Università per Stranieri di Siena
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Certificazione di Italiano come Lingua Straniera Livello QUATTRO - C2 |
Giugno 2004
Test
di
ascolto
numero delle prove
3
Ascolto - Prova n. 1
Ti presentiamo un'intervista radiofonica. Ascolta il testo. Poi completa le seguenti frasi. Scegli una delle quattro proposte di completamento che ti diamo per ogni frase. Alla fine del test di ascolto DEVI SCRIVERE LE TUE SCELTE NEL `FOGLIO DELLE RISPOSTE'. Segna la casella corrispondente alla tua scelta.
Secondo quanto sostiene Gianfranco De Turris, il genere del romanzo poliziesco, oggi,
ha superato, negli interessi dei lettori, gli altri generi della letteratura italiana.
costituisce un filone di produzione letteraria con specifica connotazione regionale.
fa parte, insieme al romanzo fantastico e fantascientifico, della letteratura popolare.
occupa una posizione paritaria nei confronti degli altri generi della letteratura italiana.
Il genere del giallo storico offre agli scrittori l'opportunità di
ricordare gli avvenimenti storici che hanno determinato la realtà attuale.
fissare sulla carta miti e leggende della tradizione della cultura orale.
parlare degli aspetti culturali che hanno caratterizzato la storia dell'uomo.
rivisitare gli eventi storici che trovano una spiegazione nel soprannaturale.
Come protagonista del suo giallo I delitti del mosaico, Giulio Leoni ha scelto Dante Alighieri perché, secondo lo scrittore, rappresenta l'intellettuale del passato che
meglio rappresenta l'epoca in cui è vissuto.
ha dato vita ad un genere letterario unico ed originale.
ha saputo meglio scrutare le malvagità dell'animo umano.
ha creato i fondamenti per l'attuale scienza della criminologia.
Una volta scelto il protagonista del suo romanzo, Giulio Leoni ha cercato di
ricostruire le strategie che Dante avrebbe adottato per risolvere i misteri del giallo.
confrontare gli episodi della vita di Dante con quelle del suo protagonista.
verificare la coerenza della trama del suo libro rispetto all'epoca di Dante.
costruire dei co-protagonisti che avessero la stessa statura intellettuale di Dante.
Lo scrittore Luigi De Pascalis, autore del giallo Rosso velabro, pensa che la storia serva per
rafforzare l'identità culturale degli individui.
interpretare gli eventi della vita quotidiana.
imparare dagli errori fatti nel passato.
ridurre l'influenza delle credenze popolari.
L'impostazione storiografica che De Pascalis segue nel suo romanzo si richiama ad una visione della storia secondo la prospettiva
dei grandi storiografi.
dei manuali scolastici.
della gente del popolo.
dei personaggi famosi.
Il valore fondamentale che De Pascalis difende nel suo romanzo è
la tolleranza.
l'altruismo.
la fede.
la moralità.
∗ Attenzione devi scrivere la risposta giusta nel ` foglio delle risposte'
Prova n. 2 - Ascolto
Ti presentiamo un'intervista radiofonica. Ascolta il testo. Poi completa le seguenti frasi. Scegli una delle quattro proposte di completamento che ti diamo per ogni frase. Alla fine del test di ascolto DEVI SCRIVERE LE TUE SCELTE NEL `FOGLIO DELLE RISPOSTE'. Segna la casella corrispondente alla tua scelta.
Luigi Einaudi come ministro del bilancio fece una politica che permise
di risanare le finanze dello Stato.
di infondere ottimismo negli italiani dopo la guerra.
di combattere l'innalzamento del costo della vita.
di delimitare pericolosi comportamenti in campo economico.
Secondo l'economista Quadrio Curzio la figura di Einaudi è stata importante nella storia italiana per
il suo eclettismo politico.
la sua analisi politica di tipo europeista.
la sua competenza in campo economico.
il suo carattere paziente e flemmatico.
L'attualità del messaggio di Einaudi consiste nell'aver previsto
le polemiche determinate dall'introduzione della moneta europea.
l'introduzione della moneta unica con particolari diversificati tra i paesi.
la progressiva adesione di un gran numero di paesi all'Unione europea.
le principali linee guida dell'attuale politica dell'Unione europea.
Secondo l'idea federalista di Einaudi gli stati dell'Unione europea avrebbero dovuto
mantenere la loro specifica identità storico-culturale.
costituire un esercito per garantire la pace dentro e fuori l'Unione.
essere uniti esclusivamente per gli interessi economici.
favorire la creazione di valori ideali e politici validi per tutti.
All'ideale liberale Einaudi univa la capacità di analizzare concretamente la realtà che lo portava a
ammonire gli italiani per il loro comportamento morale.
sollecitare il senso di responsabilità per la ricostruzione del paese.
criticare l'eccessivo peso della burocrazia nel campo imprenditoriale.
rimproverare l'ottimismo degli imprenditori nel promuovere nuove iniziative.
A proposito dell'economia Einaudi sosteneva che il libero mercato doveva
essere regolamentato attraverso un numero limitato di leggi semplici.
basarsi sul senso di responsabilità e sulla correttezza degli imprenditori.
lasciare piena libertà di azione agli imprenditori senza limitazioni burocratiche.
essere disciplinato attraverso una maggiore partecipazione dello Stato nell'economia.
