Tubercolosi

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Tubercolosi

M.infettiva, di regola contagiosa,
causata da M. tuberculosis
complex. Le manifestazioni
cliniche coinvolgono il polmone ma
possono essere interessati altri
organi e apparati. Esistono anche
forme disseminate

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Eziologia

M.tuberculosis complex: M.tuberculosis,

M.bovis, M.africanum, M.ulcerans, M.microtii

M.tuberculosis: unico ospite l’uomo

M.tuberculosis: aerobico, debole gram

positivo, alcol-acido resistente (BAAR),

crescita lenta, colonie non pigmentate,

produce niacina e catalasi termo-sensibile

(eccezione ceppi INH-resistenti), riduce nitrati

M.bovis: si differenzia per la mancata

produzione di niacina e riduzione dei nitrati.

Infezioni umane rare (aree limitate di

diffusione: San Diego 3% dei casi)

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Eziologi

a

• Colorazioni specifiche per dimostrare alcol acido

resistenza (Zhiel-Neelsen Auramina-rodamina)

• Isolamento su terreni solidi (Lowenstain-Jensen o

Middlebrook 7H11) o terreni liquidi (BACTEC, MGIT, e altri)

• Identificazione mediante sonde o prove biochimiche
• Identificazione di M.tubercolosis con PCR su secrezioni

respiratorie

Coltura

Auramina-rodamina

Ziehl-Neelsen

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Studio delle resistenze

• Test di sensibilità
• MDR-MT resistenza INI e RIFA
• XDR-MT resistenza INi e RIFA (MDR-

MT) e fluorochinolonici più altre 2
farmaci anti tubercolari di seconda
linea

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Epidemiologia

• Affollamento e minore resistenza all’infezione: fattori

principali per la diffusione della TBC

• Rischio annuale stimato di TBC (nuovi casi/anno)

-soggetti non a rischio - USA 0,03%, Italia 0,5%

• Rischio di TBC superiore negli immigrati (pari al paese

di origine), senza tetto, pazienti immunocompromessi,

alcolisti, tossico-dipendenti, altro disagio sociale

• Negli ultimi anni è stato registrato un aumento dei casi

di TBC, legato alla diffusione dell’infezione da HIV

• Rischio di infezione relato all’infettività del caso indice

(superiore se caso indice con esame microscopico

positivo) e al tipo di contatto (ravvicinato e prolungato)

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Diffusione della tbc in pazienti
non cucasici, immigrati

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CASI/100.000 ABITANTI PER ANNO

0

2

4

6

8

10

12

14

1995

1996

1997

1998

1999

2000

2001

2002

2003

Tubercolosi in Umbria, 1995-

2003.

OSPEDALE

N° casi

A.O. Perugia

320

A.O. Terni

203

Città di Castello

20

Umbertide

5

Gubbio

11

Castiglione del lago

3

Città della Pieve

8

Passignano sul T.

1

Assisi

5

Marsciano

3

Todi

2

Foligno

58

Gualdo Tadino

11

Spoleto

14

Norcia

1

Cascia

2

Orvieto

24

Narni

8

Amelia

0

TOT.

699

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1

29

6

53

29

53

22

Regione geografica di provenienza dei
pazienti stranieri ricoverati per
tubercolosi in Umbria, 1995-2003.

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0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

1995

1996

1997

1998

1999

2000

2001

2002

2003

ITALIANI NON HIV

IMMIGRATI

HIV

Distribuzione per anno dei casi di
tubercolosi in italiani HIV-negativi,
immigrati e Hiv positivi, 1995-2003.

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Nella maggior parte dei casi la tubercolosi è

trasmessa per aerosol di particelle, piccole (< 5 μ),

sospese nell’aria che raggiungono gli alveoli
Le particelle si producono con il parlare, tossire,

starnutire, e con i colpi di tosse

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Diffusione

• La maggior parte dei casi sono trasmessi per

aerosol di particelle, sufficientemente piccole (<

5 μ), sospese nell’aria che raggiungono gli

alveoli e che si producono con il parlare, tossire,

starnutire, e con i colpi di tosse

• Aerosol che si formano durante la medicazione

di ferite sono anche implicati nella trasmissione

dell’infezione

• Particella di dimensioni > 5 μ non contagianti.

