Un progetto per le vacanze -2- PARTICELLA "NE" E "CI"
Fabio: Sono passati due mesi da quando Teresa č partita da casa e ne sento la nostalgia.
Ci penso sempre piů spesso.
Pino: Č andata in Sicilia, vero?
Fabio: Sě, ci č andata a trovare i suoi parenti. Tu ci sei mai stato?
Pino: No, ma ne ho sentito parlare da molti amici. Dicono che č un'isola stupenda e che vale la pena di andarci.
Fabio: Sě, č vero, ne vale proprio la pena. Perché non ci vai quest'anno?
Pino: Ci ho giŕ pensato. Ma devo parlarne ancora con mia moglie. Non so che cosa ne penserŕ.
Fabio: Sicuramente ne sarŕ molto felice. Non te ne preoccupare!
Pino: Non ne sono tanto sicuro. Lei preferisce sempre restare a casa.
Dice che č troppo complicato preparare tutto, specialmente per un viaggio cosě lungo.
Fabio: La convincerai se le prometti che ci penserai tu.
Pino: Spero di riuscirci. Io odio le vacanze in cittŕ, non mi ci abituerň mai.
Fabio: Allora buona fortuna! E ricordati: se andrete in Sicilia non ve ne pentirete.
PARTICELLA "NE" E "CI"
Chi pensa a comprare i biglietti? Ci penserò io. Hai sentito? Sara si è sposata! No, non ci credo!
Non riesco a mangiare tutta la pizza. Non ci riesco proprio. Mi sento bene con i miei amici. Ci sto volentieri.
Gianni si intende di musica classica e ne parla sempre. Ti piace Luisa? Sì e ne sono proprio innamorato. Quel film è molto interessante. Ne conosci il regista?
Non so niente della storia degli etruschi, non ne so proprio niente. - Siete stati a Venezia?
- Sì, ci siamo stati la settimana scorsa. - Ma quando siete tornati da Venezia? - Ne siamo tornati domenica.
... se andrete in Sicilia non ve ne pentirete.
Ci' .= a cìo, a questa cosa. a quella cosa,, in questa. s cosa, da questo o quel luogo, con questa o quella persona o cosa,
N= di lui, di lei, ' di loro di ', cio, questa o qulla. cosa da . questo o quel luogo
Completare con "ci" o "ne":
1. Ho preso i giornali, ma . . . . . . . . . . . . ho letto uno solo.
2. Non voglio discutere con te adesso di questi problemi, ............ parleremo stasera.
3. La famiglia è simpatica, piena di attenzioni e io . . . . . . . . . . . . sto bene.
4. La festa è imita e io me . . . . . . . . . . . . vado.
5. Sono stato a casa e . . . . . . . . . . . . ho lasciato le chiavi della macchina.
6. Non bevo mai il vino, non . . . . . . . .. . . . sono abituata.
7. Per arrivare a piedi alla villa . . . . . . . . . . . . vorranno venti minuti.
8. Non gli voglio più bene, non me . . . . . . . . . . . . importa più niente di lui.
9. Non posso rispondergli subito, voglio pensar . . . . . . . . . . . . un po'.
10. L'ho fatto io, questo quadro, ma non . . . . . . . . . . . . sono soddisfatto.
11. A me sembra un'idea magnifica. E tu, cosa . . . . . . . . . . . . dici?
12. È una bella casa sarebbe bene abitar . . . . . . . . . . . . .
