigliabile spiegare il lessico nuovo e verificare le risposte datę. Un breve riassunto, da svolgere preferibilmente a casa, rappresenta la fasę finale di questa riflessione sul testo.
• Aąuesto punto gli allievi, da soli o in coppia, riflettono sulla grammatica osservando una semplice scheda e, subito dopo, provano ad applicare le regole appena incontrate esercitandosi su semplici attivita orali. In tal modo 1’insegnante puó controllare la comprensione o meno dei nuovi fenomeni e gli allievi “imparano ad imparare”. Una piccola tabella indica gli esercizi da svolgere per iscritto in una seconda fasę e preferibilmente a casa.
• Le funzioni comunicative vengono, a loro volta, presentate attraverso microdialoghi e, in seguito, brevi schede. I “role-plays” che seguono possono essere svolti sia da una coppia davanti al resto della classe oppure da piu coppie contemporaneamente. In tutti e due i casi l’obiettivo e l’uso dei nuovi elementi e un’espressione spontanea che portera alfautonomia linguistica desiderata. Ogni intervento da parte delfinsegnante, quindi, dovrebbe mirare soltanto ad animare il dialogo e non alfaccuratezza linguistica. Su quesf ultima si potrebbe intervenire in una seconda fasę e in modo indiretto e impersonale.
• I testi di “Conosciamo 1’ Italia”, infine, possono essere utilizzati come brevi prove per la comprensione scritta, per introdurre nuovo vocabolario e, naturalmente, per presentare vari aspetti della realta italiana moderna. Nel primo caso e consigliabile assegnarli come compito da svolgere in classe o a casa, individualmente o in coppia.
Noterete che fintero libro e un costante altemarsi di elementi comunicativi/testuali e strutturali, allo scopo di rinnovare continuamente finteresse della classe e il ritmo della lezione, attraverso attivita brevi e motivanti. Nello stesso tempo si e cercato di semplificare e di “smitizzare” la grammatica, lasciando che sia l’allievo a scoprirla in modo induttivo, per poi metterla in pratica nelle varie attivita comunicative. Attivita che lo mettono ancora di piu al centro della lezione, protagonista di un “film” di cui noi insegnanti siamo registi. Noi sappiamo quel che bisogna farę perche il film abbia successo; restando dietro le camere (o le quinte, se volete), dobbiamo soltanto far da guida ai nostri attori, suggerire loro quando necessario, tirar fuori il meglio di loro, magari, a volte, recitando noi stessi. Ecco, Progetto italiano 1 potrebbe esser visto come il copione su cui basare il vostro “film”...
Buon lavoro!