CILS livello tre C1 dicembre 2004 Trascrizioni

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Università per Stranieri di Siena

Trascrizione delle prove di ascolto – dicembre 2004 - Livello TRE-C1

Ascolto. Prova numero uno
Apri il quaderno alla pagina della prova di ascolto numero uno.
Ascolta il testo. Sentirai il testo due volte.
(Il testo viene fatto ascoltare per la prima volta)

Tenere in casa il poster di Caccia al ladro con Cary Grant e Grace Kelly o quello di Pinocchio del 1940 è per un
collezionista meglio degli stessi film. È un paradosso?
Radiogames e Marco Tesei alla scoperta di questo tipo particolare di collezionismo che recupera la storia del cinema e
dei film che hanno segnato la nostra epoca, attraverso i loro poster, quelli che un tempo rappresentavano l’unico modo
per pubblicizzare un film. Ma quei manifesti erano molto di più che un modo per invitare la gente ad andare al cinema,
erano in molti casi delle piccole opere d’arte, sia per la creatività del contenuto che per il tratto, per il disegno. Se oggi il
Christie’s di Londra ha messo all’asta 400 di questi piccoli capolavori, una ragione ci sarà. I prezzi sono in ascesa e per
un manifesto degli anni trenta c’è chi ha pagato quasi mezzo milione di dollari. Si tratta di un tipo di collezione che si
sta aprendo ai nuovi mercati man mano che diventa difficile trovare poster belli in America o in Inghilterra; orami si
cerca in Polonia, in Svezia, in Giappone, ma al Museo del cinema di Torino....
Il Museo del cinema di Torino, nel Museo Nazionale del cinema di Torino ci sono circa 300 mila locandine di film,
delle quali è stato fatto di recente un inventario. Ecco, queste locandine sono dovute alla passione di Maria Adriana
Cruolo, una delle prime a immaginare fin dal 1930 l’idea di un museo basato anche sugli oggetti. Alberto Barbera è
critico e consulente del Museo.

− Allora, come è nata una collezione così... così grande, così grandiosa?

− Ma... come diceva lei, è nata dalla passione di questa giovane professoressa che negli anni trenta si innamorò del

cinema e cominciò a raccogliere documenti di tutti i tipi che riguardavano quella che all’epoca era ancora una storia
in realtà molto breve del cinema. Nel corso degli anni la collezione continuò a crescere in maniera smisurata, tant’è
vero che l’inventario a cui ha fatto riferimento e che è stato appena ultimato ci conferma che le locandine sono più
di 25 mila, una collezione enorme, soprattutto importante perché contiene dei pezzi unici rarissimi.

− Una collezione, vorrei dire, che anche all’estero ci possono invidiare.

− Tanto per fare un esempio, qualche mese fa il MOMA di New York, il Museum Of Modern Art, ha pubblicato un

bellissimo catalogo, dedicato ai manifesti di cinema italiani, realizzati da disegnatori italiani, e si è rivolto al Museo
del cinema, perché, in realtà, mancavano moltissimi pezzi alla loro collezione, circa il 40% dei manifesti riprodotti
in questo catalogo del MOMA provengono dalla collezione del Museo di Torino.

− Ecco, quali sono i più pregiati di questa collezione?

− Sono tantissimi, naturalmente, perché la collezione spazia veramente lungo tutta la storia del cinema.

− Facciamo qualche esempio.

− Dai primi grandi film, dai capolavori del muto italiano e torinese, da Cabiria alle commedie dei Telefoni bianchi

degli anni trenta e poi i film italiani fino alle commedie all’italiana degli anni sessanta che tutti conosciamo.
Insomma, è veramente una collezione che accompagna tutta l’evoluzione del cinema, non soltanto nazionale, ma
addirittura mondiale.

− Qual è stato il cambiamento più rilevante nei manifesti che fanno promozione al cinema?

− Ma, io credo che la cosa più significativa è che una volta i manifesti erano spesso affidati a specialisti che erano dei

veri e propri artisti, che avevano un proprio segno riconoscibile, che appartengono in qualche misura alla storia
dell’arte del ‘900.

