Folonii-lfall*
fronte alla concorrenza estera, sopratutto per quan-to riguardava !e possibilila di espansione verso mer-cati esteri lontani. La costruzione di linee ferroyia-rie e fluviali, che usufruissero della eslesa rete di fiumi che copre la superlicie della Polonia, fu sempre trascurata dai governi occupanti, fatta un'unica ec-cezione per quello tedesco, nella cui zona vi e ric-chezza di comimicazioni sia fluviali che terrestri.
Basta dare un occhiata ad una carta delle fer-rovie, per vedere 1‘ineguate distribuzione di esse nel-le tre diyerse zonę; tale ineguaglianza si manifesta ancora riguardo ai fiumi navigabili ed ai canali.
Compito del Governo del nuovo Stato, era quel-lo di mantenere in efficenza il poco che la guerra non aveva distrutto, oltre ad ultimare la costruzione, per-fezionarla e completarla, di quelle linee costruile du-ranfe Toccupazione militare del Paese, per fini stra-tegści (e quindi spesso nemmeno rispondenti alle ne-cessita del Paese),
Ma, anche assolta questa minima parte del pro-gramma, quesfo non poteva dirsi esaurito; biso-gnava colmare le differenze nell'ineguag]ianza di distribuzione della rete, che a ragione e paragonata al sistema delle vene ed arterie che danno vita ad un organismo, e che in Polonia era in taluni luoghi del tutto insufficiente a disimpegnare la sua funzione economica.
U giorno in cui la costruzione del progetłato canale congiungente la Slesia eon il mar Ballico, sa-ra realizzata, sara dato un aiuto enorme alTespansio-ne commerciale polacca all'estero.
L'aumento nel voIume del traffico dci porti di Danzica e di Gdynia (sorfo eon rapidita del tuKo americana) e in genere di tutti i porti tedeschi de! Baltico, e dovuło alla sempre maggio-re importanza delVeconomia della Polonia, c un sicuro indice dello stretto leganie che appare fra vie di shocco ed efficenza deirincluslria.
Va segnarata altres] la iniziata costruzione di una Hot La commerciale polacca che ad evitare gli er-rori del passato tende a rendere corapletamente in-dipendenti dalia egemonia di altre marinę le espor-tazioni polacche. Lo sforzo ricostruttivo della Polonia per quanto riguarda la sua industria, di antica o di recente costituzione, deve insomma esaminarsi in tutto il complesso quadro delLeconomia nazionale, tendente ad essere riccstruita su basi ben piu com-plete di ąuanto non potessero dare le tre diveTse po-litiche dei governi oceupanti, poco sol ecite del be-ne della regione dominata.
Oggi la partecipazione polacca ałLeconomia in-dustriale europea, diviene sempre maggiore, favo-rita oltreche dalie ricchezze naturali abbondanti e sempre meglio sfruttale, anche da un intensificarsi in tutti i rami della produzione nazionale; ąuesta partecipazione sempre piu larga, e la rnigliore rls-posta alle numerose msinuaizioni circa le capacita e la maturila dei Polacchi a costiluire uno Stato in-dipendente, e di tale importanza da compensare gli sforzi fatti per crearlo.
Superate le enormi difficolta di assestamento dei primi anni del dopoguerra, sopperito nel miglior modo possibile agli innumerevoli bisogni del Paese rovinato da lunghi anni di guerre e di invasionif si e potuto nel 1929 allEsposizione Nazionale per il decennio dell/indipendenza a Poznań, dare una vi-sione completa delTefficenza economica della Polonia; efficenza che, quale si presenta nel momento piesente, appare gia ben lontana e dissimile dalio Stato di devastazione e di poverla delTalba pur recente della liberta, allorche ii Paese risorgeva nuo-vamente dopo una cancellazione dalia storia del mon* do di cento cinquanła anni, frutto di una serie di errori, anche economici, che sara maggior cura evi-tarę per l'avvenire.
Dotł. STANISLAO SENFT.
(UDZIAŁ ZAGRANICY W PRZEMYŚLE POLSKIM).
La cooperazione straniera alla rinascita del!'m-dustria di Polonia, deve considerarsi sotto due dif-ferenti punti di vista: collaborazione tecnica, cioe partecipazione deL personale tecnico nella forma-zione dei ruoli, e collaborazione finanziaria, cioe partecipazione del capitaie strariero nelle imprese polacche.
Ora, mentre la collaborazione tecnica appare subito del tutto irrisoria, quella finanziaria e invece abbastanza rilevante.
Lina statlsLica del Ministero delLIndustria e Com-mercio dava per il gennaio 1927, ^ueste posizioni riguardo ai capitali delle Industrie polacche:
Industria |
0 a p i t a 1 i | ||
estero |
totele i |
a/c del cap. estero | |
Tessile.......... |
36 873 |
348.110 |
11 |
Mineraria c pesante . . . |
83 868 |
282.166 |
32 |
Del petrolio....... |
110.872 |
184.304 |
60 |
Aiimcntarc........ |
0.734 |
174,562 |
4 |
Metallurgica....... |
21.187 |
161.700 |
15 |
Chlniica........ . |
85 050 |
80.050 |
19 |
Eloltrica......... |
29.651 |
68.404 |
43 |
Della carte....... . |
6.438 |
43.448 |
15 |
Del legno........ |
3 602 |
23.953 |
15 |
Altre industria...... |
8.560 |
180 568 |
5 |
Totale . , . « |
322.805 |
1.528.305 |
21 |