Anche se inalate sono espulse con la tosse

• L’aria della camera del paziente con TBC è

contagiosa anche quando il paziente è assente

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Influenza della terapia sulla

diffusione

• Rischio di infezione superiore in casi con esame

microscopico positivo (carica 10.000 BAAR/ml)

• Pazienti adeguatamente trattati diventano

rapidamente non contagiosi (2 settimane nelle

infezioni da M.tuberculosis multi-sensibile)

• In presenza di infezione da M.tuberculosis multi-

resistente (MDR-TB) richiesti 3 espettorati

negativi (esame microscopico), in 3 giorni

consecutivi (> 3 settimane) (CDC 1994)

• L’esame microscopico può persistere positivo

per prolungati periodi dopo l’inizio della terapia

a dispetto della negatività colturale

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Rischio di progressione dall’infezione a

tubercolosi

• Infezione primaria → TBC 3-4% dei casi nel 1° anno, e

successivamente 5-15%

• I dati si riferiscono a forti esposizioni e in condizioni di

minore resistenza all’infezione

• Rischio di infezione e progressione superiore per

esposizioni più intense

• Età più suscettibili all’infezione e alla progressione:

bambini, adolescenti 15-25, anziani

• Altri fattori di aumentato rischio: malnutrizione,

alcolismo, disagio sociale, tossicodipendenza, HIV

• Fattori genetici: HLA-DR2, allele DRB1*1501

correlazione con quadri clinici più gravi e fallimenti

terapeutici, allele DRB1*1502 con resistenza

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0

10

20

30

40

50

60

70

0

100

200

300

400

500 n° CD4

% TBC

Correlazione tra conta dei linfociti CD4+ e frequenza di

TBC in pazienti con AIDS

(B.Jones. Am.Rev.Respir.Dis.1993,148:1292)

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Rischio di TBC in HIV

 

Association of tuberculosis risk with the degree of tuberculin
reaction in HIV-infected patients.
Arch.Intern.Med.1997;157:797.

 

Mantoux

- mm

(n.pz)

 

n.CD4+
(range)

 

n.pz con

TBC/

n.totale

pz

 

 

Incidenz

a di TBC

100- PY*

(95%

C.I.)

 

 

Hazar

d

ratio

(95%

C.I.)

 

P

 

<2 (802)

 

-

5/802

0,39

-

-

2-4 (55)

 

340 (140-

560)

1/55

1,15

2,1

0,5

5-9

(128)

 

380 (240-

560)

5/128

2,78

5,7

0,07

> 10

(69)

 

370 (230-

520)

10/69

10,26

23,1

<0,0

1

 
 

*PY (persone-anno)
2695 pz HIV+ arruolati, 1054 reattivi (Mantoux e/o CMI)
Considerando solo la risposta alla Mantoux: 802 pz erano negativi, 252 pz
erano positivi

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Dinamica della reazione immunologica nella

infezione tubercolare

Macrofago
infettato

Reclutamento/ attivazione

linfociti CD4+, CD8+, T, T

Formazione del

granuloma

Killing intracellulare

dei micobatteri

Lisi dei macrofagi infetti

da cellule citotossiche

IL1, IL2,
TNF

Espressione di
antigeni micobatterici

IL2

INT

INT, Vit D, CD4+, T,

T

IL= Interleukina

T = Linfociti T
T = Linfociti T

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Immunologia

• Immunità cellulare (risposta antigene specifica): T

helper Th1 - interleuchina 2, interferone e TNF-β -

attivazione dei macrofagi con batteriocidia

• Reazione di ipersensibilità: fenomeni necrotici e

colliquativi (necrosi di macrofagi non attivati nei quali

i micobatteri si replicano), formazione di granulomi

• Alla necrosi caseosa probabilmente partecipano

anche: linfociti T-citotossici, NK, CD4-T linfociti con

recettori yб, fenomeni coagulativi (anossia), prodotti

intermedi del metabolismo azotato e ossidativo dei

macrofagi

• Immunità umorale: nonostante la produzione di

anticorpi, non sembra abbia un ruolo nel controllo

dell’infezione

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Immunologia

• Cellule epiteliodi = macrofagi

fortemente attivati

• Cellule giganti, multinucleate di

Langhans = macrofagi fusi orientati
intorno ad antigeni tubercolari e
nuclei alla periferia

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Immunologia

• Quando i macrofagi attivati raggiungono un

certo numero si manifesta la reazione di

ipersensibilità tissutale - reazione cutanea

ritardata alla tubercolina (3-9 settimane).

