Trascrizione delle prove di Ascolto - giugno 2004- livello QUATTRO
Ascolto. Prova numero uno
Apri il quaderno alla pagina della prova di ascolto numero uno. Ascolta il testo. Sentirai il testo due volte.
(Il testo viene fatto ascoltare per la prima volta)
Il Giallo storico
Un cordiale saluto da Gianfranco De Turris. Come si è detto alcune settimane fa il romanzo poliziesco ha ormai acquisito un pieno diritto di cittadinanza nelle lettere italiane a differenza del romanzo fantastico e fantascientifico. Naturalmente ci riferiamo a quelli di autori italiani, il che è un parziale risarcimento per la letteratura cosiddetta popolare. L'accettazione del poliziesco ha consentito di variegarne gli aspetti, infatti oltre a gialli di specifica connotazione regionale, di cui ci siamo già occupati, è nato anche un filone ancor più stuzzicante da parte dei nostri scrittori: il giallo storico. Se ne occupa il focus di Antonella Ambrosioni.
Giallo e storia da qualche tempo hanno stretto un patto d'acciaio che procede a vele spiegate con il favore dei lettori e con la grande inventiva degli scrittori che sembrano aver trovato nel giallo storico una via privilegiata per parlare delle idee, della filosofia, della cultura delle passioni dell'uomo di ogni tempo. Abbiamo avuto in questi mesi gialli con protagonisti speciali, personaggi illustri della storia e della cultura. Abbiamo avuto il filosofo Aristotele, nei romanzi di Margaret Doody. Per tornare a casa nostra troviamo un Dante Alighieri nelle vesti inedite di detective ne I delitti del mosaico, il nuovo romanzo di Giulio Leoni edito per Mondadori. E troviamo un intrigo politico religioso ai danni di Giuliano in Rosso velabro di Luigi De Pascalis edito per i tipi di Irradiazioni. Definirli gialli nel senso classico del termine sarebbe improprio, sono formalmente dei gialli storici, ma sostanzialmente delle occasioni per parlare dello scontro delle idee, delle culture, per parlare di fantastico e di magia, di sacro e di soprannaturale. Iniziamo, quindi, subito con Giulio Leoni e gli chiediamo che tipo di giallo è I delitti del mosaico.
Io sono partito innanzitutto da un amore per il personaggio Dante e allora quando ho cominciato a pensare all'ipotesi di scrivere una storia di tipo giallistico ambientata nel passato, poi il passaggio a identificare Dante come protagonista di questa storia è stato quasi automatico. Volevo un personaggio che fosse un intellettuale del passato. Secondo me Dante è l'uomo che ha meglio esplorato il male sia della sua epoca sia dell'umanità in senso lato, un po' per scherzo no?. Io ho sempre sostenuto che La divina commedia è il più straordinario trattato di criminologia che sia mai stato scritto. Una volta scelto il personaggio, allora, a quel punto, mi sono posto il problema di farlo confrontare con un enigma, ricostruire la tecnica di ragionamento di Dante che si confronta con le pieghe, no?, di questo enigma immaginando un suo possibile modus operandi.
Venendo a Rosso velabro di Luigi De Pascalis possiamo dire che si tratta di un giallo storico particolare che è un occasione per parlare di sacro, di magia, di soprannaturale. Luigi De Pascalis, come si trova nella pagina scritta il punto di equilibrio tra queste varie componenti della storia e della realtà.
Beh, io considero la storia come una chiave di lettura di tutto quello che mi capita di vedere attorno a me tutti i giorni. Vedo nella cronaca come ciò che si crede e ciò che davvero avviene si mescolano quotidianamente e ho pensato che la stessa cosa meritasse la visione storica e quindi non separare i fatti realmente avvenuti da ciò che la gente nella vita quotidiana di tutti i giorni pensava e credeva. E quindi mitologia che interviene nella vita di tutti i giorni come oggi si pensa ai miracoli, non so, a alle congiure segrete che governerebbero il mondo, non so … Ci sono delle cose folli anche oggi che si credono e che comunque incidono sul reale.
Perché il suo romanzo può definirsi un giallo storicamente scorretto?
Ho cercato di seguire una storiografia, che in effetti è un po' lontana dalla storia che si legge sui manuali scolastici, la storiografia contemporanea guarda con più attenzione alla gente, al quotidiano non soltanto ai grandi picchi dell'umanità. Cercare di abituare il lettore a guardare le cose da un punto di vista meno convenzionale. Il mio testimone in fondo è quello che io chiamo “un pagano per bene” perché ci sono stati, non è che i pagani erano solo cattivi, avevano anche dei valori nei quali credevano profondamente. Tra l'altro erano valori di pluralismo che derivavano dal tipo di religione politeista nel cui Olimpo poteva refluire qualunque nuova divinità.