Secondo Einaudi si dovevano contrastare, in quanto elementi negativi per l'economia italiana,
i monopoli e l'inflazione.
i burocrati della pubblica amministrazione.
gli imprenditori privi di educazione civile.
il linguaggio e la chiarezza delle leggi.
∗ Attenzione devi scrivere la risposta giusta nel ` foglio delle risposte'
Ascolto - Prova n. 3
Ti presentiamo un'intervista radiofonica. Ascolta il testo. Poi rispondi alle seguenti domande.
1.Qual è l'obiettivo del progetto Rosetta?
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2.Quali tipi di dati saranno trasmessi dalla sonda del progetto Rosetta ?
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3.Qual è lo scopo dell'introduzione delle Linee Guida?
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4. Per quale motivo si è verificato un rialzo del titolo Alitalia nella borsa di Milano?
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5. Come definiresti il rapporto tra i componenti della Mahler Orchestra e il maestro Abbado?
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6.Che cosa si è verificato alla fine del concerto?
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Test di
comprensione
della lettura
numero delle prove tempo a disposizione
3 1 ora 30 minuti
Comprensione della lettura - Prova n. 1
Leggi il seguente testo tratto da una rivista divulgativa.
Dedicato a chi è convinto che la musica sia solo una questione d'orecchio
È la colonna sonora della nostra vita: in ogni occasione destinata a suscitare emozione - dal rendez-vous amoroso alla parata militare, dai matrimoni ai funerali - è un ingrediente praticamente essenziale.
Resta però un mistero per i biologi come mai l'uomo apprezzi tanto la musica, visto che non esistono prove che sia utile alla sopravvivenza. Per quale motivo, allora, l'evoluzione avrebbe dovuto inserire nel cervello umano questa fonte di piacere e commozione? Già Charles Darwin scrisse che la capacità di apprezzare e creare musica rientra tra le facoltà più misteriose di cui la natura umana è dotata.
Ma la musica è tuttora un mistero, un groviglio di cultura e abilità innate che i ricercatori tentano di districare. Nessuno sa spiegare perché sia presente in tutte le culture, come mai la maggior parte dei sistemi musicali conosciuti si basi sull'ottava, perché alcuni individui abbiano l'orecchio assoluto, se il cervello elabori gli impulsi musicali attraverso appositi circuiti neurali o attraverso circuiti deputati ad altri scopi. Recentemente, però, la ricerca ha prodotto una serie di teorie sull'argomento.
Un'ipotesi è che il cervello percepisca gli stimoli musicali attraverso gli stessi circuiti destinati all'ascolto e all'analisi della parola, e frema di emozione perché il ritmo musicale attiva centri designati a mediare altre sensazioni di piacere. Anne Blood e Robert J. Zavorre, dell'Istituto neurologico di Montreal, in Canada, hanno sottoposto a controllo cerebrale un gruppo di musicisti intenti all'ascolto di brani musicali scelti su indicazione dei soggetti, in quanto provocavano in loro “brividi” di euforia. Tra le opere selezionate figuravano il Concerto per pianoforte n. 3 di Rachmaninoff e l'Adagio per archi di Barber. I ricercatori hanno così notato che la musica attiva sistemi neurali di gratificazione ed emozione simili a quelli stimolati dal cibo, dal sesso e dalle droghe.
Se la musica dipende da circuiti neurali deputati ad altri scopi il fatto che l'uomo la apprezzi è una fortunata casualità, non legata all'evoluzione. È la tesi sostenuta da Steven Pinker, psicologo della Harvard University. Nel suo libro Come funziona la mente del '77 paragona la musica ad una “leccornia auditiva”, che ha l'unico scopo di stimolare piacevolmente varie importanti aree cerebrali, proprio come una leccornia, un cibo prelibato, solletica il palato. Tra queste aree rientrano quella deputata al linguaggio (cui la musica per molti versi si sovrappone), la corteccia auditiva, il sistema di risposta agli stimoli emotivi presenti in una voce umana che piange o sussurra parole dolci, il sistema motorio che inietta il ritmo nei muscoli quando si cammina o si balla.
Secondo l'analisi di Pinker è la capacità di attivare simultaneamente tutti questi importanti sistemi che rende lo stimolo musicale così potente. Ma poiché ciascun sistema si è evoluto per ragioni indipendenti, dal punto di vista evolutivo la capacità di apprezzare la musica non sarebbe diversa dalla capacità di apprezzare un dessert, originata dall'intensa stimolazione delle papille gustative reattive alle sostanze dolci e grasse.
Altri psicologi evoluzionisti, però, sono convinti che la capacità di apprezzare la musica non sia casuale. Darwin suggerì che i nostri progenitori, ancor prima di acquisire la padronanza della parola, si sforzavano di affascinare l'altro sesso attraverso le note musicali e il ritmo. Sempre secondo Darwin è proprio perché la musica ha origine dal corteggiamento che è “associata ad alcune delle passioni più forti che un animale possa provare”.