• Contemporaneamente si è anche sviluppata

l’immunità cellulo mediata.

• Non è ben chiaro se la reazione di ipersensibilità

(fenomeni di necrosi e formazione di granulomi)

e l’immunità cellulo mediata (resistenza

all’infezione) siano espressioni diverse di una

stessa sequenza immunologica e biochimica

oppure il risultato di due processi che dipendono

da diversi antigeni o diverse popolazioni

linfocitarie o entrambi le cose

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Immunologia

• Le manifestazioni anatomopatologiche

della tubercolosi sono espressione del

grado di ipersensibilità dell’ospite e della

carica antigenica

• Tubercolosi proliferativa o produttiva

(reazione di ipersensibilità efficiente,

carica antigenica bassa)

• Tubercolosi essudativa (reazione di

ipersensibilità efficiente, carica antigenica

elevata)

• Tubercolosi non reattiva (reazione di

ipersensibilità non efficiente, carica

antigenica elevata)

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I micobatteri

raggiungo gli alveoli

- lobi inferiori

(maggiore flusso

d’aria) e periferici

(sub-pleurici) -

Focolaio iniziale

generalmente unico

Migrazione di
micobatteri nei
linfonodi regionali.
Alcuni superano il
filtro linfatico e si
localizzano in altre
sedi con 3
possibilità: restare
silenti, replicarsi
(infezione
progressive),
manifestarsi dopo
qualche mese o anni

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Non è definito se la reazione
di ipersensibilità (fenomeni di
necrosi e formazione di
granulomi) e l’immunità
cellulo mediata (resistenza
all’infezione) siano espressioni
diverse di una stessa
sequenza immunologica e
biochimica oppure il risultato
di due processi che dipendono
da diversi antigeni o diverse
popolazioni linfocitarie o
entrambe le cose

granuloma

Mantoux,

immunità cellulo mediata

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Patogenesi

• I micobatteri raggiungo gli alveoli - lobi inferiori

(maggiore flusso d’aria) e periferici (sub-pleurici) -

Focolaio iniziale generalmente unico

• I batteri inglobati dai macrofagi non sono uccisi

• Necrosi dei macrofagi, richiamo di altre cellule

immunitarie

• Focolaio di polmonite localizzata

• migrazione di micobatteri nei linfonodi regionali.

Alcuni superano il filtro linfatico e si localizzano in

altre sedi con 3 possibilità: restare silenti, replicarsi

(infezione progressive), manifestarsi dopo qualche

mese o anni

• Lo sviluppo della immunità e della reazione di

ipersibilità coincide con la cuti-conversione

(positività della Mantoux)

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Quadri clinici

• Infezione primaria (complesso

primario)

• Tubercolosi primaria
• Tubercolosi post primaria
• Tubercolosi extra polmonare

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Tubercolosi primaria

• Morbigena semplice (manifestazioni sia

polmonari (tenui addensamenti sub
lobari o lobari) che extrapolmonari
(pleurite, cherato congiuntivite
flittenulare), essenzialmente di
carattere allergico

• Adenopatia ilare isolata
• Tisiogena evolutiva
• Miliare primaria

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Tubercolosi primaria

FOCUS INIZIALE IN CAMPO MEDIO o INFERIORE
Iinfiltrato di Gohn)

TENDENZA ALLA LINFOADENITE REGIONALE
ESTENSIVA (anche unico segno Rx grafico)

RARAMENTE ERITEMA NODOSO, CONGIUNTIVITE
FLITTENULARE

± FEBBRE e ASTENIA

In bambini < 3 anni: disseminazione linfoematogena

progressiva

Tra 3-15 anni: progressione rara, incapsulamento,
calcificazioni, guarigione
In pubertà: interessamento apicale o progressione

