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testimonianza di fiducia a ąuesti uomini e di correre a votarli. Praticamente il posto potrą es-sere occupato dal candidato delle stesso partito che viene immediatamente dopo nello scrutinio di lista oppure dal successore, laddove si adotti il sistema uninominale.
Signor Presidente, a parer mio piu che du-rante il periodo transitorio e dopo di esso, quan-do verrci a mancare Telezione da parte dei Par-lamenti nazionali dei 142 parlamentari in carica, che si dovrebbe concedere la compatibilita del-1’esercizio dei due mandati ; ąuesto affinche il cołlegamento eon i Parlamenti nazionali non cessi in modo brusco, ma cessi in modo graduale a seconda che gli eventi 1’esperienza dei singoli individui lo consiglieranno.
Penso, onorevoli colleghi, che alle tre debo-lezze di ąuesta nostra Assemblea : 1) mancanza di sufficienti poteri; 2) debolezza derivante dal cumulo di esercizio di mandati; 3) insufficienza di effettivi; il progetto di Convenzione sottoposto al nostro esame potrebbe rimediare facilmente alle due ultimę deficienze : cumulo di esercizio dei mandati ed insufficienza di effettivi.
Invece, cosi come e, porta rimedio soltanto alla insufficienza degli effettivi, e soltanto teorica-mente alla insufficienza degli effettivi, perche, quando questi effettivi sono si neH’annuario parlamentare, ma non hanno la possibilita di inter-venire liberamente alle nostre riunioni, non e che acquisti molta efficacia il lavoro di questa nuova, grandę Assemblea.
Mi ha colpito in questi ultimi mesi il fatto che continuano lo dimissioni di membri delFAssem-blea parlamentare europea da membri dell’As-semblea consultiva del Con9iglio d’Europa : e una dimostrazione della gravissima difficolta, quasi delFimpossibilita di soddisfare gli impegni dei due mandati anche per chi (permettano che citi dei nomi), come il Presidente Dehousse, l’ono-revole Van der Goes van Naters, Tonorevole Schuijt, ha qualita eccezionali di capacita, di esperienza e di vocazione europeista.
Io sono d’avviso che sarebbe meglio che que-sti onorevoli colleghi facessero uno Sforzo per restare nelle due Assemblee europee per evitare che esse lavorino in una atmosfera politica di ispirazione diversa.
A questo proposito mi auguro che presto sia questa nuova Assemblea a mandare la rappre-sentanza dei sei Paesi della Comunita ałFAssem-blea consultiva e non i Parlamenti nazionali, che per ora non hanno motivo di contrasti eon rAssemblea consultiva, che non chiede che i Parlamenti nazionali le cedano parte dei loro poteri. Riconosco, Signor Presidente che questo non e il momento di esaminare a fondo questo problema. Peró a parer mio quella sarebbe una via giusta.
Ad ogni modo le dimissioni di questi nostri autorevoili ed esperimentati colleghi dimostrano che non e possibile costruire una nuova Europa unita nei ritagli di tempo libero da tutte le altre multiformi occupazioni dei parlamentari, dalia famiglia alla professione, al partito politico, al Parlamento nazionale. £!, a parere mio, uno sva-lutare F Assemblea parlamentare europea, dare una cosi pocą importanza ai suoi lavori. Occor-rerebbe che i politici della Comunita dimostras-sero di fatto e non soltanto a parole, che uno dei piu importanti compiti della nostra epoca e pro-prio quello di costruire 1’Europa unita.
L’onorevole Faure ieri, nelle onoranze al nostro caro Maestro Schuman ci ha detto, eon la sua solita eloquenza, che per i politici e facile lasciarsi trascinare a lavorare nei binari del pas-sato ed e difficile di romperla eon il passato per costruire un awenire diverso. Verissimo : sono persuaso che questa verita risultera anche piu evidente per quei politici che non avranno tempo sufficiente da dedicare alla meditazione ed alla costruzione dell’avvenire.
Si potrą osservare che vi sono esperti gover-nativi e non govemativi che fanno, di questa costruzione delFEuropa nuova, la loro occupa-zione e preoccupazione quotidiana, che studiano i probierni e ne preparano le soluzioni per i signori ministri. Mi permetto di rispondere che eon tutto il rispetto e tutta la stima che ho per il lavoro degli esperti e dei funzionari, ritengo che ministri e parlamentari devono esaminare personalmente a fondo i vari probierni, le varie soluzioni per farne una valutazione e una scelta politica.
Sono proprio i politici, sono i parlamentari in contatto diretto o indiretto eon la popolazione dei diversi Paesi della Comunita, che possono interpretare piu giustamente i veri interessi della Comunita. Da ció la necessita di associare piu seriamente il lavoro dei politici, ministri e parlamentari, al lavoro dei funzionari.
Perció, signor Presidente, concludo eon il ri-chiamare 1’attenzione degli onorevoli colleghi, pregandoli di meditare su due dati certi, due verita, due constatazioni : 1°) che di regola (perche non escludo delle lodevoli eccezioni) i parlamentari non possono esercitare come dovreb-
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