Nella teoria della selezione sessuale, il padre dell'evoluzione avanzò l'ipotesi che nella trasmissione genetica venissero privilegiati i geni dell'individuo possessore di caratteristiche risultate attraenti nell'ambito del corteggiamento. Da qui la comparsa di ornamenti privi in sé di un'immediata valenza ai fini della sopravvivenza, come la coda dei pavoni o, appunto, le ballate dei trovatori.
Le teorie di Darwin sulla musica sono state ampliate da Geoffrey Miller, psicologo evoluzionista dell'Università del New Mexico. Lo studioso le confronta con le opportunità, di cui godono i musicisti famosi, di trasmettere i propri geni alle generazioni future. Miller individua la musica come eccellente indicatore di idoneità alla lotta darwiniana per la sopravvivenza. Dal momento che coinvolge un numero così elevato di facoltà cerebrali, è garanzia dell'integrità dell'organo nel suo insieme. E poiché pare che la musica nelle antiche culture fosse spesso collegata alla danza, sarebbe altresì un indicatore di buona costituzione fisica: chiunque suonasse e danzasse bene segnalava a un potenziale partner l'eccellenza dei propri geni mentali e fisici. “La musica si è evoluta come esibizione di valore nel corteggiamento, e continua ad avere questa funzione soprattutto da parte dei giovani maschi per attrarre le femmine”, scrive Miller in The Origins of Music, una raccolta di saggi propri e altrui sul tema.
Altri psicologi sostengono però che la teoria del corteggiamento non renda pienamente giustizia a un'altra importante dimensione della musica: il ruolo rivestito da quest'ultima nel rafforzare le relazioni sociali e nel coordinare le attività di ampi gruppi di persone. Robin Dunbar, dell'Università di Liverpool, in Inghilterra, ha dimostrato che le scimmie passano una gran quantità di tempo a pulire il mantello di altri membri del proprio gruppo, al punto che avrebbero poco tempo per procurarsi il cibo se i gruppi dovessero superare i cinquanta individui. Secondo Dunbar, i gruppi umani più numerosi, composti da 150 individui, superarono questo ostacolo sviluppando un nuovo tipo di coesione sociale, sostituendo così al grooming, cioè alle operazioni di pulizia personale, il linguaggio. Il canto di gruppo, suggerisce il ricercatore, può aver rappresentato un passo intermedio in questo processo. È provato, sostiene lo studioso, che cantare in chiesa, per esempio, liberi endorfine, ormoni cerebrali reputati importanti ai fini della coesione sociale.
Altri esperti, come Edward Hagen dell'Università Humboldt di Berlino e Gregory A. Bryant dell'Università della California di Santa Cruz, sono convinti che il ruolo della musica nella storia dell'evoluzione umana non fosse mirato a creare coesione sociale ma a segnalarla ai gruppi rivali. Esibendosi in canti e danze un gruppo dava dimostrazione agli avversari di possedere la coordinazione necessaria a prevalere in una contesa, evitando così lo scontro.
Anche gli scimpanzé, talvolta, intonano in coro un richiamo che si pensa mirato ad attrarre le femmine verso un nuovo luogo in cui approvvigionarsi di frutta. Secondo Hagen e Bryant, esibizioni musicali simili da parte dei primi uomini possono aver costituito la base evolutiva per le capacità musicali dell'uomo moderno. Le teorie che vedono l'origine della musica nel corteggiamento e nella coesione sociale presuppongono però l'esistenza di strutture cerebrali evolutesi specificamente per elaborare gli stimoli musicali. In caso contrario varrebbe l'ipotesi di Pinker.
Ma una risposta definitiva si potrà avere solo studiando il cervello, alla ricerca dei neuroni della musica.
Comprensione della lettura - Prova n. 1
Le seguenti frasi riguardano il testo che hai letto. Completa le frasi. Scegli una delle quattro proposte di completamento che ti diamo per ogni frase. DEVI SCRIVERE LE TUE RISPOSTE NEL `FOGLIO DELLE RISPOSTE'. Segna la casella corrispondente alla tua scelta.
Secondo l'autore dell'articolo, la sensibilità musicale dell'uomo è una qualità
A) legata all'evoluzione della specie.
B) innata nella mente umana.
C) al centro delle ricerche di ogni scienza.
D) a cui nessuno ha trovato una spiegazione.
In base ai loro esperimenti, i ricercatori canadesi sostengono che la musica
A) migliora le capacità di apprendimento degli altri linguaggi espressivi.
B) viene analizzata dal cervello attraverso lo stesso percorso del linguaggio verbale.
C) induce stati di assuefazione simili a quelli provocati dalle droghe.
D) viene compresa meglio dalle persone che conoscono il linguaggio musicale.
Secondo Steven Pinker, la potenza della musica risiede nella sua capacità di
A) stimolare contemporaneamente diverse zone cerebrali.
B) attivare aree del cervello altrimenti inutilizzate.
C) mettere in funzione le stesse aree cerebrali attivate dal cibo.
D) sollecitare sentimenti ed emozioni spesso contrastanti.
