cuesto
Sua ąuallta di Paćre
dolore ćebba raggiungere delle for:ne che non si confnnno nilt
comune. Per dl pift, In ąuestl ultiml tempi le folie sl sono abituate ad un lingua*.gió di una vivacita e talvolta violenza tale, da far apparire, per ragioni di contrasto, flacca ed attenuata ęgni maniera di esprlmersi che da tali módl rlfugge.
Sara ąulndi bene, anzlchś avanzare auprezzamentl, esaminare accuratamente e eon maggior serenita 11 contegno della Santa 3ede dl fronte &lla situazione creata presentemente dalia guerra.
Anzitutto 1 nrincipl propugnati dalia Sede Apostolica rei-' tivamente allłattuale conflitto sono stati proclamatl dali augusto Ponteflce In occaslone ai awenlmenti ufriclall, sia prima deilo scoppio delle ostilltA, sir tiurante lłinfurlare della guerra: bnstl rlcordare le solenni udicnze concesse ai nuovi Ambasclatori della kolonia (25 luglio) e del Belgio (lb settembre). Per chi poi conosca da una parte lłamore eon cui ii Santo racre ricambia lTattaccamento dei popoll alla Chiesa, e la fedelta ci ml a nuei prlriclpi, dei quali ha la infallibile custodla, e dallłaltra la gravit& della &1 gura che si 6 abbattuta sul cattolico popolo della Polonia, non oc con^ono aItri element! a convincersi del profondo cordogllo arrecc to al £>ovrano rontefice oagli awenlmenti) odierni.
plti. un focolare. Salgyno straziati fino a nol i slnghiozzi del' inadri e delle spose che piangono gli esseri carl cadutl sul r dl battaglia: udlamo 11 lamento desolato di tanti vecchl e ah_ infermi, che troppo spesso restano forsę prlvi dl ogni arsist di ogni soccorso; i vagiti ed i pianti dei piccini che non haj io plil genitori, le grida del feriti ed II rantolo dei moribondi che non erano tutti del combattentl. Noi facelamo nostre tutte le loro sofferenze, tutte le loro miserie, tiktti i loro lutti" ...
Ed 11 Sommo Pontefice trepida e paventa eon loro, supplica e spera che almeno quello che 6 il pi& prezioso ed inalienabile pa-trlmonlo - ąuello della loro fede - non sublsca attentati, nan tema pericoli. nón vada comunnue perduto "nonostante le mol te ragioni di temere che destano 1 troppo noti disegni dei nemlci dl UloTł.
E nei cuorl esulcer* ti dl nuei figli il rapa getta eon mano sapiente paternamente e a tempo la fićucia del disrino aluto.
II 25 luglio u.s., nel rlspondere a_lf^mbasciatore di Polonia * Santltó ancora una volta parlava della necessita "dl una vera e
l>Aa se In talia conoizioni anche ii silenzio poteva ba stare ad esprimere 11 pensiero della Santa Seće, non e assolutamente 11 caso di parlare di silenzio aopo la memoranda uaienza del SO set-tembre. Al oesicerio di rlcevere una parolu oi conforto, il Santo Padre rispondeva apprendo 11 Suo cuore paterno eon una śffusione -dswero commovente: "Raramente abblamo sentlto centro dl Nol tanio , intlmo ed arb ente come oggi il desióerlo dl mostrarci, nei fatti e nelle parole... il Vicario ed il Rappresentante di Gesii Cristo, lłimagine vivente di ąuel Dio incarnato, del ouale S.Paolo ha potuto dire "apparuit benlgnitas ed humanitasM. Sl, e pronrlo la compassłone lnfinltamente tenere dello stesso Cuore dlvlno, che noi vorreno ln rjuesto momento far vedere, coraprentiere, sentire a tutti voi, figli della cattolica Polonia. Davanti ai nostri occhi passa in qu.es t momento, come vislone di folie spavento e ci tetra disperazione, la moltitudlne dl profughi e ( egli erranti, tutti coloro che non henno
Sua
stabile pace, fondata sulla giustlzia, sullłonore e sulla llbertfc delle Nazioni". Ed ora, d:po i tremenći fattl di ąueste ultimę set-tiinane* ecco che Egli torna a levr re la Sua voce per proclamare, sul-