TRIBUNALE REGIONALE CAMPANO
Rev.mo Luigi LUPO, Pres. - G.I.
Neapolitana
Nullitatis Matrimonii
(Gardini – Garofano)
Prot. 123/97
Il sottoscritto avv. Giulio PAPPAGALLO, patrono dell’attrice, attesa la natura della causa e la necessità di espletare perizia (can. 1680; art. 203 § l Instr. "Dignitas Connubii"), letti gli atti
dichiara
di nominare come proprio perito di parte, il prof. dr. Antonio PICCHIO (v. Pompeo Magno 21, Napoli) iscritto nell'elenco dei periti di Q.T., facendo istanza perché sia ammesso, nel caso, e gli sia consentito di aver copia degli atti e di assistere all’esame del periziando ed a presentare proprie osservazioni e
chiede
che venga nominato il perito d'ufficio, che voglia rispondere alle domande a parte indicate.
Napoli, li 13.3.1996
Con osservanza,
avv. Giulio Pappagallo
Decreto
Il sottoscritto Pres.-G.I,
vista l’istanza presentata dalla parte attrice il 13.3.1996
decreta
a. Si ammette il prof. dr. Antonio PICCHIO quale perito di parte e si autorizza lo stesso ad aver copia degli atti, con le consuete cautele;
b. Si nomina il prof. dr. Bruno GUFO (v. Cicerone 12, Napoli) come perito d’ufficio, il quale - espletato il giuramento de munere fideliter et de secreto servandis, esaminato il convenuto e, in caso di rifiuto, sugli atti, voglia redigere perizia d’ufficio entro il termine perentorio di due mesi, rispondendo ai quesiti a parte indicati.
c. Lo stesso perito d’ufficio prenderà accordi col perito di parte per permettergli di presenziare all’esame peritale e ad eventuali test, cui il periziando debba esser sottoposto.
d. Si notifichi a tutti gli aventi diritto.
Napoli, li 20.3.1996
Firmato,
Luigi Lupo, Pres.-G.I.
Carla Bruni, notaio
Quesiti al perito
(Gardini – Garofano)
Voglia il ch.mo perito d’ufficio, esaminato il convenuto e, in caso di rifiuto, sugli atti redigere perizia rispondendo alle seguenti domande:
l. Il convenuto è portatore di un qualche disturbo di natura psichica? Quale? Quali sono i principali sintomi della perturbazione riscontrata? Sulla base di quali atti di causa o gli esami medici e di quale dottrina (psicologica o psichiatrica) perviene alle sue conclusioni?
2. Questo disturbo esisteva al momento della celebrazione? Quando è sorto? Quale ne è la causa?
3. Questa perturbazione era grave? stabile? Il convenuto è cosciente di avere dei problemi?
4. Quale influsso di essa su «atti umani» di importanza (come matrimonio)? Sul processo di formazione del consenso matrimoniale all’epoca della celebrazione?
4. Questo disturbo incide sugli obblighi essenziali del matrimonio? quali (bonum coniugum, bonum fidei, bonum sacramenti, apertura alla sessualitĂ )?
5. Le Sue conclusioni sono fornite della necessaria certezza morale clinica?
6. Altri eventuali chiarimenti post-periziali.