La gelosia-4- CONGIUNTIVO IMPERFETTO E TRAPASSATO
Claudia: Chi era quella ragazza che hai salutato?
Paolo: Ah, una compagna di classe, ancora delle elementari.
Claudia: Una vecchia fiamma? Francamente pensavo che avessi un gusto migliore.
Paolo: Sei gelosa? Non credevo che proprio tu potessi farmi delle scenate di gelosia.
Claudia: L'hai guardata come se fosse stata il più grande amore della tua vita.
Paolo: Non farmi ridere.
Claudia: Ah, sì? Preferiresti forse che stessi zitta quando tu ti comporti come se io non esistessi?
Paolo: Claudia, vorrei che tu pensassi un po' prima di parlare...
Claudia: Ed io preferirei che tu non mi parlassi con questo tono...
Paolo: Magari tutti gli uomini fossero così gentili come sono io adesso.
Claudia: Smettila, Paolo! Se sapessi quanto sei ridicolo in questo momento!
Paolo: Se sono ridicolo io, cercatene uno meno ridicolo. Ciao!
CONGIUNTIVO IMPERFETTO
Verbi regolari e irregolari:
Sperava parla- bene Desiderava pone- una domanda
legge- -ssi molto traduce -ste alla lettera
capi- tutto compi- il dovere
Ha pensato parti- -ssi in treno Credeva beve- -ssero solo birra
fo- a casa
dice- -sse la verità
Voleva che de- l'esame
face- tutto
ste -ssimo fuori
Verbi irregolari sono:
essere - fossi, ecc porre - ponessi, eec.
dìre - dicessi, ecc. tradurre - traducessi,'ecc
fare - facessî, ecc: compiere - compissi, ecc.
stare - stessi, ecc. bere ' - bevessi, ecc.
ATTENZIONE! Dopo le parole: almeno, magari, come se e il verbo al condizionale
(tranne che "pensare" e "dire") si usa il congiuntivo imperfetto o trapassato:
Domani vogliamo fare una gita, magari facesse bel tempo! Mi guarda come se fossi uno spettro. Vorrei che tu trovassi queste chiavi. Almeno mi avesse scritto!
Eccezione fa il verbo "dire" e "pensare": Non direi che lui abbia ragione.
Rispondere secondo l'esempio: Perché non gli hai risposto`? Perché pensavo che gli rispondessi tu.
1. Perché non avete fatto questi acquisti?
2. Perché non hai comprato le riviste?
3. Perché non hai reagito all'osservazione del
presidente?
4. Perché non le hai esposto le difficoltà?
5. Perché non siete andati alla festa?
6. Perché non avete terminato questo lavoro?
7.Perché non avete nutrito i gatti?
8. Perché non hai lavato le stoviglie?
9. Perché non hanno controllato questi documenti?
10. Perché non avete prenotato i posti?
Completare con il congiuntivo imperfetto:
1. Speravo che le cose (cambiare) . . . . . . . . . . . . in meglio.
2. Dubitavamo che lui (vendere) . . . . . . . . . . . . la sua vecchia Fiat.
3. Lei voleva che io (aiutarla) . . . . . . . . . . . . ad appendere questi quadri.
4. Volevamo che voi (offrirci) . . . .. . . .. . . . del vino.
5. Avevano bisogno di una persona che (avere l'intenzione) ............ di lavorare sul serio.
6. Credevamo che loro (farsi vivi) . . . . . . . . . . . . in tempo.
7. Non volevo che lui (mettere) . . . . . . . . . . . . il naso nei miei affari.
8. Potevo aiutarlo a condizione che (lui non parlarne) ............ con nessuno.
9. Temevo che (voi evitarmi) . . . . . . . . . . . . .
10. Si cercavano persone giovani che (sapere) . . . . . . . . . . . . usare il computer. '
Raccontare questa storia al passato:
Da tempo voglio che Maria venga da me. Ogni sera la invito sperando che passi da casa mia. Ma è difficile che la trovi, perché sta un po' fuori strada e può darsi che la ragazza si perda. Temo che lei possa avere delle difficoltà. Spero però che in fin dei conti ce la faccia e che stasera ceniamo insieme a casa mia. Dopo la cena penso che possiamo anche ballare un po'. Mi pare insomma che la serata possa essere molto romantica.
Esprimere dubbio, incertezza, speranza, ecc. secondo l'esempio:
Maria è già arrivata? Non credevo che fosse già arrivata.
