Malattie a trasmissione sessuale e relativi agenti
eziologici
Patologia
Microrganismo
Uretrite nel
maschio
Chlamydia trachomatis, Neisseria gonorrhoeae, Herpes simplex,
Ureaplasma urealyticum, Staphylococcus saprophyticus
Uretrite nella
donna
Chlamydia trachomatis, Neisseria gonorrhoeae, Herpes simplex,
Ureaplasma ueralyticum
Vaginite
Candida albicans, Trichomonas vaginalis, Herpes simplex,
Gardnerella vaginalis, Enterobius vermicularis (ossiuri), Ameba
hystolitica
Ulcere genitali
Herpes simplex, Treponema pallidum, Haemophilus ducreyi,
Calymmatobacteriun granulomatis
Proctite
Chlamydia trachomatis, Neisseria gonorrhoeae, Herpes simplex,
Treponema pallidum, Human Papilloma Virus (HPV)
Papillomi
Human Papilloma Virus (HPV)
Malattia
Infiammatoria
Pelvica (PID)
Chlamydia trachomatis, Neisseria gonorrhoeae
Epatite
HBV, HCV, HAV, HDV
Lue
Treponema pallidum
HIV/AIDS
Human Immunodeficiency Virus (HIV)
Altre
Cytomegalovirus, scabbia, pediculosi, Amoeba histolytica,
Giardia lamblia, Shigella spp.
Sifilide
• Treponema pallidum
• Trasmissione sessuale (forma
acquisita), talora contratta in utero
(forma congenita).
• Nei casi non trattati decorso
evolutivo (l.primaria, l.secondaria,
l.latente, l.terziaria)
• Nei pazienti HIV infetti, decorso e
risposta alla terapia anomala
Epidemiologia
• Presente in tutto il mondo
• Riduzione dei casi negli anni ’50 (penicillina)
• Aumento nelle ultime decadi per fattori
comportamentali (↑ di 15 volte nei paesi ex-
U.Sovietica)
• Trasmissione per contatto sessuale diretto
• Trasmissione per contatto indiretto rarissimo
ma possibile
• Trasmissione verticale (madre → feto)
• Penetrazione attraverso abrasioni cutanee,
mucose
• Sistema linfatico → disseminazione ematogena
• Risposta immunitaria umorale e cellulo
mediata influenza l’evoluzione della malattia
Sifilide: modalità di
trasmissione
• Sessuale (contatto fisico con persone
con lesioni infettanti o con lue
secondaria o tardiva-parenterale
inapparente)
• Verticale (in utero e al momento del
parto)
• Parenterale (trasfusioni di sangue)
• Professionale (dita)
12 MILIONI DI NUOVI CASI OGNI ANNO
NEL MONDO
(90% in paesi in via di sviluppo)
Pease
Percentual
e
Africa Sub-Saharan
33%
SUD e SUD-EST Asia
33%
Nord Africa, Medio Oriente
3%
Est Asia, Pacifico
2%
Nord America
1%
Europa Est
1%
Europa Ovest
1%
WHO, Global prevalence and incidence of selected curable STD: overview
and estimates. Estimated new cases of syphylis among adults, 1999.