Secondo le teorie di Darwin, ciascuno di noi trasmette ai propri discendenti i geni musicali in quanto elementi determinanti per
la comunicazione con gli individui della propria specie.
la conquista degli individui dell'altro sesso.
la sopravvivenza della specie umana.
la definizione del sesso dei nascituri.
Lo psicologo Geoffrey Miller afferma che le doti musicali di un individuo testimoniano
A) la possibilità di diventare famoso.
B) la buona funzionalità del corpo e del cervello.
C) la correttezza nelle modalità di corteggiamento.
D) la predisposizione alla danza e al movimento.
Lo psicologo Dunbar sostiene che la musica corale svolge una funzione importante per
A) sviluppare in un gruppo il senso di aggregazione.
B) migliorare l'intonazione dei componenti di un gruppo.
C) superare le difficoltà che si presentano in una società.
D) avvicinare alla religione gruppi numerosi di persone.
Secondo le teorie di Hagen e Bryant, i cori degli uomini primitivi avevano lo scopo di
A) difendere il territorio esibendo l'unità del proprio gruppo ai nemici.
B) attirare le femmine del gruppo in altri luoghi più ricchi di cibo.
C) richiamare alla disciplina i membri indisciplinati di un gruppo.
D) celebrare la conquista di nuovi territori e la sottomissione dei rivali.
Attenzione devi scrivere la risposta giusta nel ` foglio delle risposte'
Comprensione della lettura - Prova n. 2
Leggi attentamente il seguente testo.
Bando di Selezione per il corso di formazione per "Esperto in gestione dei rifiuti urbani ed industriali per uno sviluppo sostenibile"
L'Ente Istituto Italiano per gli Studi Europei con l'autorizzazione ed il finanziamento dalla Regione Campania, organizza un corso della durata di 600 ore, di cui 200 di stage.
Finalità
Il percorso formativo è finalizzato alla formazione, con l'acquisizione di competenze e professionalità, della figura professionale di "Esperto in gestione dei rifiuti urbani ed industriali per uno sviluppo sostenibile" con un alto profilo tecnico e manageriale.
Tale progetto ha come obiettivo quello di consentire a tutti una conoscenza organica delle aree aziendali, alla luce anche della legislazione comunitaria, oggi più esigente ed attenta alle richieste degli operatori e/o utilizzatori di mercato.
Durante il corso verranno perseguiti tre obiettivi:
1) di tipo comportamentale/conoscitivo: gli allievi impareranno ad evidenziare la problematica organizzativa, legale e della comunicazione nel contesto imprenditoriale con cui andranno di lì a poco a confrontarsi;
2) di tipo professionale: utilizzando laboratori sperimentali e lavorando in gruppo;
3) di tipo operativo: grazie all'esperienza di stage, gli utilizzatori saranno in grado di osservare le fasi del processo produttivo, interagire con professionisti del settore, sperimentare una managerialità e professionalità che potrebbe far avviare una attività anche autonoma.
Descrizione della figura professionale
La figura professionale trova la sua naturale collocazione in tutte le realtà produttive, industriali ed artigianali dove potrà svolgere attività di consulenza e di proposizione sia quando sarà inserita nei quadri aziendali, sia quando svolgerà attività di libero professionista.
Questa figura professionale nasce e si sviluppa sia nelle aziende più attente alla necessità di combinare gli interessi della produzione con i diritti dell'ambiente, sia nelle società di servizi ecologici, come risposta necessaria alle esigenze di organizzazione e di gestione che si impongono quando emergono le problematiche di smaltimento dei rifiuti industriali. È una figura che ben si colloca tanto in società di servizi ecologici per le imprese e gli Enti Locali, quanto in aziende che, per loro caratteristiche produttive, vivono forti problemi di smaltimento di rifiuti e sottoprodotti. Nelle prime verrà più facilmente utilizzata nelle funzioni organizzative o in quelle inerenti le relazioni esterne, nelle seconde avrà compiti di selezione delle offerte di servizi, di supervisione e di controllo, e di valutazione finale.
Destinatari
Il corso è rivolto a 24 persone (20 partecipanti + 4 uditori), di cui almeno 12 donne, residenti in Campania, in possesso almeno del diploma di scuola media superiore rilasciato da un istituto di Stato e facenti parte della popolazione in età attiva, in cerca di occupazione da:
più di 6 mesi, per giovani disoccupati con età inferiore ai 25 anni;
più di 12 mesi, per disoccupati adulti con età superiore ai 25 anni.
Modalità e termini di partecipazione
La domanda di partecipazione al corso, debitamente compilata secondo lo schema allegato, dovrà essere consegnata entro e non oltre le ore 12:00 del 5 luglio 2003 (non farà fede il timbro postale) alla segreteria dell'Ente sita in Corso Calabria, 34, Giugliano in Campania, Napoli.
Il corso di formazione sarà tenuto presso la sede operativa dell' "Istituto Italiano per gli Studi Europei" e prevede per gli allievi, un'indennità di frequenza pari a Euro 2,06 lordi per ora di effettiva presenza, e il rimborso delle spese di viaggio effettivamente sostenute e documentate.
Gli allievi disabili, ai quali sarà assicurato un docente specializzato al sostegno e, ove necessario, un assistente per l'handicap alla persona, dovranno produrre la certificazione di compatibilità alla specifica tipologia corsuale rilasciata dalle competenti ASL.
