Qualche parola a proposito degli sms
Senz'altro gli sms sono un fenomeno del nostro tempo, una cosa senza di cui tanti non saprebbero più esistere.
I sociologi lo dicono apertamente: è un'ossessione; una volta provata, è difficile farne a meno. Qualche tempo fa è stato pubblicato un sondaggio, dove è stato scritto che ogni mese ne vengono inviati 5 mila miliardi (ma sapevate che esistesse un numero del genere?). Ma cosa sono, questi sms? Si tratta di un'abbreviazione inglese: Short Message System, allora un servizio dei brevi messaggi di testo che è possibile spedire da un telefonino all'altro premendo il tasto “invio”. Un tale messaggio è fatto di un massimo di 160 lettere - bastano appena per scrivere poche frasi che ti arrivano di punto in bianco sul visore del cellulare, segnalate da bip prolungati e dal simbolo di una bustina. Quando si aspetta un messaggio da una persona importante, quel suono e quel simbolo possono farti toccare il cielo con un dito.
Gli sms non devono essere niente d'importante; sono spesso solo un segno di vita, una frase semplice scritta per mettersi in contatto, oppure un'informazione che deve esser consegnata molto presto. Si fissano appuntamenti, si chiede a qualcuno di fare la spesa, ci si scambiano idee e piccoli saluti. Eppure gli sms sono anche diventati un mezzo di comunicazione bellissimo per chi si ama: ci si mandano sorrisi e baci, parole segrete, si ringrazia per un invito a cena, si chiede scusa per qualcosa. A volte è molto più facile scrivere le parole che non si direbbero mai - e forse per questo li usano spessissimo le persone timide. Inoltre, gli sms sono una conversazione a sorpresa che ti arriva inaspettata e gradita; non gli si può sfuggire, bisogna leggerli subito, ovunque ci si trovi. Questo può essere bello, ma a volte anche inopportuno, fastidioso, implacabile, tant'è vero che c'è anche un servizio che conferma quando in messaggio viene consegnato.
Comporre un messaggio scritto non è facile: bisogna raggiungere una certa abilità perchè non è da tutti districarsi tra tasti, lettere, numeri, simboli e accenti, tutto in un solo “click”, e poi inserire gli spazi, tra una parola e l'altra. E poi tornare indietro e poi avanti per correre, magari ingarbugliandosi tra i tanti menu e le tanti opzioni, rischiando di spedire il messaggio alla persona sbagliata, oppure di cancellarlo e mai più recuperarlo.
C'è chi cerca sempre di scrivere frasi compiute, ma c'è anche chi usa i cosiddetti “emoticons”, segni composti da lettere e simbolo della tastiera, come il per esprimere gioia o il quando ci si sente infelici. È una moda addottata dalle e-mail; rende la conversazione via sms ancora più emozionante ed espressiva. Si usano anche tante abbreviazioni, tipo “dove 6?” invece di “dove sei?”. Vengono allora usati i numeri. Anche quell'abitudine, come tante altre, è stata inventata dagli americani che già molto tempo fa preferivano scrivere “I love u” anzichè “I love you”. Siamo pigri, è vero, e forse per questo gli sms, insieme alla posta elettronica e i fax, diventano sempre più diffusi.
Esercizi:
Trova un sinonimo nel testo:
fissazione = ………………………..
schermo = ………………………..
incontro = ………………………...
seccante = …………………………
sbrogliarsi = …………………………
consuetudine = …………………………
Senza guardare nel testo, cerca di riempire gli spazi vuoti con verbi addatti:
………………. il tasto
………………. un appuntamento
………………. scusa a qualcuno
Traduci le frasi:
Wyślij mi smsa, jak dojedziesz na miejsce.
.....................................................................
Muszę mieć włączony telefon, bo czekam
na ważną wiadomość.
.......................................................................
Denerwuje mnie ten twòj dzwonek!
........................................................................
Płacę ogromne rachunki za telefon.
.........................................................................
Nie wolałbyś kupić telefonu na kartę?
..........................................................................
Trova l'espressione idiomatica equivalente:
toccare il cielo con un dito, darsi delle arie, essere alle prime armi, andare in bestia, non avere né capo né coda, per filo e per segno
Non te lo posso descrivere dettagliatamente in un solo messaggio!
…………………………………………………………………..
Sto solo iniziando a imparare come funziona questo telefonino!