Sifilide-Anatomia Patologica
• Tipici fenomeni vasculitici
• Proliferazione fibroblastica
• Sclerosi cicatriziale
• Descritte anche lesioni
granulomatose simil-tubercolari con
necrosi caseosa
Forma clinica
Tempo
dall’infezio
ne
Manifestazioni cliniche
Contagiosi
tà
Sifilide
primaria o
iniziale
3-90 giorni
Ulcerazioni non dolenti (genitali, ano, cavo
orale, cute)
si
Sifilide
secondaria
3-8
settimane
Cute: macchie di piccole dimensioni,
rossastre, non pruriginose sul tronco ma
anche alle palme delle mani e alle piante dei
piedi
Mucose: noduli, placche, erosioni
Sintomi generali: febbre, dolori articolari,
astenia, mal di gola, mal di testa, perdita di
peso, ingrossamento dei linfonodi
Qualsisi organo
si
Sifilide latente
precoce
< 4 anni
Generalmente non sintomi a volte
manifestazioni simili a quelle della lue
secondaria più lievi
si
Sifilide latente
tardiva
> 4 anni
Assenza di sintomi
Solo per il
feto
Sifilide
terziaria o
tardiva
Tarda benigna
1-10 anni
Lesioni nodulari di svariati organi con
manifestazioni legate all’organo colpito
no
Lue
cardiovascolar
e
> 10 anni
Noduli localizzati all’aorta (insufficienza
aortica o aneurismi dell’aorta)
no
Neurolue
5-30 anni
Manifestazioni neurologiche (paralisi,
demenza, cecità, difficoltà a coordinare i
movimenti, perdita della sensibilità)
no
Test sierologici
per la diagnosi di lue
• Non treponemiche (VDRL,
RPR):
1) Reagine IgG e IgM versus antigene
cardiolipinico-lecitinico;
2) + da 1-3 settimane dopo sifiloma,
↑nella l.secondaria, ↓ nella
l.latente, negativi o a basso titolo
nella l.tardiva
3) Falsi positivi e falsi negatvi
4) test di screening e test per
valutare la risposta alla terapia
(riduzione del titolo di 4 volte in 6
mesi)
• Prove treponemiche (FTA-
ABS, TPHA, MHATP, TP-PA):
1) Ab anti-treponemici, antigene
T.pallidum
2) Impiegati per verificare specificita`
test non treponemici
3) FTA test positività più precoce, più
sensibile in tutti gli stadi, difficile
da standardizzare
4) TPHA piu` semplice esecuzione,
quantificazione titolo ab, minore
sensibilita` del FTA nella l.primaria,
sovrapponibile negli altri stadi
5) MHATP e’ una variazione del TPHA
test e sono utilizzate micropiastre
6) TP-PA, agglutinazione al lattice,
ancora piu’ semplice TPHA, il test
attualmente in uso
7) 10% dei pazienti si puo` avere la
negativizzazione se il trattamento
e` stato precoce
TPPA test
RPR quantitativo
RPR
Nuovi test sierologici
• EAI per T. pallidum in corso di
validazione (ELISA –
immunoenziamtico)
Modificato da
Herring et al. Nature Reviews Microbiology 4, S33–S38 (December 2006)
Caratteristic
he
Test non
treponemici
Test treponemici
RPR
VDRL
Rapid Test EIA
TPPA/
TPHA
FTA-ABS
Campione
Siero o
plasma
Siero o
plasma
Siero o
sangue
Siero o
plasma
Siero o
plasma
Siero o
plasma
Sensibilità
(%)
86-100
78-100
84-98
82-100
85-100
70-100
Specificità
(%)
93-98
98-100
94-98
97-100
98-100
94-100
Difficoltà
no
no
no
moderata
si
si
Laboratorio
screenin
g
screenin
g
screening
intermedi
o
riferiment
o
riferimento
Esperienza
minima
minima
minima
moderata
important
e
importante
Commenti
Reagenti
refrigera
ti
Reagenti
refrigera
ti
La
maggior
parte dei
kit si
possono
mantener
e a
t.ambient
e 9-18
mesi
Test di
screening,
non
distingue
i.attiva e
esiti
Test di
conferma,
non
distingue
i.attiva e
esiti
Test di
conferma,
non
distingue
i.attiva e
esiti
Forma clinica
Tempo
dall’infezione
RPR-VDRL
FTA-ABS
Contagiosità
Sifilide primaria
o iniziale
10-90 giorni
75%
**85%
si
Sifilide
secondaria
6-8 settimane
100%
*100%
si
Sifilide latente
precoce
< 4 anni
95%
**99%
si
Sifilide latente
tardiva
> 4 anni
72%
**96%
Solo per il
feto
Sifilide terziaria
