ANNEGAMENTO E SOMMERSIONE
- L’annegamento viene definito come la morte secondaria
all’asfissia determinata dall’immersione in un liquido (con o senza
inalazione)
- In questi casi l’asfissia può essere cagionata sia dall’aspirazione di
liquidi nei polmoni sia da ostruzione delle vie aeree secondaria a
laringospasmo
- La sommersione (o semi-annegamento) può essere definita come
un episodio di immersione in un liquido da cui risulta una
sopravvivenza della vittima (completa o parziale guarigione)
oppure un quadro clinico che conduce alla morte del soggetto a
più di 24 ore dall’evento
- Idrocuzione: crisi sincopale che precede l’immersione
E’ possibile distinguere un annegamento primitivo da un
annegamento secondario:
Nell’annegamento primitivo: imperizia o imprudenza della vittima
che si avventura in acque profonde e ha difficoltà natatorie
venendo così colto da panico e agitazione.
Nell’annegamento secondario: causa patologica di base che
determina una perdita di coscienza senza possibilità di chiedere
aiuto - Sincopi di tipo cardiogeno e non
- Crisi convulsive
- Accidenti cerebrali acuti
- Traumi cranici e cervicali (ad esempio tuffi su
fondale poco profondo)
- Abuso di alcool
ANNEGAMENTO IN IMMERSIONE IN APNEA (15-20
METRI)
-
P idrostatica con compressione massima sul torace
alterazione emodinamica polmonare e cerebrale
- Barotrauma auricolare con dolore intenso, crisi labirintica,
disorientamento
mancata risalita
- Alcalosi respiratoria da iperventilazione preliminare
ANNEGAMENTO IN IMMERSIONE AUTONOMA
- Narcosi da N
2
- Convulsioni da O
2
- Sovrapressione polmonare
- Difetti dell’autorespiratore
FATTORI CHE INFLUISCONO SULLA SOPRAVVIVENZA
- Età
- Condizioni generali
- Durata della sommersione
- Tipo di liquido
- Temperatura dell’acqua
FASI DELL’ANNEGAMENTO
I FASE:
inizia con l'ingresso del liquido nelle vie aeree superiori,
a cui segue repentinamente uno spasmo serrato della
glottide finalizzato a proteggere i polmoni dall’ingresso di
liquido, ed un successivo periodo di apnea della durata di
alcuni minuti.
L’apnea causerà:
- Ipotensione
- Bradicardia
- Cianosi
- Ipercapnia
- Perdita di coscienza
II FASE:
l'ipercapnia prolungata determina una riapertura della
glottide, con conseguente iperventilazione compensatoria e
penetrazione di grandi quantità di acqua negli alveoli
polmonari, causando un'anossia progressiva.
III FASE:
progressione del quadro anossico con arresto respiratorio
e gravi aritmie, arresto cardiaco con morte della vittima.
ANNEGAMENTO IN ACQUA DI MARE
(IPERTONICA)
Richiamo di liquidi dai capillari polmonari agli alveoli
Edema polmonare acuto - alterazione surfactante
Ipovolemia, emoconcentrazione (No iperK)
Asistolia dopo 6-7 minuti
ANNEGAMENTO IN ACQUA DOLCE (IPOTONICA)
Passa dagli alveoli ai capillari polmonari
Ipervolemia, emodiluizione,
emolisi iperkaliemia
EPA Aritmie (ipossia+iperkaliemia)
Collabimento alv. FV Asistolia dopo 3-5
minuti
Atelectasia
CONSEGUENZE CARDIOCIRCOLATORIE
- Bradicardia (nei near-drowning)
- Vasocostrizione da:
Riflesso da immersione
Rilascio catecolamine
Ipotermia
- PA non ha caratteristiche costanti
- PVC normale o poco aumentata (acqua dolce)
- Sequele ECGrafiche: Extrasistoli ventricolari
Slargamento QRS
Tachicardia
Bradicardia
Sopraslivellamento ST
FA
Allungamento PR
FV
Asistolia
CONSEGUENZE POLMONARI
- Anossia: SO
2
< 15%
-
compliance per chiusura bronchioli terminali
numero alveoli funzionanti
Terapia: V.A.M. a P.P.I.
Funzione renale:
danno quasi assente se O
2
-EAB-Volemia vengono
mantenuti normali altrimenti DIALISI
Altre turbe: Acidosi
Ipotermia
PRIMO SOCCORSO
Il pz può presentarsi:
- Agitato-angosciato
- Con brividi violenti
- In coma
- Apparentemente morto:
midriasi,
cute fredda e
cianotica
- Arresto cardio-respiratorio
Valutare condizioni pz: Ventilazione
colorito cutaneo
respirazione spontanea
Circolazione
polsi centrali e
periferici
SNC
stato di coscienza
reazione al dolore
BLS: - Rimozione corpi estranei dalle vie aeree
- Eventualmente RCP di base
- Correzione ipotermia
ALS:
- Somministrare O
2
- Se non ventila spontaneamente: IOT e RCP avanzata
- Accesso venoso
- Aspirazione tracheo-bronchiale
- Somministrare sedativi (crisi convulsive)
- Diuretici (acqua dolce)
- Svuotamento gastrico mediante SNG
- Monitoraggio parametri vitali
TRATTAMENTO OSPEDALIERO
- Posizionamento CVC per PVC
- Cateterismo arterioso
- SNG
- Cateterismo vescicale
- Monitoraggio parametri vitali
- RX torace
- Valutazione ematochimica ed EGA
RIANIMAZIONE CEREBRALE
- Danno post-ischemico e post-anossico
- Se presente coma leggero o obnubilamento: O
2
- Se l’edema è grave con PIC elevata: Iperventilazione
Corticosteroidi
Mannitolo
Barbiturici
RIANIMAZIONE RESPIRATORIA
- Trattare con priorità l’ipossia
- Paziente vigile: somministrare O
2
in maschera
- Paziente incosciente: IOT+VAM con PEEP per reclutare
alveoli atelettasici
- Modelli respiratori: CPAP (pressione positiva di fine
espirazione in respiro spontaneo)
CPPV (pressione positiva di fine
espirazione in ventilazione meccanica)
- Se la PO
2
< 60 mmHg somministrare FiO
2
=0,4
ALTRE TERAPIE
- Broncodilatatori
- Eparina (possibile CID)
- Antibioticoterapia
- Correzione degli squilibri
idroelettrolitici e acido-base