Quindi non sbaglieremmo se definissimo un romanzo di idee Rosso velabro?
Sicuramente sì. E' cercare di capire come le idee dell'umanità interagiscono con i suoi bisogni essenziali e come tutto ciò finisce per creare civiltà che solo approssimativamente possono essere infilate in categorie precise.
Adesso ha un minuto di tempo per leggere la prova.
(Il nastro scorre in silenzio per un minuto)
Ascolta di nuovo il testo ed esegui la prova. Dopo l'ascolto hai due minuti di tempo per controllare le tue risposte.
(Il testo viene fatto ascoltare di nuovo. Poi il nastro scorre in silenzio per due minuti. Dopo un breve stacco musicale inizia la prova numero due)
Ascolto. Prova numero due
Apri il quaderno alla pagina della prova di ascolto numero due. Ascolta il testo. Sentirai il testo due volte.
(Il testo viene fatto ascoltare per la prima volta)
Inviato speciale, seconda parte. Il presidente economista, di Amerigo Mancini.
Luigi Einaudi, l'uomo che all'indomani del secondo conflitto bellico fu l'inflessibile ministro del bilancio che attuò una severa politica contro l'inflazione e permise all'Italia di iniziare il grande cammino della ricostruzione garantendo con la lotta al carovita quella coesione sociale che in quel periodo fu l'elemento in grado di arginare derive pericolose. Se Gino Bartali con le sue vittorie al Tour ridava ottimismo ad una nazione uscita a pezzi dalla guerra, questo vecchio liberale torinese ridava fiducia ed è proprio il caso di dirlo ai poveri portafogli degli italiani. L'occasione per ricordarlo un convegno di recente a Roma, qui era presente lo stesso capo dello stato Carlo Azeglio Ciampi. Ma chi era veramente Luigi Einaudi? Sentiamo l'economista Alberto Quagliocurzio che è stato uno dei relatori al convegno e ne ha ricordato la stupefacente attualità specie in questi tempi di moneta unica.
- Luigi Einaudi è stata una straordinaria personalità che ha segnato il ventesimo secolo e anche la fine del precedente secolo del nostro paese sia come studioso di scienze economiche finanziare, sia come statista, sia come analista delle vicende politiche del nostro paese anche in una prospettiva europea. Direi dunque una personalità completa e altamente flemmatica della nostra storia.
Ma come dicevamo Luigi Einaudi non appartiene solo alla storia d'Italia ma il suo messaggio è quanto mai attuale se pensiamo solo al cammino verso l'euro che di questi tempi lo sappiamo suscita però forti polemiche. Ancora Quagliocurzio
- Certamente perché Einaudi che fu sempre un europeista nel 1944 elaborò in un saggio quella che oggi possiamo definire la moneta europea cioè l'euro, arrivando non solo ad affermare che questa valuta doveva essere liberamente circolante e uniforme tra tutti gli stati aderenti all'unione ma persino descrivendone le caratteristiche fisiche cioè una lato della valuta unico per tutta l'unione e l'altro differenziato per ciò che riguarda gli stati nazionali partecipanti e si tratta di una capacità previsiva che ha trovato attuazione poi nella concretezza dell'euro che noi oggi abbiamo.
Europeista convinto quindi come per la moneta anche sul modo di costruire l'Europa politica. Quagliocurzio ce ne dà la spiegazione:
- Einaudi fu un federalista tant'è che dalla sua analisi sul federalismo è disceso di fatto tutto il movimento federalista europeo, ma nello stesso tempo era una personalità consapevole le singole nazioni partecipanti all'unione avevano delle caratteristiche storiche, culturali, ideali che non dovevano e non potevano essere compresse quindi sapeva benissimo combinare in una visione ideale e politica la necessità dell'unione sia per ragioni economiche che per ragioni politiche evitare le guerre è importantissimo ma nel contempo non mortificava assolutamente le identità nazionali.
Abbiamo detto un liberale classico ricordato anche per le sue famose prediche inutili, le prediche della domenica in cui facendo sue il pessimismo della ragione ma anche l'ottimismo della volontà rammentava e ammoniva futuro e a memoria i mali del costume italico. Ancora Quagliocurzio
Einaudi, credo, dotato di un sano realismo e in questo suo realismo egli univa da un lato un'ideale liberale mai rinunciato da lui, basato su due elementi: la libertà e la responsabilità ma da un altro lato il suo realismo lo portava a constatare quelli che sono stati ripetutamente richiamati lacci e laccioli in cui il nostro paese viveva allora come vive tutt'ora sia pure con miglioramenti, lacci e laccioli che per molti versi mortificavano l'iniziativa individuale e imprenditoriale che traducevano in regole burocratiche quelle che dovevano essere invece delle regole di comportamento basato sulla consapevolezza e sulle responsabilità. Teniamo bene presente che Einaudi non era certamente quello che noi possiamo definire un anarco liberista, Einaudi era perfettamente consapevole che il mercato dove la libera iniziativa si manifesta, ebbene il mercato doveva essere disciplinato da regole chiare e poche. Per esempio teniamo conto che Einaudi aveva un'avversione motivata e radicale a tutti i monopoli che a suo avviso con l'inflazione rappresentavano due mali contro i quali combattere continuamente.