A questi ultimi è riservata una percentuale dei posti disponibili, così come previsto dalle vigenti normative, nel caso di invalidità superiore al 67%.
Frequenza
La frequenza al corso è obbligatoria. È consentito un numero di ore di assenza, a qualsiasi titolo, pari al 30 % del totale delle ore previste. Gli allievi che supereranno tale limite saranno allontanati d'ufficio dal corso.
Ammissione esami
Sono ammessi alle valutazioni finali gli allievi che abbiano frequentato almeno il 70% delle ore del corso. Al superamento dell'esame verrà rilasciato un attestato di qualifica professionale valido ai sensi dell'art. 14 L. 845/78.
Selezioni
Le selezioni accerteranno i requisiti d'accesso alle attività formative e saranno svolte sulla base di verifiche che comprendono una prova scritta/test ed interviste individuali. Il punteggio massimo attribuito per ciascuna prova sarà di punti 40/100. I restanti 20 punti saranno attribuiti in base al reddito familiare, al carico familiare, al possesso di titolo di studio di scuola media superiore e al punteggio del titolo di studio.
Le prove di selezione si terranno presso la sede dell'Ente "Istituto Italiano per gli Studi Europei" Corso Calabria, 34 Tel. 081/12345678 il giorno 7 luglio alle ore 14:30, senza ulteriori comunicazioni.
Gli interessati dovranno presentarsi muniti di valido documento di riconoscimento.
Graduatoria finale
I risultati delle prove di selezione e la graduatoria degli ammessi al corso, unitamente alla data d'inizio delle attività saranno affisse dopo 72 ore dall'avvenuta selezione presso la sede dell' "Istituto Italiano per gli Studi Europei".
Per ulteriori informazioni rivolgersi alla segreteria dell' Ente.
Comprensione della lettura - Prova n. 2
Le seguenti domande riguardano il testo che hai letto. Rispondi alle domande.
Qual è la finalità delle 200 ore di stage previste dal corso formazione?
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Quali sono le possibilità di impiego nel mondo del lavoro delle persone che, al termine del corso di formazione, avranno conseguito l'attestato di qualifica professionale?
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Una donna di 26 anni residente in una città della Campania, senza lavoro da 8 mesi, può partecipare alla selezione? Perché?
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Se un aspirante candidato alla selezione spedisce la domanda di partecipazione il 2 luglio, e questa giunge presso la segreteria dell'Ente il 6 luglio, sarà ammesso alla selezione? Perché?
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A quali condizioni può partecipare al corso di formazione un portatore di handicap? Che cosa è previsto nell'ambito del corso per i portatori di handicap?
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Se al temine del corso un partecipante avrà fatto 150 ore di assenza, sarà ammesso all'esame finale? Perché?
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Due candidati ottengono lo stesso punteggio nelle prove scritte e orali. Quali sono le condizioni perché uno dei due prevalga nella selezione?
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Comprensione della lettura - Prova n. 3
Ti presentiamo un racconto. Il racconto è diviso in 21 parti. Le parti non sono in ordine. Ricostruisci il racconto: metti in ordine le parti. Ciascuna parte è indicata con una lettera dell'alfabeto. Nella casella accanto alla lettera devi scrivere il numero d'ordine della frase nel testo. Quando hai eseguito la prova, DEVI SCRIVERE LE TUE SCELTE NELLA TABELLA DEL `FOGLIO DALLE RISPOSTE'.
Pentole e coperchi
1 A. Il mio amico Luciano vende pentole. E anche coperchi. Ha cominciato come commesso, dopo sette anni si è associato al padrone e, quando il padrone si è ritirato, ha continuato da solo.
B. La ripeto ancora. Trasformo i concetti in formula su un foglio di taccuino. Aumento percentuale: Prezzo PIÙ aumento PERCENTO UGUALE. Esempio. Aumento del sette per cento di un articolo da 32 euro: 32 + 7% = 34,24 euro. A questo punto fa qualche prova anche il mio amico e ci azzecca quattro volte su cinque.
C. Mi telefona dicendo che lui ha provato ad impostare sulla sua calcolatrice tascabile il calcolo, ma non gli riesce. Gli spiego che la soluzione più semplice è moltiplicare i vecchi prezzi per uno-punto-zero-tre, ma non lo convinco.
D. Luciano, invece, non ha superiori, tiene a bada i fornitori e sopporta bene i clienti: ha imparato a parlare quando hanno bisogno di consigli e ad ascoltare quando vogliono essere ascoltati. Sa anche farsi pubblicità. Tempo fa aveva scritto in vetrina: "Se mi comprate le pentole, vi regalo i coperchi!"
E. Rimango ad ascoltare, comincio quasi a temere (o a sperare) che sia caduta la linea, fino a quando, inatteso, arriva un sospiro: "Passi da me, questa sera?"
F. Allora passo a una seconda alternativa e gli dico di digitare sulla sua calcolatrice: numero-più-tre-percento-uguale. Strano, gli piace! Confermo che il tre è proprio la percentuale di cui deve aumentare il prezzo e il successo eccita la sua fantasia.