1. Sei nata in febbraio?
2. Vostro fratello non ha superato le prove scritte?
3. Avete risolto il dilemma?
4. Hanno già cominciato a lavorare`?
5. Avete compiuto gli studi al liceo'?
6. Questo cavallo ha vinto il premio?
7. Hai ricevuto la lettera da Augusto`?
8. Ti è piaciuta la mostra del futurismo'?
9. Avete ereditato solo pochi milioni?
10. Si è sposata vent'anni fa, Signora`?
Sostituire all'infinito le forme convenienti del congiuntivo:
1. Non ci credo che lui (non capire) ............ ciò che gli dico.
2. Lui era piacevolmente sorpreso che Giorgio (parlare) .. . . .. . . .. . . quattro lingue straniere.
3. Temo che (stare) . . . . . . . . . . . . per piovere e che il tempo non (migliorare) . . . . . . . . . . . . per un bel po' di giorni.
4. Credo che Massmo (essere) ............ assente la scorsa settimana.
5. Pareva che (esserci) ........ .... uno sciopero dei netturbini.
6. Mi sembrava che Martino (terminare) ............ il primo anno di medicina.
7. Trovi che (essere) . . . . . . . . . . . . utile che io (andare) . . . . . . . . . . . . dal ministro?
8. Ci auguravamo che nei giorni seguenti la situazione (non peggiorare)
9. Ci dispiaceva che Ivo (fraintendere) ............ le nostre parole.
10. Si dice che la tua fortuna (essere) . . . . . . . . . . . . già tramontata.
11. Credevo che almeno lei (dire) . . .. . . . . . . . . la verità.
12. È un peccato che lui (non trovare) . . . . . . . . . . . . un impiego adeguato ai suoi talenti.
13. Non mi sembrava che lui (avere) . .. . . .. . . .. . il coraggio di venire.
14. Mi dispiaceva che lei (interpretare) . . . . . . . . . . .. male le mie parole.
15. Sebbene io (arrabbiarmi) ............ spesso con lei, restiamo in buoni rapporti.
Come il precedente:
1. Speravo che loro (decidersi) . . . . . . . . . . subito e che io (sapere) . . . . . . . . . . . . che pesci prendere.
2. Si supponeva che Vittorio, data la situazione, (tornare) . . . . . . . . . . . . prima dal viaggio di servizio.
3. Ti preoccupavi più di quanto (essere) . . . . . . . . . . . . necessario.
4. Non sappiamo se a lui (andare) . . . . . . . . . . . , a genio giocare a scacchi.
5. Sono arrivato a scuola prima che il bidello (chiudere) . . . . . . . . . . . . il portone.
6. Tua sorella si comporta come se (essere) . ... .. . .. ... la padrona di casa.
7. Lavorava tanto affinché i suoi figli (potere) . . . . . . . . . . iniziare gli studi.
8. Nonostante che io (consigliare) . . . . . . . . . . .. , Federica ha fatto di testa sua.
9. Correvano le voci che i due mafiosi (incontrarsi) ............ la sera precedente.
10. Parlava come se (ignorare) ....... ..... la nostra esistenza.
I I. Non fare nessun passo prima che (io avvertirti) ..... .... ... .
12. Il professore pretendeva che gli studenti (rimanere) .. .......... ancora in classe per altre due ore.
13. Qualunque cosa lei (dire) . . . . . . . . . . . . non cambierò la mia opinione su di lei.
l4. Occorre che voi (presentarsi) ............ il meglio possibile al vostro nuovo capo.
15. Benché Luca (preferire) . . . . . . . . . . . . le more, quella bionda ha fatto colpo su di lui.
Mettere le preposizioni:
1. Sono stato ............ banca ............ cambiare cento marchi ............ lire.
2. . . . . . . . . . . . . mezzogiorno suonano le campane . . . . . . . . . . . . tutte le chiese.
3. Mi ha raccontato delle cose ............ far rizzare i capelli ............ testa.
4. Mettiti ............ sedere ............ questa poltrona, accanto . . . .. .. .. . . . signor Rossi.
5. . . . . . . . . . . . . via . . . . . . . . . . . . lavori . . . . . . . . . . . . corso, il treno è . . . . . . . . . . . . ritardo . . . . . . . . . . . . dieci minuti.
6. Basta con queste pazzie! . . . . . . . . . . . . ora . . . . . . . . . . . . poi devi comportarti ............ uomo.
7. Qui gli animali vivono . . . .. . . .. . . . piena libertà.
8. . . .. . . . . . .. . corso . . . . . . . . . . . . anni, Marco si è legato molto . . .. . . . .. .. . questa ragazza.
