racchiusa sopra il liquido culturale. Infatti, mettendo 6 cm3 del liquido in una serie di tubi del diametro constante 1,6 cm. ed altezza di 6, 8, 10 e 12 cm., lasciando cosi 0, 2, 4 e 6 cm:ł delFaria, cioe respettivamente 0, 400, 800 e 1000 mm3 delP 02 si osserva che la durata di vita delle culture e respettivamente, in media di ore 22, 101,6, 162 e 211,2 cio£ aumenta considerevol-mente nei tre ultimi casi. Se noi consideriamo ora il fatto il quale ho potuto constatare nelle mie ricerche, non ancora compiute, sopra rinfluenza della coniugazione sull’assorbimento delPossigeno in Paramaecium, e precisamente che la quantit& delf O, assorbito da 1000 infusori in un ora e uguale in media ad 1,2 mm3, ve-dremo che tutto 1'ossigeno contenuto neiraria dei tubi e gik com-pletamente assorbito dagli infusori respettivamente dopo 27, 68 e 82 ore, il che vuol dire che il nostro infusorio vive nelle eon-dizioni anossibiotiche da 74 a 129 ore.
La presenza dunque delPossigeno & una eon* dizione sine qua non per la v i t a degli infusori. Se ora Possigeno e necessario per essi, la mancanza di questo deve evidentemente produrre le modifieazioni nel ricambio materiale degli animali ed una mancanza durevole deve produrre anche le modifieazioni di natura morfologica.
L’esperienza dimostra, che le dette modifieazioni awengono effettivamente.
Gi&, dopo 24 ore nella parte centrale del macronucleo co-mincia il processo di minuta vacuolizzazione, accompagnato dalia progressiva sparizione di sostanza cromatica, mettendo in vista la stroma nudeare (fig. 2, tav. 1). II macronucleo conserva la sua forma primitiva. La colorazione col Biondi-Ehrlich permette di constatare nella periferia i due componenti essenziali di cromatina: la basi — ed ossicromatina. Spariscono progressi-vamente le granulazioni cromatiche disperse in gran numero nella parte centrale vacuolizzata, in modo che il macronucleo nello stadio seguente presenta benissimo visibile la stroma nu-cleare quasi sprovista di granulazioni cromatiche. La vacuolizza-