G. Sono passati tre giorni e, trovandomi in zona, passo per salutare e vedere se ci sono problemi. Sulla vetrina è scritto: "Non si fanno sconti”.
H. Mezz'ora di viaggio col tram numero 16, che non si fa aspettare troppo e non è neanche eccezionalmente pieno, ed arrivo a portare la mia premurosa assistenza al bisognoso. Parliamo a bomba e ripeto la spiegazione.
9 I. Penso che lo intuisca e confermo: numero-MENO-cinque-percento-uguale. Esempio pratico: “Se una pentola costa venti euro e tu applichi il cinque percento di sconto, il cliente ti paga venti meno uno (uno è il cinque per cento di venti) e, quindi, diciannove". Lascio una pausa di riflessione e cerco approvazione: "Ok?"
J. Rifaccio, rifaccio fare e verifico i risultati. Ottimo! Sbaglia solo due volte per errori banali di digitazione. E poi, sciaguratamente, rovino tutto: "Mille aumentato del dieci percento". Tic tac tic delle grandi dita sulla piccola tastiera..."Mille e cento!" Ed ecco la catastrofe: "E mille e cento con sconto del dieci per cento?" Mi scruta con un diffidente sorriso: “Mille?!”
K. Non ho più risposte, solo silenzio. Lasciamo perdere le percentuali e il mio amico si alza e chiude il negozio. Verso le nove viene lui a casa mia. Accendiamo e usiamo il mio computer per giocare al nostro videogioco preferito: anche qui sistematicamente io finisco ammazzato.
L. Ma proprio quando sembra che tutto vada bene, il suo desiderio di conoscere un procedimento meccanico diventa ostinazione nel comprendere il problema, e insiste: "E se dovessi aumentare del quattro per cento?"
M. Nessuna risposta. Evidentemente ho sottovalutato la portata dei processi cerebrali in atto ed il tempo di elaborazione. Sta provando sulla calcolatrice? Allungo l'attesa di alcuni secondi: "Venti meno uno. Ok?"
N. Sorrido a mia volta: "Novecentonovanta! Prova con la calcolatrice!" Tic tac tic... toc! Infatti! Lo sguardo del mio amico si spegne, ma io cerco di non farci caso e gli chiedo:"Mille con uno sconto del dieci?" Tic tac tic..."Novecento!"- risponde lui. "E novecento aumentato del dieci?" Tic tac toc!? "Novecentonovanta?" "Bravo!"
15 O. Non male! Ma purtroppo vuole anche lo sconto. Assicurare che basta il MENO al posto del PIÙ non è sufficiente. Devo preparare un secondo foglietto. Sconto percentuale: Prezzo MENO sconto PERCENTO UGUALE.
P. Specialmente guardando da dove e come è partito, ha fatto i soldi: più di me che ho studiato, ho preso la laurea, so tanto d'informatica e computer, scrivo belle relazioni, ma ho capito che non mi permettono di fare carriera ed evitano di coinvolgermi in attività che possano farmi accampare diritti a scapito dei loro protetti.
Q. Sospiro anch'io. Come si può restare insensibili al grido di dolore che proviene dal paese delle pentole? "Va bene! Se non ci sono imprevisti faccio un salto questa sera". Verso le sei, dopo una mezz'ora di non desiderato e non pagato lavoro straordinario, esco dall'ufficio.
R. Un po' di esempi e poi gli faccio fare un po' di esercizi di aumento e di sconto. Diciamo che i successi sono più degli insuccessi, ma non di molto. Nessuna paura! Ho insegnato sei mesi in un istituto femminile prima di partire militare e conosco il rigetto sistematico di alcuni cervelli umani alle nozioni dell'algebra. Ricomincio da capo senza demoralizzarmi.
S. Diabolico: i clienti sono aumentati! Però ogni tanto ha crisi di panico e d'inadeguatezza e mi telefona anche al lavoro, perché spera che io possa aiutarlo. Proprio oggi un gruppo francese gli ha comunicato che i prezzi dell'ultimo listino vanno aumentati del tre per cento.
T. Lunga pausa, poi un rantolo: "Ma perché non mille?" Solo a questo punto capisco che siamo caduti nell'abisso dell'incomprensione, dopo averlo a lungo costeggiato in piena incoscienza. E non c'è più speranza. Provo qualche ragionamento che si perde come pioggia in un deserto arido.
U. Ovvio: numero-più-quattro-percento-uguale e non mi trattengo dall'aggiungere, senza speranze: "Oppure moltiplichi per uno-punto-zero-quattro. "Buona solo la prima, la seconda non la sente neppure ed è meglio così. "E per gli sconti? Un cinque per cento di sconto?"
Attenzione devi scrivere la risposta giusta nel ` foglio delle risposte'
Test di
analisi
delle strutture di comunicazione
numero delle prove tempo a disposizione
4 1 ora e 15 minuti
Analisi delle strutture di comunicazione - Prova n. 1
Completa il seguente testo. Devi inserire negli spazi gli elementi che mancano. Devi scrivere LE TUE RISPOSTE NEL `FOGLIO DELLE RISPOSTE'.