Molta educazione civile ma poche leggi.
- Molta responsabilità e educazione civile capacità d'iniziativa ma poche leggi semplici e comprensibili da tutti.
Adesso hai un minuto di tempo per leggere la prova.
(Il nastro scorre in silenzio per un minuto)
Ascolta di nuovo il testo ed esegui la prova. Dopo l'ascolto hai due minuti di tempo per controllare le tue risposte.
(Il testo viene fatto ascoltare di nuovo. Poi il nastro scorre in silenzio per due minuti. Dopo un breve stacco musicale inizia la prova numero tre)
Ascolto. Prova numero tre.
Apri il quaderno alla pagina della prova di ascolto numero tre. Ascolta il testo. Sentirai il testo due volte.
(Il testo viene fatto ascoltare per la prima volta)
Ed ora alcune notizie in breve.
È partita nei giorni scorsi la sonda europea del progetto Rosetta, costruita per la prima esplorazione di una cometa. Ideata dall'Esa, European Space Agency, la missione vede impegnato il Centro di Ricerca “Progetto San Marco” dell'Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Nel 2014 la sonda raggiungerà la cometa, e trasmetterà alla terra i dati sulla superficie, sul sottosuolo, sulla composizione chimica e mineralogica del corpo celeste. Come la celebre stele permise due secoli fa di decifrare i geroglifici, il progetto Rosetta aiuterà i ricercatori ad interpretare il linguaggio delle comete, dei fossili dell'universo, che conservano i misteri dell'origine della terra.
Diventano per la prima volta sistematicamente operative in Italia, le Linee Guida per la valutazione della ricerca universitaria. Entri il 30 giugno 2005, università ed enti di ricerca dovranno inviare il quadro delle risorse umane disponibili, i dati sui finanziamenti e la loro gestione, eventuali documentazioni su brevetti, partnership, ecc. riferiti al triennio 2001-2003, al Comitato di Indirizzo per la Valutazione della Ricerca.
Mercati finanziari in mattinata in rialzo per le borse europee che hanno riaperto dopo il lungo ponte pasquale. A Piazza Affari corre il titolo Alitalia dopo la notizia di un imminente decreto del governo per soccorrere la compagnia di bandiera. Bene anche gli energetici sospinti dal prezzo del petrolio, il servizio da Milano di Alberto Barbagallo
- Riporta denaro su Alitalia la promessa di intervento del governo per sostenere il trasporto aereo verranno ridotte le tasse sul carburante e sui diritti di sorvolo e di atterraggio e si potranno applicare casse integrazioni e mobilità per il personale in esubero. Questi annunci spingono il titolo Alitalia a guadagnare il 4,3% con prezzo ritornato sopra i 24 centesimi di euro. La giornata è comunque positiva per tutti i maggiori titoli.
Straordinario concerto di Claudio Abbado ieri sera al lirico di Trieste con la nona sinfonia di Gustav Mahler. Servizio di Andrea Bardaniga.
Questo suono l' hanno costruito assieme un centinaio di ragazzi sotto i 26 anni e un maestro senza età e con l'ultima sinfonia di Mahler hanno fatto pura poesia, Claudio Abbado e la Mahler Junger orchestra ancora una volta assieme. Durante il concerto si vede e si sente benissimo che questi ragazzi per la persona che sta sul podio sarebbero pronti a fare qualunque cosa. Il risultato è un'ora e mezza di musica miracolosa e alla fine un silenzio che Abbado sceglierà di prolungare quasi all'infinito restando immobile davanti all'orchestra e rimandando in modo quasi scandaloso il rituale dell'applauso conclusivo. E allora è inutile anche cercare di raccontarlo questo concerto forse è meglio seguire anche in questo l'esempio di Abbado. Lui ormai da qualche tempo ha scelto di parlare solo attraverso la musica.
Adesso hai un minuto di tempo per leggere la prova.
(Il nastro scorre in silenzio per un minuto)
Ascolta di nuovo il testo ed esegui la prova. Dopo l'ascolto hai due minuti di tempo per controllare le tue risposte.
(Il testo viene fatto ascoltare di nuovo. Poi il nastro scorre in silenzio per due minuti)
Adesso scrivi le risposte delle prove numero uno e numero due nel foglio delle risposte. Hai tre minuti di tempo.
(Il nastro scorre in silenzio per tre minuti. Un breve stacco musicale segnala la fine del tempo consentito per eseguire il test.)