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Complesso primario in giovane

immunocompetente

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Tubercolosi polmonare post

primaria

• Miliare
• Tubercolosi polmonare essudativa

(infiltrato precoce di Asmann, lobite,
brocopolmonite a focolai disseminati)

• Tubercolosi polmonare cavitaria

cronica

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TUBERCOLOSI POLMONARE

SINTOMI

ANORESSIA, ASTENIA, PERDITA DI PESO, SENSO DI

FREDDO

FEBBRE POMERIDIANA, SUDORAZIONE NOTTURNA

± EMOTTISI , ± DOLORE PLEURICO

ESAME CLINICO NON SPECIFICO

ANEMIA NORMOCROMICA, NORMOCITICA,GB

NORMAli

± IPER γ GLOBULINEMIA, IPOALBUMINEMIA

RX TORACE POSITIVO

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TUBERCOLOSI POLMONARE

Polmonite lobare inferiore dell’anziano

QUADRI CLINICI SPESSO NON SPECIFICI, A

LENTA RISOLUZIONE O NON RISOLVENTISI.
(disseminazione
endobronchiale da riattivazione apicale !)

Tubercoloma

LESIONI ROTONDE ASINTOMATICHE.

GRANULOMI CASEOSI CIRCONDATI DA STRATI
CONCENTRICI DI FIBROSI, ± CALCIFICAZIONI

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TBC cavitaria apicale dx

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Tubercolosi miliare

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Lobite tubercolare

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Tubercolosi polmonare cavitaria cronica

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Tubercoloma polmonare

Ascesso tubercolare, tubercolomi cerebrali

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Tubercolosi extra-polmonare

• Miliare disseminata, menigite,

pleurite, pericardite, renale, genitale,
osteo-articolare, laringea, intestinale,
linfonodale, epatite, e altre

Ascesso splenico da M.tuberculosis

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TUBERCOLOSI

EXTRAPOLMONARE

TUBERCOLOSI MILIARE

COMPRENDE TUTTE LE FORME DI DISSEMINAZIONE

EMATOGENA ESTENSIVA. INIZIO E DECORSO
SUBDOLO, NEI BAMBINI FEBBRE INTERMITTENTE

SUDORAZIONI NOTTURNE
ANEMIA, GB NORMALI, ± IPONATREMIA
Rx TORACE SPESSO NEG (noduli miliarici < 1 mm→ TC

polmone)

Nb:

PUO’ CAPITARE IN FORMA ACUTA PRIMA DELLO

SVILUPPO DI IPERSENSIBILITA’,
PUO’ ESSERE DI GRADO MODERATO IN PRESENZA DI

PATOLOGIA

POLMONARE CRONICA,
PUO’ DERIVARE ANCHE DA UN FOCOLAIO EXTRAPOLMONARE

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INTRADERMOREAZIONE DI

MANTOUX

PPD (purified protein derivative). Precipitato proteico

della vecchia tubercolina

Inoculazione sotto cute, non più profondamente per

evitare il wash out da parte del circolo !!

VIENE DESCRITTA RICONVERSIONE A CUTINEGATIVO

IN PERCENTUALE PARI A 8% ALL’ANNO

IN PERSONE CON INFEZIONE ANTICA LA MANTOUX

CON 5 U.tà PUO’ QUINDI RISULTARE NEGATIVA.

UN SUCCESSIVO TEST EFFETTUATO PUO`

RISULTARE POSITIVO (Effetto booster )


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Criteri di positività della

Mantoux

• HIV/AIDS, contatti recenti paziente con TBC 5 mm
• Immigrati da paesi ad alta prevalenza di TBC 10 mm
• Immunocompetenti sani 15 mm
• Se il test è positivo può essere indicato eseguire altri

accertamenti (escludere una TBC)

• Se il test è positivo ed è stata esclusa una TBC si

può decidere di trattare l’infezione latente

• Durante i primi giorni dell’infezione primaria e nelle

forme gravi la Mantoux può risultare negativa

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INFEZIONE
TUBERCOLARE

LATENTE

Dosaggio y-interferon
(Quantiferon o Ellispot-TB)