PC batte TV: le aziende dormono
Lo storico sorpasso (0) __nelle__ vendite italiane 2003: peccato (00)____che___ gli imprenditori…..
Nel campo delle tecnologie (1) ____________ tipo di paese è l'Italia? Difficile dirlo, (2) ____________ a leggere i dati, le notizie, i numeri, emerge uno scenario decisamente contraddittorio. Partiamo (3) ____________ dato più contraddittorio, (4) ____________ che segnala che nel 2003, per la prima volta le vendite dei computer hanno superato le vendite dei televisori. La notizia è per molti versi positiva, non foss'altro (5) ____________ il pc è una macchina interattiva, che richiede (6) ____________ una quota di partecipazione diretta da parte di (7) ____________ la usa, non è una macchina che spinge ad un uso passivo (8) ____________ il televisore. Un (9) ____________ elemento positivo è che la lenta penetrazione degli strumenti digitali nelle nostre case sta vivendo una nuova fase di accelerazione. (10) ____________ crescita della presenza del pc nelle case corrisponde l'aumento nell'uso della rete. Internet è (11) ____________ più presente nella vita quotidiana dei giovani e giovanissimi, che si sono (12) ____________ abituati alla dimensione digitale della comunicazione, (13) ____________ l'uso, anche questo ugualmente in crescita costante, di telefonini e gadget elettronici ad (14) ____________ collegati. (15) ____________ l'utente medio, la persona qualunque, si attrezza per vivere in un universo sempre più digitale, (16) ____________, e questo è il dato contraddittorio del (17) ____________ parlavamo all'inizio, le aziende italiane investono sempre (18) ____________ poco sulla rete, sui collegamenti Internet. I dati pubblicati recentemente da Affari e Finanza parlano chiaro, segnalando che (19) ____________ l'11 per cento delle aziende italiane usa il web, (20) ____________ il 61 per cento negli Stati Uniti , il 47 per cento in Francia, Germania e Inghilterra. (21) ____________ se le persone normali cercano di tenere il passo con il progredire della tecnologia, le aziende (22) ____________ sono fermamente riluttanti, non puntano sull'hi-tech e (23) ____________ meno su Internet, convinte, (24) ____________, che l'innovazione non sia un elemento chiave della loro crescita.
∗ Attenzione devi scrivere la risposta giusta nel ` foglio delle risposte'
Prova n. 2 - Analisi delle strutture di comunicazione
Ti presentiamo varie frasi che formano un testo. Riscrivi ogni frase. Inizia dalle parole che ti diamo e cambia la struttura sintattica. Se necessario, usa anche parole non presenti nel testo. Ogni frase deve avere lo stesso significato della frase corrispondente nel testo.
CINECITTÁ INTERNET FILM FESTIVAL
Analisi delle strutture di comunicazione - Prova n. 3
Completa il seguente testo. Scegli una delle proposte di completamento che ti diamo. DEVI SCRIVERE LE TUE SCELTE NEL `FOGLIO DELLE RISPOSTE'.
Bambini a scuola di spot
Prima o poi senza che se ne annuncino le (0) ____avvisaglie______, arriva il momento che un bambino di tre o quattro anni, decide di dare prova di nuove abilità psicomotorie. Può anche capitare che il bambino cominci a canticchiare una canzoncina pubblicitaria; a (1) __________ l'aiuto di un gigante buono per (2) __________ la merendina come ha visto alla tivù. Oppure decida di (3) __________ con la mamma i buoni propositi come vedono fare ai loro (4) __________ negli spot pubblicitari. La sociologa Francesca Romana Suggelli, docente di comunicazione pubblicitaria a Urbino, afferma che gli spot possono non (5) __________ la salute dei minori. Secondo l'esperta i bambini che guardano la pubblicità, per esempio sviluppano più precocemente degli altri la memoria (6) __________, grazie ai tipici meccanismi infantili dell'identificazione e dell'imitazione che gli spot (7) __________ proprio nel pubblico in tenera età. I piccoli, con i consigli per gli acquisti, possono (8) __________ a punto gli strumenti cognitivi necessari per riconoscere ad esempio il genere musicale che annuncia un momento di suspence di un filmato. I (9) __________ di forza della pubblicità sono quattro: la brevità spazio-temporale dei messaggi; l'uso di poche parole ripetute e associate in maniera (10) __________ alle immagini; il forte grado di (11) __________ dei modelli proposti; la profonda similitudine tra spot e fiabe, dove agisce lo stesso (12) __________ della ripetizione, l'uso del linguaggio animista, la presenza di un aiutante magico. C'è anche una (13) __________ di legge che vuole controllare i contenuti nella (14) __________ di programmazione televisiva destinate ai bambini. La verità è che i bambini la pubblicità la guardano e a questo punto c'è solo da chiedersi come (15) __________ vantaggio.
