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DONNA, che nella dcftra mano tiene v-na palma,& nella finiftra vn freno, Sc a canto vi fia vn leone abbracciato eon vn toro. II freno fi piglia per la moderatione de gli oppetiti, Sc la palma per la vitto?ia, che hi H temperante vinccndo fc medefimo, come fi 4
II Leone abbracciato co! toro &fimbo!o de! 1'huomo dato alia tcmperanza .
DONNA, la quale eon la dcftra mano tiene vn freno, eon la finiftra vn tempo dihorologio, Sc a canto vi tiene vn*Elcfante.
Dipinącfi col frenoin vna mano,& col tem po nelPaTtęa , pcrdimoftrarc Uorfitip dclla_* tcmperanza,che ć di ralfrenare c modcrare_> gliappcciti deU*animo,fcconJo i tempi,figni-ncaudofi anco per lo tempo la mi fura de! mo-to. Sc dcll.i quicte, perchc eon la Tcmperanza fi mifurano i mouimcntidcll’animo,& fidan-no i term i ni dcll’vna,& dalPalcra banda, da' quali yfcciuio la Tcmperanza, fi guaftacome-ifiunr, che vanno fuori dęlk fpondeloro .
L’EIcfantc dal Picrio nel z,.Iibro, ct.pofto per la Tcmperanza, perchc cflendo aflucfattó ad vna certa quantita di cibo, non vuol mai pafiare il folito, prendendo folo ramo,quaiuo c fua vfanza per cibarfi; Et a quefto propofito Plurarco racconta , che in Siria hauendo vn (eruidorcordine dal fuo .Signorcdi darc vna_^» mifura di biada al giornoad vnoElcfantc,chc haueua,il (eniidore per molti giorni fcccfta-re detto animalc folo eon mcza mifura, Sc efl fendoui vna volca il Padronc prcfcncc gli dic-de il feruidorc auta la mifura infiemc, di che PElcfantc auucdutofi diuifciu due parri Por-zo eon la probofcidc,& lafciatane vna mangió 1'altra fecondo il fuo ordinario; dal che il Padronc' vcnnc in cognirionc facilmente di qucl-lo,clfcra,prendendo fdcgnodclPingordigia-.i
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