PAZIENTI CUTINEGATIVI VANNO
RITESTATI DOPO UNA
SETTIMANA PER DIFFERENZIARE
L’EFFETTO BOOSTER DALLA
CUTICONVERSIONE

Intradermoreazione di Mantoux

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Infezione latente

• Contatto con M.tuberculosis,

controllo della replica batterica,
adeguata risposta immunitaria,
complesso primario, persistenza di
M.tuberculosis con possibilità di
riattivazione, Mantoux positiva

• Terapia

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Differenze tra infezione

tubercolare latente e TBC

• Infezione latente
• Assenza sintomi
• Assenza espettorato
• RX torace negativo
• Non contagioso
• Generalmente Mantoux

positiva

• TBC
• Sintomi
• RX torace non sempre

patologico

• Esame microscopico e

coltura non sempre

positivi

• Usualmente Mantoux

positiva

• Contagioso

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Diagnosi di TBC

SOSPETTO CLINO

• Esami microscopici, colturali, PCR
• Secrezioni respiratorie (almeno 10 ml in 3 giorni

consecutivi e processati quanto prima)

• Urine (igiene dei genitali, tutte le urine del

mattino in 3-5 giorni consecutivi, processare

subito o neutralizzare pH)

• Sondaggio gastrico (pazienti che non hanno

espettorazione, bambini, processare subito o

neutralizzare pH)

• Altri campioni (liquor, biopsie, secrezioni)
• Rx torace, TC ad alta risoluzione

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Trattamento

• Resistenza primaria: pazienti che non

hanno mai ricevuto terapia.
Incremento dei ceppi INI R dal 3% al
9% dopo il 1997. MDR 2%

• Resistenza secondaria: pazienti che

hanno già assunto farmaci anti-TBC.
Maggiore incidenza degli isolati MDR,
più diffusa in alcune aree geografiche

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Farmaci anti-tubercolari e possibili

effetti indesiderati

Farmaco

Dose giornaliera

(adulto)

Isoniazide

5 mg/kg (max 300
mg)

Rifampicina

10 mg/kg (max 600

mg)

Rifabutina

5 mg/kg (max 300

mg)

Pirazinamide

15-50 mg/kg (max
2gr)

Etambutolo

15-25 mg/kg

Sterptomicina

15 mg/kg (max 1 gr)

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Farmaci anti-tubercolari e possibili effetti

indesiderati

Farmaco

Effetti indesiderati

Isoniazide

Epatite (1/1000 età < 30 a., 23/1000 età
30-65), neuropatia periferica

Rifampicina Epatite aumenta il rischio di tossicità da

isoniazide, sindrome simil influenzale,

anemia emolitica, piastrinopenia

Rifabutina

Come rifampicina

Pirazinamide Epatite, iperuricemia, gastralgie, artralgie

Etambutolo Neurite ottica, sconsigliato età < 8 anni

Streptomicin

a

Sordità, disturbi vestibolare,

nefrotossicità

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Terapia tubercolosi da

M.tuberculosis multi-sensibile

• Schemi di terapia con associazione di

4 farmaci (INI, RIFA, PZA, EBM o STM)

nei primi 2 mesi, proseguire con 2

molecole (INI e RIFA) per altri 4 mesi

se a 2 settimane esame diretto

dell’espettorato negativo o a 2 mesi

coltura negativa altrimenti 7 mesi

• Schemi prolungati nelle forme extra-

polmonari

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Terapia tubercolosi

• DOT = directly observed treatment =

terapia supervisionata

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Mantoux

pre-
espos.

Positiva

(10 mm)

Negativa

(< 5 mm)

Non nota

ESPOSIZIONE

Mantoux

post-
esposiz.

Negativa o

5-9 mm

10-14 mm

> 15 mm

> 10 mm

Indicazioni se

RX
negativo

Non

tratt

are

se

non

altri

ment

i

indic

ato

Trattare

solo se

HIV +

Rischio

minimo

Trattamento

Può essere

indicato

Alto

rischio

Trattar

e

Stesse

indicazio

ni della

cuti

conversi

one

Protocollo comportamentale per

esposizione.

Annalas Intern Med, 1995


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