Veduta dall alto del ricevitore compietamente montato ed equipaggiato eon un rele in uscita. Invece del rele potrą anche essere collegato un cicalino o un campanello. In quest’ultimo caso, 1'astuccio dovr£ essere munito di fori di aereazione, tanto piccoli da non permettere 1’inserzione accidentale di oggetti metallici.
ąuaisiasi) incollata su una delie facce delTastuccio del trasmettitore. Finehe dura il contatto del la mano sulla super-ficie del sensore, il trasmettitore sara attivo. Anehe in ąuesto easo e essenzia-le che il punto N sia collegato al neutro della linea elettrica.
Se il trasmettitore dovesse essere azionato da un segnale “esterno“, per esempio dalia corrente del campanello, potrą essere utilizzato il circuito illu-strato a destra nella figura 2. L’aecop-piatore ottico garantisce la separazio-ne galvaniea tra la rete (nel circuito de! trasmettitore) e la tensione esterna. Chiunąue possegga un centralino telefon ico interno e voglia avere la possibi-lita di udire la suoneria in tutti i locali deH’abitazione, potrą collegare alFim-pianto interno il circuito di figura 6\ tramite R20 e C14. Cio vale solo per impianti privati, in ąuanto etassativa-mente vietato effettuare collegamenti alle linee telefoniche pubbliehe,
Sensori a resistenza di sufficiente sensibilita potranno essere collegati ad un circuito costruito secondo lo schema di figura 7. Se il trasmettitore dovra essere attivato eon un aumento della resistenza del sensore, quest’ultimo do-vra essere collegato in sostituzione del resistore R23. La soglia di intervento potrą essere poi regolata mediante R24. Se invece il trasmettitore dovesse essere attivato da una diminuzione della resistenza del sensore (e disattivato da un aumento della medesima), R24 assumera il ruolo di sensore di misura ed R23 diverra il potenziometro di rego-lazione della soglia di intervento. L’i-steresi di commutazione (differenza tra livello di attivazione e di disattivazio-ne) potrą essere prestabilita mediante R25. La tensione d i isteresi potrą essere calcolata eon la seguente formula:
Vh~ R24........'......^...Y
R25
se, in corrispondenza al punto di com-mutazione, R22 sara alPincirca uguale ad R24.
I circuiti costruiti secondo lo schema di figura 7 potranno essere utilizzati come regolatori di temperatura, oppure come awisatori che verranno attivati ąuando venga raggiunto un determi-nato valore limite della temperatura in un dato locale; in ąuesfultimo caso do-vra essere impiegato, come elemento di misura, un resistore NTC. Le stesse funzioni potranno essere svolte anche da un interruttore a bimetallo; in ąuesto caso, dovranno essere impiegati circuiti analoghi a ąuelli mostrati nelle figurę 3 e 4.
Quando il valore della temperatura da rilevare potrą essere fisso {e non re-golabile), sara possibile utilizzare eon vantaggio la caratteristica piu ripida di un resistore PTC. In ąuesfultimo caso non sara necessario un amplificato-re ed il circuito consistera esclusiva-mente in un awisatore di valore limite (,figura 8). Le piste di ramę del circuito stampato e la disposizione dei compo-nenti sono mostrate rispettivamente nelle figura 11 e 12. La figura 9 illustra
Fig. 7 - Mediante resistori NTC, sara possibile predisporre esattamente le soglie di commutazione. R25 determina Tisteresi di commutazione.
Fig. 5 - Questo interrutiore a sensore puó essere comodamente azionato. Guando viene toccata la piastrina, passa una corrente, pratica-menie trascurabile, minore di 25 uA.
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Fig. 6 - In questo modo e possibile collegare aU’apparecchio un centralino telefonico interno.
Trasmettitore 3 spire 0 0.1 Cu sm.
Ricevttore Filo per coilogameriti isolato fatto passa-re una volta rtel foro del nucleo
Fig. 9 - Awolgimento sulla perlą di ferrite. II tubetto isolante non sarebbe, a rigore, necessario, ma confribuisce a dare maggiore stabilitś alTawolgimento.
Fig. 8 - Secondo questo schema potranno essere collegati i resistori PTC, quałora la loro curva di dipendenza dalia temperatura si riveli piu adatta alle specili-che necessita.
FEBBRAIO - 1984