a) ad una e due ruote ........... 5,160
b) a due ruote . ..............
c) a tre ruote................ : 154.80
d) a ąuattro ruote............... 232,20
Parte di tele montate aotto qnnlunque forma 206,40
(Przemyśl rowerowy w Polsce).
La produzione delle bigiclelte m Po-lenia nel corr. anno ascende a circa 30 mila biciclette. Tale produzione copre i bi-sogni inierni nella misura del 25%.
Di fronte peró al notevole aumento dei dazia, alla valonzzazione delle lanffe do-*anah nel mercato del 1928 in proporzio-ne i2%, e al forte aumento delle la-nlfe doganali nel dicembre del 1928 sulle P® biciclette (pezzi] si puó supporre c e J lmportazione dalfestero diminuirA eensibilmeute e che ja produzione nazio-f»ale coprita i| bisogno interno in misura mfl£giore che non per il passato.
La statale fabbrica d'arTni in Radom, ba iniziato ?a fabbrieazione di biciclette, le quali frazie alla loro solida costruzio-
(Polak — wynalazca lampy naftowej).
Riccorrendo il 75n anniversario della creazione della sua induslria del petro-1 io, la Polonia comraemora uno dei suoi figli, Ignazio Lukasiewicz, di Tarnów in Galizia, al quaie si dcve la invenzione della lampada a petrolio pressoche di-menticeŁa nel paesi delTelettricita, ma che ha reso e rende tuttora in molte parti del mondo dei seryigi ineslimabili.
Ignazio Lukasiewicz nacque nel 1622. e fu farmacista. Egli aveva rivolto la sua attenzione alle raoltepłici applica-aiout che offriva Polio di nafta e scopr) che quella massa conteoeva deir„oleum arraenium", prodotlo adoperato in medi-cina. 11 prodolto che ne deriva dalia 3i-stillazione nnn e altro che il petrolio da illummazione. Al priocipio delle sue es-perienze, ejjli adoperó una lampada ad olio, a Hora in uso; ma numerose esplo sioni, in una delle quali si ustionó gra-vemente al viso, lo condussero alla eon-clnsione che bisognava costruire un appa-r*cchio dilluminazione completamente cbiuso e robusto. Costrul allora egli stes-80 un recipiente di fondiła; ma rimanevu -łocora il problema di cercare un funzio-namento adeguato, giacche i! lucignolo, messo denlrc alla lampada come si pra-
a per 9uelle ad olio, rendeva paca lu* ce. ru eon l*int«rvenlo di un ingegnere yiennese, certo Ditman, che il Lukasiewicz potfe arnyare nel 1852, a costruire la lampada che noi abbiamo conosciuto. Nel ne possono vcnire utilizzale nelle vie polacche.
Poiche la fabbrica d'armi possiede un imrpianło tecnico moderno, e come rappresentante slatale possiede fonii sufficenii per ottenere capitali e credit! e perci;') intende iniziare un‘intensa produzione di biciclette, in grazie della quale si polri diminuire l*importazionc dalTestero. Di fronte alla provisk>ne tale fabbrica produce sul mercato nel corr. an. 40 000 biciclette e anzitutto verranno prodotti due tipi di biciclette, lipo lu-rLsłico e t; po di tusso marca „Łucznik"
Piu tardi verra introdolla la produ* 2>ona delle biciclette da donna, per bimbi e da corsa. Lo smercio delle biciclette non aeguirA senza interrr.ediari, ma ollre agli intermediari vi prenderanno parte i commercianti e pnvali.
L< tariffe doganali:
L industria polacca della carla aLbrac-cia le fabbriche di celtulasa e le imprese producenti carta, cartone, saccbelli di certa, carla calcante e carla asciugante. L’anno scorso la produzione si elevava inłorno alle 50.000 tonn. e su tale quantita e compresa la carta da pacchi, che asceo-deva a 40.000 tonn. la carla da stampa c que11a da ecrivere 35.000 tonn., carta da giornali 20.000 tonn. carlone 25.000 tonn. ed a Itr i manufatti 30.000 tonn. A cora-paraaione deirmnno 1925 la produzione della carta aumento, di olłre il 50%, la produzione del cartone di oltre al 100%.
Gli investiraenti che nelTanna 1926 erano assai ristretti raggiunsero U mas-simo livello nel 1 semestre del 1927 lino al 1928. NelTinizia dcli an no 1929 si de-nota un indebobmento.
La produzione della cellulosa, che nel-1‘agosto dellanno scorso sali al mas-simo livello, non era sufficenle per copri-re i bisogni interni del Paese. II bilancio dellanno 1929 segnó un aumento diin-porlazione, specialraende per le cellulose, necessarie aila manifatlura della carta di lusso, per la quale la cellulosa polacca non e adatta.
La produzione della carta non poteva mantenersi al medesimo livełlo — rag-giunLo nel luglio dell anno scorso—consi-deralo che sin da allora lo smercio di-minui lorLemcnte, ció che chiaramenlc dimostrano le ivJtevoli prowisle nel com-mercio. Diminuirono notevolmeate i bi-segni per la carla da pacchi, ció che si collega eon la diminuizione delle transa-zioni comuiercinli, spccialmente nel com-mercio delle frutta, a causa delle esigUd raccolle eseguite durante 1 anno scorso.
Ció portu ad una diminuzione dei prezzi, e concorse alla formazione del cartello, al ąuale ora appartengono allri cinque cartelli.
Sulla carta da giomali non si nota alcuna iperproduzione, perche il consu-mo di lale genere si collega continuamente allo sviluppo della stampa polacca che si estende senza Iregua. Lo smercio della carla senza iegno aumento, 1 anno passato. La produzione del cartone era ben infe-riore al livello dell nono 1928. Malgrado ció lim-portazione del carlone si man-tenne al medesimo live!lo dell anno passato e cioi 10.000 tonn. produzione interna 25.000 tonn. II valore delTimportazione dei manufatti di carta nel 1929 ammon-tava a 67 mila zloty nell ajino 1926 a 76 milioni di zloty.
L*esportazione che per quanto concer-ne il valore ha tendenza alTauroento a causa del reslringimento del mercato interno, spingeva i prodotti alla ricerca dei mercali esleri. Lan.no scorso 1‘esporta-zione ammontava ad ollre 7 railioni e nellanno 1928 ammontava a 6,4 mil. di
Tale risultato da chiari segni per il futuro andamento nello sviluppo polacco della carta.
GLI ULTIM1 DAT1 VALUTAT1 SULLA
(Przemyśl cukrowniczy w Polsce w r. 1929).
Conformemcnte aile ultimę valutazio-ni annuali la produzione dello 2ucchero in Polonia s‘elevava in generale a 825.000 tonn. per lo zucchero bianco. Le cilre ri-sullate nelle ultimę yalutezioni non fan-no temerc alcun mutamento, tanto che ji deve confermare che la produzione della scorsa stagicne aumento, in comparazio-ne di 150.000 lonn. o meglio del 23%.
La partec^pazione dei zuccherifici occidenlali s aggirava intorno alle 439.000 in confronto di 371.000 tonn. nella stagione scorsa owero la produzione di questi zuccherifici aumenlava del 18%. Nel gennaic del corr. anno furono venduti nei mercali interni 26.508 e 26.583 tonn., nel gennain delLanno scorso, ed il generale delicit sulle vendite interne awenute dal principio delta slagione e di 9.183 tonn. ció che sla-bilisce una diminuzione sul con6umo in