13. Lasciami il tuo cane: è buffo, vivace, mi .. . . . . . . . . . . diverto un po'.
14. Di storie, .. . . .. . . . . . . conosco tante. Vuoi sentir . . . . . . . . . . . . una?
15. Devi parlargli proprio nell'orecchio, perché non . . . . . . . . . . . . sente.
16. Basta, non insistere! Non . . . . . . . . . . . , voglio più sapere.
17. Non telefonargli, al cinema ............ va con la fidanzata.
18. Smetto dì studiare. Non ............ posso più.
19. Ormai l'opera è quasi terminata, ma ... ......... lavoro da un anno.
20. Aiutami a salire, non ............ la faccio da sola.
Scegliere tra "ci" e "ne":
1. Parla spesso di calcio, perché . .. . . . . . . . . . è appassionato.
2. Sei di nuovo tornato e . . . . . . . . . . . . siamo felici.
3. Quante ore hai impiegato da Firenze a Milano? ............ ho messo sei ore.
4. Il professore ha parlato delle città rinascimentali, . . . . . . . . . . . . ha parlato con entusiasmo.
5. Pietro è stato un po' sgarbato con noi, ma non ............ abbiamo fatto caso.
6. Hai già letto questo libro? No, ma . . . . . . . . , . . . conosco l'autore.
7. È un'ottima occasione. Rinunciar . .. . . .. .. ... sarebbe un follia.
8. Credi alle sue parole? No, non . . . . . . . . . . . . credo affatto.
9. All'inizio avevo delle difficoltà, ma poi mi .. .. .. .. ... . sono abituato.
10. Non potevo più vivere in quella città, . . . . . . . . . . . . sono scappato.
11. Vado da loro perché mi . .. . . . .. .... trovo bene.
12. Credete in Dio? Sì, . .. .. . ... . . . crediamo.
13. Vorrei vedere questo balletto, . . . . .. . . .. . . ho proprio voglia.
14. Ho dovuto lasciare l'albergo, . . . . . . . . . . . . sono stato costretto.
15. Haì visto i quadri di Dalì? Che te . . . . . . . . . , . . pare?
Completare con "ci" o "ne":
1 . Gli hanno affidato il compito di preparare la cerìmonìa, ma . . . . . . . . . . . . sarà veramente capace?
2. Hai visto l'ultimo film di Fellini? Cosa . . . . . . . . . . . . pensi?
3. L'energia nucleare è una grande conquista se ce . . . . . . . . . . . . serviamo per scopi scientifici.
4. Pietro vuole tornare nel suo paese, perché . . . . . . .. .. .. sente la nostalgia.
5. Abbiamo letto il romanzo e . .. . .. .. .. . . abbiamo fatto un riassunto.
6. Abbiamo comprato un enorme gelato, ma . . . . . . . . . . . . abbìamo mangiato solo la metà.
7. Mi serve il tuo aiuto, non . . .. . . . . . . . . posso fare a meno.
8. Sei contento di avere questo lavoro? Certo che . . . . . . . . . . . . sono contento.
9. Sei sicuro di avere abbastanza soldi? Si, . . . . . . . ... . . sono sicuro.
10. Hai riflettuto sull'eventualità di partire domanì? Sì, . . . . . . . . . . . , ho riflettuto.
11. Che cosa pensi dell'ultimo libro di Calvino? . . . . . . . . . . . . penso bene.
12. Dicono che il presidente arriveraì domani, ma io non ........... . credo.
13. Sai dove è il mio lìbro'? Non .. . .. ...... . so niente.
14. II bandito é fuggito dalla prigione, ...... . ..... è fuggito di notte.
15. Non capisco niente in tutta quella storia, tu . . . . . . . . . . . . capisci qualcosa?
16. Perché non ti metti il vestito bianco'? È vero, non . . . . . . . . . . . . ho pensato.
17. Perché non finisci questo esercizio'? Perché non . . . . . . .. . . . . riesco.
18. Vai a Milano? Forse, ma non . . . . . . . . . . . . sono ancora sicuro.
19. Sei andato alla conferenza? . . . . . . . . . . . . sono andato ma non . . . . . . . . . . . . ho capìto niente.
20. Devo mettere la macchina in garage? No, grazie .. . . .. . . .. . . la metto io.
Come il precedente: 1. Quanti anni ha, Signorina? . . . . . . . . .. . . ho venti. 2. Perché ti incontri sempre con questa ragazza? Perché ............ sono innamorato. 3. Da quanto tempo vive in Italia, Signora? . . . . . . . . . . . . vivo da due anni. 4. Non siamo rimasti alla festa, perché non . . . . . . . . . . . . valeva la pena. 5. Alessandro e Cinzia sono stati a scuola ma . . .. . . .. .. . . sono già tornati.