9. Quello che dice tuo marito non sta . . . . . . . . . . . . piedi.
10. Il nuovo direttore è molto serio ............ confronti ............ impiegati.
L'opera italiana
I più antichi documenti di composizioni musicali sono costituiti, in Europa, dalla raccolta dei Canti Gregoriani, così detti dal Pontefice San Gregorio che nel VI secolo ne ha fissato le norme, ricordando i canoni e le regole già delineati da Sant'Ambrogio, Arcivescovo di Milano (Canti Ambrosiani) nel secolo IV. Si deve a Guido d'Arezzo nell'XI secolo il primo esempio di scrittura musicale sul pentagramma e il nome delle sette note dell'armonia: invenzione di portata fondamentale che ha consentito di tramandare il patrimonio musicale attraverso i secoli. Alla fine del Cinquecento a Firenze nel cenacolo della Casa dei Bardi sono state create le basi del melodramma, genere che si svilupperà tanto nell'Italia nei secoli posteriori. È lì che nel 1600 è nato il primo melodramma della storia musicale giunto integralmente fino ai nostri tempi: 1'"Euridice". Ma è con Claudio Monteverdi, nei primi anni del '600, che la musica italiana ha varcato i confini della patria. 1 suoi melodrammi più conosciuti sono "Orfeo" e "L'incoronazione di Poppea". Ha composto inoltre numerosi madrigali e opere sacre, esercitando larga influenza sui compositori stranieri anche dei secoli posteriori. Il melodramma si è sviluppato fìn dal '600, in particolare a Venezia e a Napoli dove si è affermata una scuola divenuta subito molto nota. Il vero protagonista di questa scuola e stato Alessandro Scarlatti. Più larga eco ha avuto negli ambienti musicali europei l'opera buffa italiana tipica per la scuola napoletana della quale il appresentante più noto è Giovanni Battista Pergolesi col il suo capolavoro "La serva padrona". È una brevissima commedia nella quale i personaggi hanno un rilievo psicologico che è raro nel teatro dell'epoca. Dopo di lui due compositori hanno portato l'opera comica alla perfezione stilistica: Giovani Paisiello e Domenico Cimarosa. Del primo vale la pena di ricordare "I1 barbiere di Sivilia" e "Nina, o la pazza per amore", del secondo una delle composizioni più fresche di tutto il repertorio europeo: "Il matrimonio segreto", che viene ancora rappresentata nelle stagioni liriche dei teatri d'ogni paese. Un altro rappresentante dell'opera italiana è stato alla fine del `700 e gli inizi del `800 Luigi Cherubini uno dei maggiori e più bravi musicisti del XIX secolo. Ha composto opere liriche come "Medea" e "Anacreonte". Un compositore che ci ha lasciato delle opere davvero indimenticabili è senza dubbio Gioacchino Rossini con il suo capolavoro immortale "Il barbiere di Siviglia" in cui l'estro, la vivacità e il brio dell'autore appaiono in tutta la loro straordinaria estensione. A lui segue Bellini con la "Norma" e la "Sonnambula" e il suo continuatore Gaetano Donizzetti di cui si ricordano anzitutto "Lucia di Lammermoor", "Don Pasquale" e "L'elisir d'amore". Ma è Giuseppe Verdi che rappresenta il livello più alto di tutti ed è diventato il simbolo del teatro lirico italiano. Le sue opere come "Rigoletto", "Trovatore", "Ballo in Maschera", "Otello" e "Falstaff ' sono le composizioni più insigne dell'Ottocento europeo. Sono opere che ascoltiamo sempre con tanta emozione e che sembrano essere intatte dal tempo dimostrando la genialità del loro autore che ha saputo raggiungere una perfetta fusione delle parole con la musica. Con lui sono finiti i personaggi che entrano in scena, cantano una dolcissima ed elegante melodia, come fanno i protagonisti degli altri grandi qui citati e se ne vanno. Verdî non è soltanto un musicista ma anche un ottimo drammaturgo, forse il più grande tra tutti i drammaturghi italiani. "Rigoletto" non solo il miglior libretto d'opera italiano, ma un dramma insuperabile, conciso e avvincente. Nell'ultimo decennio dell'Ottocento appare ancora un nome eccellente, quello di Giacomo Puccini le cui opere, insieme a quelle di Verdi, sono costantemente presenti nei cartelloni delle stagioni liriche di tutto il mondo. "Boheme", "Tosca", "Manon Lescaut", "Butterfly", "Turandot" sono conosciute da tutte le parti del globo e contengono melodie popolarissime.