0. |
A) avvisaglie |
B) ammonizioni |
C) comunicazioni |
D) spie |
1. |
A) chiamare |
B) implorare |
C)gridare |
D)ordinare |
2. |
A) sciupare |
B) scattare |
C)scartare |
D)sfogliare |
3. |
A) patteggiare |
B) stipulare |
C) contrattare |
D) contestare |
4. |
A) contemporanei |
B) simultanei |
C) omogenei |
D) coetanei |
5. |
A) danneggiare |
B) rispettare |
C) offendere |
D) favorire |
6. |
A) visuale |
B) visiva |
C) visibile |
D) visionaria |
7. |
A) affrettano |
B) spingono |
C) accelerano |
D) sollecitano |
8. |
A) mettere |
B) disporre |
C) fare |
D) imparare |
9. |
A) cardini |
B) punti |
C) segni |
D) limiti |
10. |
A) dritta |
B) decisa |
C) lineare |
D) diretta |
11. |
A) amabilità |
B) attrazione |
C) grazia |
D) affabilità |
12. |
A) congegno |
B) motore |
C) meccanismo |
D ingranaggio |
13. |
A) presentazione |
B) proposta |
C) produzione |
D) segnalazione |
14. |
A) fascia |
B) banda |
C) lista |
D) parte |
15. |
A) chiederne |
B) attirarne |
C) trarne |
D) prenderne |
Attenzione devi scrivere la risposta giusta nel ` foglio delle risposte
Analisi delle strutture di comunicazione - Prova n. 4
Ti presentiamo una breve intervista all'attrice Iaia Forte. Con le informazioni presenti nell'intervista scrivi un articolo di giornale. Nell'articolo devi includere tutti i nuclei informativi presenti nell'intervista.
- Il teatro è stata la sua prima grande passione, ma ha anche interpretato ruoli cinematografici, non è vero?
Mi ha rivelato al pubblico del grande schermo nel 1993 il film Libera di Pappi Corsicato, il regista napoletano che mi ha scelta anche per Chimera e I vesuviani. Con il film L'una e l'altra di Maurizio Nichetti ho conquistato un nastro d'argento come migliore attrice protagonista nel 1996; poi ho interpretato il ruolo di Bianca in Tre mogli di Marco Risi.
Che rapporto ha con il viaggio un'attrice come le che per lavoro è sempre in movimento?
È vero, mi sposto continuamente di città in città per esigenze di lavoro ed è un po' faticoso. Ma adoro viaggiare. E poi credo che viaggiare sia per un'attrice anche e soprattutto un'esperienza formativa.
Quale viaggio è stato importante per il suo lavoro?
Il Peloponneso, in Grecia, senza dubbio. Ci sono stata nell'estate di due anni fa; sapevo che avrei dovuto interpretare la Medea di Euripide e volevo visitare e vivere quei luoghi dove si svolse la tragedia. Un viaggio iniziatico, di grande emozione. Un'altra esperienza significativa è stata in India: un paese radicalmente diverso che allontana da sé qualsiasi luogo comune.
Quali luoghi comuni?
Mi avevano detto che bisogna essere pronti per visitare l'India, che è un paese che può sconvolgere, soprattutto per la grande povertà. Ebbene, è vero che l'India è estremamente povera, ma è altrettanto vero che è molto umana.
C'è un luogo che non ha visto e vorrebbe visitare?
Mi attrae il Giappone per la diversità dalla nostra cultura, dal nostro mondo. Mi affascina per le tradizioni millenarie e per il presente supertecnologico.
Quale mezzo preferisce per viaggiare?
L'aereo, perché mi piacciono le mete lontane e perché non ho paura di volare. Poi, quando arrivo, mi piace noleggiare un'auto e guidare alla scoperta del luogo.
È nata a Napoli, ma vive a Roma. C'è una città dove le piacerebbe trasferirsi?
Napoli resta la città del cuore, non solo perché ci sono nata. Ma senza dubbio se dovessi cambiare la città di residenza, sceglierei Parigi: è una metropoli esaltante, cosmopolita e ricca di stimoli per il mio lavoro.
Test di
produzione
scritta
Numero delle prove Tempo a disposizione 2 1 ora 45 minuti
Produzione scritta - Prova n. 1
Puoi scegliere di trattare uno dei seguenti argomenti. Devi scrivere da 200 a 250 parole.
In Italia la televisione produce sempre più spesso programmi che indagano nel privato dei cittadini, mostrano la vita in diretta. Che cosa pensi di questo fenomeno? È così diffuso anche nel tuo paese?
Le recenti notizie provenienti da Marte ci inducono a pensare che la vita sia possibile su quel pianeta. Si prospetta addirittura la possibilità di installarvi colonie umane entro i prossimi 20 anni. Qui sulla Terra, però, oltre un miliardo di persone rischia di morire di fame e a causa di malattie. Secondo te, è giusto investire soldi per simili imprese?
Argomento scelto n. □
Produzione scritta - Prova n. 2
Puoi scegliere di trattare uno dei seguenti argomenti. Devi scrivere da 120 a 150 parole.
Sei un insegnante di italiano in una scuola di lingue. Scrivi al direttore della scuola un resoconto della tua attività dopo un anno di insegnamento. Nel resoconto fai anche proposte per introdurre nuovi corsi e nuove attività.
Nella regione in cui vivi una ditta scarica sostanze inquinanti nel fiume e nella zona circostante della regione. Scrivi una lettera di denuncia e di richiesta di aiuto alla Lega Ambiente.
Argomento scelto n. □