− E invece?

− Oggi invece il manifesto è un elemento promozionale che ha sicuramente molta meno importanza. Ci si affida

molto di più alle immagini audiovisive, ai trailer che passano in televisione e che sono diventati il modo più
efficace o considerato tale per promuovere un film e molto meno ai tradizionali manifesti.

Adesso hai un minuto di tempo per leggere la prova.
(Il nastro scorre in silenzio per un minuto)
Ascolta di nuovo il testo ed esegui la prova. Dopo l'ascolto hai due minuti di tempo per controllare le tue risposte.
(Il testo viene fatto ascoltare di nuovo, poi il nastro scorre in silenzio per due minuti. Dopo un breve stacco musicale
inizia la prova numero due)

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Ascolto. Prova numero due
Apri il quaderno alla pagina della prova di ascolto numero due.
Ascolta il testo. Sentirai il testo due volte.
(Il testo viene fatto ascoltare per la prima volta)

Mauro Miccio è amministratore delegato dell’EUR S.p.A., questa società…
- Buonasera Professor Miccio.
- Buonasera a voi.
- Quali sono dunque le iniziative per riportare l’EUR a veramente essere un quartiere integrato in Roma a tutti gli
effetti?
- Ma diciamo che l’EUR ha il grande vantaggio di avere una storia che nasce nel ’36 e che poi per fortuna, nonostante
tutte le problematiche, la guerra, il fascismo, è stata ed è una delle realtà della modernità non solo in Italia, ma in
Europa è una delle aree più belle dal punto di vista architettonico ancora oggi invidiate da tutto il mondo e da tutti gli
studiosi che vengono spesso a fare visite, proprio le università, le più grosse università straniere vengono in Italia a
visitare questi palazzi, che cui simbolicamente cito Il Palazzo della Civiltà italiana o come viene detto il Colosseo
quadrato proprio perché era ed è un luogo simbolico di questa architettura razionalista. Oggi noi vorremmo che insieme
alla Roma antica, la Roma del Colosseo che tutti conosciamo, la Roma dei Fori Imperiali, proporre la Roma della
modernità, ma non soltanto perché questo è un itinerario nuovo in un momento in cui il turismo per tante ragioni ha
avuto, e ha bisogno di qualche idea nuova per ricreare condizioni di interesse e problemi internazionali gravi, che tutti
voi conoscete e seguite, esattamente non hanno favorito questi processi nell’ambito di questo settore vitalissimo per il
nostro paese però ripeto noi abbiamo la convinzione che il turismo possa essere una forte leva di sviluppo quindi
conoscere un’area culturale nuova, avere la possibilità di creare condizioni anche dal punto di vista dello sviluppo.
- Professore ci fa qualche esempio, a me resta un minuto da darle, ci fa qualche esempio pratico di che cosa si pensa di
fare per ottenere tutto questo?
- Molto semplicemente ci sono tre itinerari che consentiranno di conoscere anche degli aspetti che alla visita esterna non
appaiono, perché ci sono bassorilievi, ci sono gallerie, tutte cose che molti non sanno nemmeno che esistono.
- Infatti resta fuori dagli itinerari turistici.
- Assolutamente fuori. Secondo non dimentichiamo che la città di Roma ha due grandi poli di attrazione a due passi
dall’EUR, che sono l’aeroporto internazionale di Fiumicino e il porto di Civitavecchia che da quest’anno avrà un flusso
turistico estremamente importante, si parla di 700 mila turisti che arrivano con le navi da crociera al porto. E questo
significa introdurre una porta, come simbolicamente è la porta dell’EUR verso la città, che sia conosciuta e che dia la
possibilità a una realtà non solo di tipo sociale come il quartiere ma una realtà anche imprenditoriale, perché l’EUR
s.p.a. è un’azienda, di poter rendere fruibili spazi, iniziative, giardini, parchi oltre che edifici, creando le condizioni per
creare posti di lavoro, nuove attività e ulteriori elementi per far diventare Roma sempre più attrattiva e sempre più
interessante.