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Ma sei ubriaca? Mi mandi messaggi senza senso!
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Quando mi chiami, sono felicissima.
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Si crede superiore solo perché ha l'ultimo modello del cellulare!
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Mi arrabbio quando la gente non spegne il telefonino a teatro.
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Ripassa la nomenclatura legata alla parola “telefono” (Zingarelli, p.1856)
Ascolta il dialogo. Ci sono cinque parole sbagliate. Quali?
Paolo: Mi scusi, signora, vorrei un libro telefonico.
Telefonista: Lo trova in ogni cabina, signore.
Paolo: Vorrei telefonare a Roma. Devo fare il direzionale o posso
telefonare direttamente?
Telefonista: Deve comporre sempre il prefisso.
Paolo: Il telefono è a soldi?
Telefonista: No, è a scatti. Sa che le interurbane sono più care delle cittadine?
Paolo: Sì, lo so. E purtroppo devo fare anche una chiamata internazionale! È
urgente, ma la linea è sempre occupata.
Telefonista: Forse ha sbagliato il numero?
Paolo: No, il numero è corretto. Secondo me l'abbonato ha il telefono rotto.
Niente, vorrei ancora provare a chiamare una persona... Posso telefonare a cariche dell'abbonato? Non ho più gettoni, e l'ultima conversazione è stata rotta.
Telefonista: Certo. In questo caso deve comporre il numero 187, è il numero di
Telecom Italia - Le dicono come fare.
Rispondi alle domande:
Come si chiama una chiamata che facciamo a un amico a Roma,
se anche noi abitiamo a Roma? ................................
Come si chiama una chiamata che facciamo da Roma a Milano? ................................
Come si chiama una chiamata che facciamo dall'Italia in Polonia? ................................
Come si chiama un grande libro con i numeri di telefono? ................................
Come si chiama il numero della città che bisogna comporre
prima del numero dell'abbonato? ................................
Come si chiama una chiamata molto importante che dobbiamo
fare subito? ................................
-
In rete - W sieci
Eva: Gino, posso usare il tuo computer? Devo ............... una mail importante.
Gino: Certo. Hai già una .................. mail su un .................. italiano?
Eva: Sì, ed è molto pratica e veloce. Posso mandare in ................... fotografie
o grandi ....................
Gino: Hai l'................. a casa?
Eva: No, purtroppo no. Se voglio ................... in ................., devo sempre andare in un Internet-caffé vicino.
Completa la tabella:
inviare |
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konto mailowe, skrzynka mailowa |
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strona (internetowa) |
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plik |
ADSL |
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navigare in rete |
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ALCUNE OSSERVAZIONI SUGLI SMS DEGLI ITALIANI
1 - un, una, uno, un' (p.e. ho 1domanda = ho una domanda)
risp - rispondi
ke - che
x - per
xké - perché
x es - per esempio
qc - qualcosa
fte - forte
tvb - ti voglio bene
tvtb - ti voglio tanto bene
6 - sei
+ - più (p.e. +bello = più bello)
- - meno (p.e. -bello = meno bello)
nn - non (nn lo so = non lo so)
cmq - comunque
mess - messaggio (raramente dicono sms; p.e. ti ho scritto 1mess = ti ho scritto un messaggio)
prox - prossimo/a
sett - settimana (p.e. ci vediamo la prox sett = ci vediamo la prossima settimana)
ergo - allora, quindi, dunque
idem - lo stesso (p.e. ci vediamo alle 5 e andiamo al cine oppure alle 6 e idem = oppure alle 6 e anche
andiamo al cinema)
verbi troncati, p.e.:
son=sono, fan=fanno,
organiz=organizzare
prep=preparare
tel=telefonare
attrav=attraversare
cons=consigliare
mand=mandare ecc.
nomi troncati, p.e.:
univ=università
comp=computer
staz=stazione
prog=programma
pos(s)=possibilità
estr=estremamente
dif(f)=difficile
uff=ufficio
cine=cinema
it=italiano
mesi troncati: genn, feb, mar, apr, ... ecc.
giorni troncati: lun, mar, merc, ... ecc.
+ tutte le sigle “normali”, p.e.:
prof=professore
cfr=confronta
ca.=circa
dott.=dottore
dott.ssa=dottoressa
ecc.=eccetera
gent.=gentile
gg.=giorni
p.=pagina
pp.=pagine
nb=nota bene
ns.=nostro