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zionę della parte centrale prosegue in modo da formare due o piu vacuole separate une dalTaltra per mezzo di tracce di stroma nucleare (fig. 3 tav. 1).
Dopo 48 ore le vacuole della parte centrale si riuniscono per formare un piccolo numero di ampie vacuole (fig. 4 tav. 1), mentre la periferia del macronucleo piu ridotta presenta sempre ancora la struttura normale. Dopo 72 ore nel macronucleo tro-viamo un unica grandę vacuola circondata da membrana croma-tica di spessore sempre disuguale (fig. 8 tav. 1).
Nella parte piu sottile commincia il processo della difini-tiva scomparsa del macronucleo, mentre la parte piu grossa presenta ancora la struttura normale. Qualche volta in ąuesto sta-dio troviamo il macronucleo scoppiato, indubbiamente sotto la pressione del succo formatosi nella vacuola (fig. 7 tav. 1). Fi-nalmente, dopo 96 ore troviamo il macronucleo ridotto ad un’ir-regolare frammento di basicromatina (fig. 9 tav. 1).
II micronucleo dopo 24 ore perde il suo rapporto organico col macronucleo ed immigra nell’interno del citoplasma (fig. 2 tav. 1), conservando fino alla morte dell’infusorio la sua struttura normale.
II citoplasma non presenta generalmente nessuna vacuolizza-zione. Solo nei casi eccezionali ho trovato una o due vacuole generalmente una nella parte anteriore, 1’altra nella posteriore delPinfusorio in vicinanza delPectoplasma (fig. 7 tav. I).
Le esperienze fatte col H2 m’hanno dato i risultati identici coi precedenti (fig. 12 e 13 tav. 2). Solo nei casi rari dopo 48 ore il citoplasma presentava un assai forte grado di vacuoli-zzazione (fig. 12 tav. 2).
I due agenti i quali normalmente si sviluppano in una cul-tura degli infusori e precisamente il HaS e 1’intossicazione batte-rica, non hanno, come dimostra 1’esperienza, nessun’azione sulle modificazioni che awengono nelPorganismo. Infatti, eliminando il H,S per mezzo della continua o freąuente corrente di H2 non