Adesso hai un minuto di tempo per leggere la prova.
(Il nastro scorre in silenzio per un minuto)
Ascolta di nuovo il testo ed esegui la prova. Dopo l'ascolto hai due minuti o di tempo per controllare le tue risposte.
(Il testo viene fatto ascoltare di nuovo, poi il nastro scorre in silenzio per due minuti. Dopo un breve stacco musicale
inizia la prova numero tre)

Ascolto. Prova numero tre
Apri il quaderno alla pagina della prova di ascolto numero tre.
Ascolta il testo. Sentirai il testo due volte.
(Il testo viene fatto ascoltare per la prima volta)

- Università e nuove tecnologie. Sempre di più l’offerta di e-learning amplia i suoi confini adottando modalità
innovative di formazione e sviluppando soluzioni tecnologicamente più avanzate. Quali e con quali risultati: Alessandra
Briganti rettore dell’Università Marconi di Roma.
-

L’università Guglielmo Marconi nasce il 18 marzo di quest’anno, quindi è recentissima, però nasce su
un’esperienza di operatori che lavorano in questo settore da quindici anni. Tecnologicamente l’università poggia su
un campus virtuale, un vero e proprio campus che comprende tutte le opzioni possibili, tutti i servizi possibili per
un … per uno studente ed è praticamente una gestione di un sistema di apprendimento che è fondamentalmente
basato su Internet e che consente la gestione e la distribuzione di qualsiasi forma di contenuti didattici.

-

L’università funziona esattamente come qualsiasi università tradizionale salvo che il canale di comunicazione è
diverso. I professori, che sono titolari delle materie previste da un curriculum accreditato dal Ministero, registrano
le loro lezioni, queste vengono digitalizzate e inserite sulla piattaforma dove gli studenti, provvisti di una chiave di
accesso, possono collegarsi in qualunque momento ventiquattr’ore su ventiquattro, possono quindi rivederle,
riascoltarle, usufruirne in maniera ben diversa dalla lezione tradizionale, pur avendo lo stesso rigore, anzi forse
anche maggiore, e la stessa qualità insomma del docente universitario. Inoltre sulla piattaforma gli studenti trovano
tutti i materiali didattici, i quali sono accompagnati da una gamma molto ampia di prove di verifica. Gli studenti,

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quindi, vengono monitorati continuamente attraverso queste prove di verifica, attraverso dei tutor che li seguono
individualmente e in maniera tale che, quando si presentano agli esami, che avvengono frontalmente, sono già
conosciuti. Per ognuno di essi il tutor tiene un registro personale dove annota tutto, cioè quanto tempo e quante
volte si sono collegati alla piattaforma, quindi tutti i loro ascolti, tutti i risultati delle loro prove di verifica, quindi
c’è un supporto continuo, insomma, rispetto a questi allievi.

-

Le università telematiche sono un servizio che le istituzioni devono porre al servizio di coloro che già lavorano, che
abitano in luoghi sfavoriti, disagiati, coloro che hanno magari delle diverse abilità, persone italiane che sono
all’estero o stranieri che vogliono studiare secondo modalità nostre, insomma, secondo metodologie nostre, tutto un
target che ovviamente non può andare, che è escluso dalle università tradizionali, quindi al… io calcolo che almeno
al novantacinque per cento che i due target non coincidano assolutamente.

Adesso hai un minuto di tempo per leggere la prova.
(Il nastro scorre in silenzio per un minuto)
Ascolta di nuovo il testo ed esegui la prova. Dopo l'ascolto hai due minuti di tempo per controllare le tue risposte
(Il testo viene fatto ascoltare di nuovo. Poi il nastro scorre in silenzio per due minuti. Un breve stacco musicale segnala
la fine del tempo consentito per eseguire la prova)
Adesso scrivi le risposte delle prove numero 1 e numero 2 nel foglio delle risposte. Hai tre minuti di tempo.
(
Il nastro scorre in silenzio per tre minuti. Un breve stacco musicale segnale la fine del test di ascolto)


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