Il PLIDA e l’insegnamento dell’italiano in Europa
Corso di formazione e aggiornamento
Varsavia, maggio 2009
Il PLIDA propone di articolare il corso in due mezze giornate di 4 ore ciascuna, nel modo che
segue:
Relatori:
Prima giornata
1. Il PLIDA: una presentazione generale (G. Patota, 1h30)
Abstract: Il PLIDA è definibile come un insieme di opportunità, scientificamente aggiornate,
che la Società Dante Alighieri mette a disposizione di chi insegna e di chi apprende la lingua
italiana in tutto il mondo. Il Responsabile Scientifico del PLIDA darà corpo a questa affermazione
attraverso i dati e gli esempi opportuni.
2. L’organizzazione delle prove PLIDA e i descrittori del Quadro Comune Europeo (1h30)
Abstract: L’influenza del Quadro comune europeo di riferimento è stata importante in molti
ambiti dell’apprendimento e dell’insegnamento delle lingue e particolarmente forte è stato il suo
impatto sulle certificazioni. L’invito alla trasparenza nel definire livelli comuni e trasversali in
ambito europeo è stato prontamente raccolto dalla Dante Alighieri, che dal 2004 prevede la
certificazione di tutti i sei livelli (da A1 a C2) descritti nel Quadro dal Dipartimento di Politiche
Linguistiche del Consiglio d’Europa.
La Società Dante Alighieri rilascia certificati di competenza in lingua italiana sulla base di
una convenzione con il Ministero degli Affari Esteri italiano (Convenzione n. 1903 del 4 novembre
1993) e prevede diversi tipi di certificazione: il PLIDA, rivolto a un pubblico adulto di madrelingua
diversa dall’italiano, il PLIDA Juniores, pensata specificatamente per un pubblico di adolescenti e il
PLIDA Commerciale, che si rivolge a quanti devono usare la lingua italiana per gli affari.
Le prove d’esame PLIDA sono costruite su un modello di competenza linguistico-
comunicativa che fa proprio l’approccio orientato all’azione delineato nel Quadro. I compiti e le
attività proposte sono quelli che si incontrano nella vita reale e che richiedono l’impiego delle
quattro abilità linguistiche di base: ascoltare, leggere, parlare, scrivere.
3. Domande libere dei docenti sul PLIDA (1h00)
Seconda giornata
1. Laboratorio sulla valutazione delle prove PLIDA (1h30)
Abstract: La valutazione costituisce un momento fondamentale di qualsiasi azione didattica.
Essa può essere di natura differente a seconda di chi compie la valutazione (l’insegnante, lo
studente, un ente certificatore), di quale tipo di valutazione viene adottata (oggettiva o soggettiva,
riferita a una norma o a un criterio, ecc.), della fase del percorso di insegnamento/apprendimento in
cui essa avviene (iniziale, in itinere, finale, continua) e degli scopi per i quali si mette in atto (per
valutare il profitto scolastico, per rilasciare un certificato di competenza in una lingua straniera, per
rendere gli studenti consapevoli del proprio processo di apprendimento). Il laboratorio si propone di
illustrare alcune delle tecniche più frequenti impiegate per la valutazione della comprensione orale e
scritta (con test a risposta oggettiva) e i criteri di valutazione della produzione orale e scritta (con
test a risposta aperta).
2. I ferri del mestiere. I materiali didattici del PLIDA (1h30)
Abstract: Un segno e un sintomo della diffusione e del successo di cui negli ultimi anni ha go-
duto lo studio della lingua italiana in tutto il mondo è rappresentato dalla crescita quantitativa e so-
prattutto qualitativa degli strumenti didattici destinati all’apprendimento e all’insegnamento dell’ita-
liano L2. In quest’ambito rinnovato si colloca la pubblicazione di numerosi materiali didattici (cor-
si, grammatiche, quaderni di preparazione alla certificazione) prodotti direttamente dal PLIDA nel
rispetto dei parametri del Quadro comune europeo di riferimento delle lingue, materiali che i relato-
ri illustreranno nel tempo a loro disposizione.
3. Domande libere dei docenti sul PLIDA. (1h00 )