6. Volevo comprare il giornale e poi me . . . . . . . . . . . . sono dimenticato.
7. Mio padre ha detto che mi regalerà una moto ma non . . . . . . . . . . . . credo. 8. A pensar . . . . . . . . . . . . bene sarebbe meglio rimandare la gita alla prossima settimana. 9. I genitori sono finalmente tornati e . . . . . . . . . . . . siamo molto contenti. 10. Vorremmo scrivere ai nostri colleghi ma ............ abbiamo perso l'indirizzo.
Completare con le particelle "ci" o "ne": 1. A Gianni piace Alessia e . . . . . . . . . . . . parla sempre.
2. Questo libro è troppo difficile per me, non . .. .. . . . . . .. capisco niente. 3. Quanto tempo . . . . . . . . . . . . metti per venire da casa tua all'Università? 4. Dovevo telefonare a Stefano ma me . . . . . . . . . . . . sono dimenticata. 5. Quel film deve essere bello, . . . . . . . . . . . . conosco il regista. 6. Fino a quando non me lo dirai tu, non . . . . . . . .. . . . crederò. 7. Sai come è finita questa storia? No, non . . . . . . . . . . . . so nulla.
8. Conosci Orvieto? No, non . . . . . . . . . . . . sono mai stato ma me . . . . . . . . . . . . ha parlato tanto un mio amico che . . . . . . . . . . . . era stato molte volte.
La "questione meridionale"
All'origine della cosiddetta "questione meridionale" c'è il differente sviluppo economico e sociale delle due parti d'Italia: il nord e il sud. Al nord, industrializzato e ricco, si contrappone il sud o Mezzogiorno d'Italia, povero e prevalentemente agricolo. Le ragioni di queste differenze sono soprattutto ragioni di origine storica che fanno riferimento alle differenti occupazioni straniere di queste parti della penisola. Già, nell'antichità, i romani considerano la Sicilia come " il granaio di Roma" e la sfruttano senza dare in cambio nulla. Durante le epoche successive il Meridione d'Italia conosce molte differenti dominazioni che, salvo alcune poche eccezioni (gli arabi e i normanni in Sicilia), trattano il territorio come una semplice miniera di materie prime. Lo sfruttamento delle varie potenze europee che occupano il Sud impoverisce la gente del Mezzogiorno e la induce a una condizione di passività nei confronti della dominazione straniera che si compendia bene nel detto popolare di allora: "Francia o Spagna purché se magna". Contemporaneamente si -sviluppa un senso di sfiducia nei confronti del potere centrale che favorisce il sorgere di piccoli capi locali a cui la popolazione si rivolge per avere giustizia. Questo fenomeno è l'embrione della cultura che genera la mafia. Con l'avvento dell'unificazione italiana nel 1860, alle potenze straniere si sostituisce il potere centrale italiano che le popolazioni del meridione percepiscono come un'altra potenza straniera di occupazione. Il nord dell'Italia ha già un differente sviluppo economico con una industrializzazione molto simile a quella delle altre regioni europee sviluppate ed un'amministrazione pubblica di buon livello, frutto dell'esempio dato dalla dominazione austro - ungarica. Durante i quasi 140 anni di unità italiana le differenze tra nord e sud crescono fortemente. I1 meridione d'Italia fornisce la mano d'opera per l'ulteriore sviluppo industriale del nord mentre le sue strutture agricole diventano sempre più arcaiche. Si sviluppa quindi il fenomeno dell'emigrazione all'estero di parti consistenti della popolazione del sud, specialmente nel Nord e Sud America e nel Nord dell'Europa dalla fine dell'800 sino agli anni 1970 intere generazioni di italiani del sud si trasferiscono nel nuovo mondo alla ricerca di una ricchezza impossibile da trovare nelle loro contrade. Dopo la fine della seconda guerra mondiale il governo italiano attua una timida politica di sviluppo del sud che pero' vede crescere sempre di più il dislivello con il nord del paese nonché fenomeni sempre più diffusi di criminalità organizzata nelle grandi città (mafia in Sicilia, camorra a Napoli, `ndrangheta in Calabria, sacra corona unita nelle Puglie). Ettore Deodato funzionario dell'Unione Europea)