Oggi è un giorno molto importante: Marta andrà con i suoi genitori a
trascorrere le vacanze dalle sue cuginette che però abitano in un’altra
città. Per arrivare fino a lì, Marta dovrà salire su un aereo per la prima
volta.
Arrivati all’aeroporto, papà e mamma mostrano alla bambina gli
aeroplani da una grande finestra:
- Hai visto, Marta, come sono grandi? Noi saliremo su uno uguale a quelli.
Papà e mamma continuano a parlare e a raccontarle tante cose, Marta,
però, comincia ad avvertire una strana sensazione; stringe forte a sé il suo
orsetto di peluche e inizia ad agitarsi.
Non vuole salire sull’aereo, ha molta paura. È certa che vomiterà e si
sentirà malissimo e questo non le piace per niente… Così comincia a
piangere e a urlare:
- Non voglio salire! Non voglioooo… Non mi piaceeee!!
Tutti la guardano e lei non sa più che fare. Le sue mani cominciano a
sudare.
Papà e mamma cercano di tranquillizzarla e le parlano dolcemente; Marta
non riesce a placare la propria paura, però smette di piangere e si
aggrappa ancora più forte al suo orsetto.
All’improvviso, da una delle porte della sala, compare un viso familiare…
La bambina crede di sognare, spalanca gli occhi e la bocca e si dimentica
che fino ad un momento prima stava piangendo per la paura.
- NONNAAA!
Che bella sorpresa! Nessuno le aveva detto che avrebbe viaggiato con loro
anche la nonna. Marta le corse incontro e la abbracciò forte.
La sua paura se n’era andata: tutti avrebbero avuto cura di lei che andrà a
sedersi con il signor orso vicino alla sua nonna. Quando l’aereo decollerà,
Marta le stringerà la mano per tranquillizzarla perché, si sa, le nonne a
volte sono un po’ paurose, mentre lei è molto coraggiosa!
Attività Complementare pag. 17 della Rivista Maestra dell’Infanzia Nº 82 Gennaio 2012
Il quaderno delle mie emozioni Nº 2
Racconto
La paura di Marta
1
Scheda di lavoro
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Il quaderno delle mie emozioni Nº 2
Cerchia i bambini che esprimono sorpresa.
2
Evidenzia la situazione che ti sembra rappresentare una sorpresa sgradevole o brutta.
Scheda di lavoro
3
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Il quaderno delle mie emozioni Nº 2
Attività in aula
4
Parliamo insieme
Seduti in cerchio, parliamo con il gruppo delle
sensazioni di sorpresa che proviamo di fronte ad
un evento inusuale o inaspettato.
1. Quali situazioni ci suscitano sorpresa?
2. Differenze tra le sorprese gradevoli e quelle
sgradevoli.
3. È facile o difficile spiegare la “sorpresa” a
parole?
4. Ci sentiamo meglio quando raccontiamo agli
altri i nostri sentimenti?
5. Ricorda alcune situazioni nelle quali ti sei
sorpreso per qualcosa: questa emozione è durata
poco o tanto tempo? Spiega al gruppo che la
sorpresa è uno stato emotivo che, di solito, è
molto breve.
6. Come reagisci quando ricevi una sorpresa?
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Il quaderno delle mie emozioni Nº 2
Scheda di lavoro
Con il colore arancione cerchia le frasi che indicano delle sorprese allegre e con il colore
verde quelle meno allegre.
Arrivo a casa
e hanno
organizzato
una festa a
sorpresa.
Esco da scuola
e sono venuti a
prendermi i
miei nonni.
Sto giocando con
la mia palla
quando,
all’improvviso,
si sgonfia.
Apro la porta
della mia
stanza e trovo
una bicicletta
nuova.
Apro una
confezione regalo
molto bella, ma…
È vuota!
Mia cugina viene
a trovarmi e dice
che si fermerà a
dormire a casa
mia.
Sto giocando con
il mio fratellino
e per la prima
volta pronuncia
il mio nome.
Arrivo in cucina
correndo perché
ho molta fame e
scopro che la
mamma ha
preparato un
piatto che non mi
piace per niente.
Mi risveglio il
giorno in cui è
arrivato Babbo
Natale.
Mi affaccio alla
finestra ed è
tutto innevato.
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Scheda di lavoro
Pensa a delle cose che sorprenderebbero i tuoi amici.
Disegna ciò che ti è venuto in mente per completare la scheda; puoi inventare tutto quello che vuoi.
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Il quaderno delle mie emozioni Nº 2
Giochi in aula
Lo ”scrigno” delle sorprese
Questo è un gioco ideale per favorire le relazioni sociali.
Cercheremo una scatola e la decoreremo in modo attraente. Ogni bambino vi
inserirà una sorpresina (un sassolino, una caramella, un disegno, un fiore, un
giocattolino…) avvolta in carta da pacchi.
Metteremo lo “scrigno” pieno di sorprese in un posto ben visibile e accessibile
e i piccoli, a turno, dovranno pescarne una; quando ognuno avrà in mano la
propria sorpresa, dovranno parlare tra loro e cercare di indovinare chi ha
depositato ogni singolo pacchettino nella scatola.
Se desideriamo ampliare l’attività, potremo scattare una fotografia a ciascun
alunno intento ad aprire la confezione e quindi preparare un cartello murale
espositivo.
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Giochi in giardino
Ti proponiamo un gioco in grado di procurare
“l’ansia” dell’attesa e la “sorpresa” finale a tutti i
partecipanti.
Ecco le sue semplici regole che spiegherai ai tuoi
alunni e…via, tutti a giocare insieme!
Bambini e bambine si siedono per terra formando un
cerchio. Uno di essi, scelto per estrazione, starà fuori
dalla circonferenza e, tenendo in mano un oggetto
qualsiasi (peluche, paletta, secchiello…), comincia a
girare intorno ai compagni.
Intanto i bambini seduti recitano:
“La sorpresa dove andrà
solo uno lo saprà.
Non la vedi e non la vedrai
se prima non conterai”.
A questo punto interviene il bambino fuori
dal cerchio e dice:
“A occhi chiusi conterete
e solo al... (numero a sua scelta)… li aprirete”.
I giocatori del cerchio chiudono gli occhi e mentre
contano fino a quel numero, il piccolo che ha in mano
la “sorpresa” la posa dietro ad un compagno seduto.
Quando finiscono di contare, tutti riaprono gli occhi e
controllano curiosi a chi è “toccata la sorpresa”. Il
prescelto la deve raccogliere, alzarsi e rincorrere il
compagno che gliel’ha lasciata cercando di prenderlo.
L’inseguito deve riuscire a scappare e sedersi nel
posto lasciato vuoto dall’inseguitore. Se viene preso
prima, tocca ancora a lui “stare sotto”, altrimenti
quel ruolo sarà ricoperto da chi ha ricevuto la
“sorpresa”.
8
A chi tocca la sorpresa?
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Da 0 a 2 anni:
Rumori forti, persone
estranee, separarsi dai
genitori, ferite, animali,
oscurità.
3 anni:
Maschere, oscurità,
separarsi dai
genitori, animali.
4 anni:
Rumori, oscurità, esseri
immaginari, pagliacci,
persone mascherate,
separarsi dai
genitori,
animali.
5 anni:
Lesioni corporee, rumori,
oscurità, separarsi dai
genitori, animali.
6 anni:
Oscurità, rumori forti,
rimanere da solo,
separarsi dai
genitori, farsi
male, esseri
soprannaturali.
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9
Le paure in base all
’età
dei nostri alunni
Il quaderno delle mie emozioni Nº 2
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Il quaderno delle mie emozioni Nº 2
Attività in aula
Ogni bambino andrà alla lavagna e
racconterà ai propri compagni alcune
occasioni nelle quali ha provato molta paura.
Perché era spaventato?
Che cosa gli provocava quello stato
d’animo?
Continua ad avere lo stesso timore di fronte a
quella situazione?
Come ci sentiamo quando abbiamo paura?
Facciamo una lista di tutte le paure e la
chiudiamo in una scatola che andrà sigillata ben
bene e conservata in un armadio.
Oppure possiamo scrivere le nostre paure su
foglietti di carta che faremo in mille pezzettini
da gettare nel cestino.
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Parliamo della paura
Attività in aula
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Descrivi che cosa fai per tranquillizzarti quando hai paura.
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Scheda di lavoro
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Cerchia le immagini che ti spaventano.
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Attività in aula
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1.
A turno, andremo davanti ai nostri compagni e, con la mimica facciale, esprimeremo sorpresa e paura.
2.
Ascolteremo vari brani musicali:
●
Musica rilassante.
●
Musica che provochi tensione e paura.
●
Musica allegra.
Mentre ascoltano il secondo genere, quello che suscita timore,
dovranno tremare e gesticolare con le espressioni tipiche di questa
emozione.
3.
Lettura e drammatizzazione di
racconti. Quali fiabe ci
spaventano?
Ad esempio:
* Giovannino senza
paura.
* Hansel e Gretel.
Il quaderno delle mie emozioni Nº 2
Imparo a manifestare le mie emozioni senza parlare
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Attività in aula
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Cerchia le parole con le cose che fai quando hai paura.
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Il quaderno delle mie emozioni Nº 2
Tecniche di rilassamento
Per calmare i bambini quando hanno paura o sono tesi esistono delle tecniche di rilassamento che
è bene insegnare loro perché, in seguito, possano eseguirle da soli.
Le carezze calmano molto un piccolo spaventato, però gli spiegheremo anche come respirare perché
possa reagire ad una situazione che gli provoca timore o paura usufruendo di questi esercizi.
1. Riempire d’aria i polmoni
contando fino a cinque.
2. Trattenere l’aria nei
polmoni mentre
contiamo sempre fino a
cinque.
3. Espellere l’aria contando
mentalmente ancora fino a
cinque.
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Scheda di lavoro
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Cerchia le immagini che ti fanno sentire meglio quando hai paura.
Il quaderno delle mie emozioni Nº 2
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