o tardiva
Tarda benigna
1-10 anni
70%
**97%
no
Lue
cardiovascolare
> 10 anni
70%
**97%
no
Neurolue
5-30 anni
70%
**97%
no
Test sierologici in relazione allo stadio
* TPHA meno sensibile, ** sensibilita` equivalente
Variazioni sierologia in relazione alla terapia
3 mesi
6 mesi
12 mesi
24 mesi
1° e 2°
Sifilide
_
↓ 2 diluiz
↓ 3 diluiz
↓ 4diluiz
Latente
precoce
-
-
*↓ 2 diluiz
Neurolue
-
↓ 4 diluiz
*
Lue latente precoce: 50% RPR negativo dopo 12 mesi,
24% FTA-abs negativo dopo 24 mesi
1° e 2 ° sifilide, lue latente precoce e lue congenita, richiedere
sempre RPR o VDRL quantitativo al tempo 0, 3, 6, 12, 24
Se il titolo non scende eseguire rachicentesi, se si esclude neurolue trattare di nuovo
con penicillina benzatina – Resistenza ai macrolidi > 30% California
Sintomi e segni neurologici e/o oftalmologici
NO
SI
*RPR≥32
SI
PL
NO
HIV +
NO
NO PL
SI
**CD
4
≤350/mm
3
NO
SI
Considerare PL
Algoritmo per pazienti con sospetta neurolue, adattata,
Marra et al, JID, 2004
In 326 HIV+
*piu’ frequente (x 6v)**piu’ frequente (x 3,1v)
Diagnosi di neurolue
1. Anomalie del LCS: pleiocitosi (alcuni AA
considerano significativi per soggetti HIV +
valori > 20 cellule), aumento della
protidorrachia
2. + CSF RPR/VDRL, diagnostico ma falsi negativi
30-70%
3. + FTA-ABS, TPHA di ausilio solo se negativi,
sensibili ma non specifci. Se negativi, si
esculde neurolue in paz con forme tardive ma
non nelle frome piu’ precoci
4. ITPA (intratecal T. pallidum antobodies), TPHA
index, titolo CSF TPHA, T. pallidum particle
agglutination index
5. PCR e IgM immunobllotting non disponibili
Neurolue
• Studio retrospettivo 54 pazienti con
diagnosi di lue
• TPHA index >70
• CSF TPHA titer > 1:320
• Sensibilita’ 98,3% e specificita’ 100%
di neurolue
Intratecal T. pallidum (ITPA) index
e TPHA index
TPHA-CSF IgG titer/Total CSF
IgG
TPHA-serum IgG titer/Total
serum IgG
*ITPA index =
*Se il rapporto albumina sierica/albumina LCS e’ > 144 (indicazione di non alterata
barriera emato-encefalica), ITPA ≥3 e’ indicativo di produzione intratecale di
anticorpi antitreponemici
MHATP-CSF titer
CSF albumin x 103/Serum albumin
TPHA index=
TPHA index > 100 e’ indicativo di produzione intratecale di anticorpi
Sifiloma primario
Lue secondaria – rash maculo-papulare,
non pruriginoso coinvolge anche le palme
e le piante
Lue secondaria
condilomi lati
placche mucose del palato
Terapia Lue
Stadio
Non allergia alla penicillina
Allergia alla
penicillina
Lue primaria,
latente, secondaria
*Penicillina benzatina 2,4
milioni U 1 volta sett. X 2-3
sett.
Doxiciclina 200 mg BIDX21 gg
**Ceftriaxone 1 g IMX14 gg
Doxiciclina 200 mg
BIDX21 gg
Lue tardiva
(terziaria),
neurolue o
concomitante
infezione da HIV
Penicillina G 2,0-4,0 milioni U
ogni 4 hX10 gg
Doxicilina 200 mg BIDX21 gg
**Ceftriaxone 2 g EV X14gg
Cloramfenicolo 2 g EV
ogni 6 hX30 gg
Gravidanza
Stesso regime del paziente
non in gravidanza
Congenita
Penicillina G 50.000 U/kg Ev
in 2 dosi giornaliere per
almeno 10 gg
*
Fallimenti terapeutici, per cui l’aggiunta di un trattamento orale e` prudente.
Il paz. dovrebbe essere rivalutato dopo 6 mesi per escludere un localizzazione SNC
** Fallimenti terapeutici
Problema emergente
• Diffusione di T. pallidum resistente ad
azitromicina, fino a 30% dei casi
CALIFORNIA; IRLANDA
Papillomavirus (HPV)
• Famiglia Papillomaviridae
• Genere Papillomavirus
• Privi di involucro
• DNA doppia elica
• Diversi tipi
Infezioni da HPV
Patologia
HPV-tipi
Verruche plantari
1,2
Verruche comuni
2,1
Verruche comuni in persone che hanno
contatti con carni, pollame, pesce
7,2
Verruche piatte e intermedie
3,10
Epidermodisplasia verrucosiforme
2,3,10,5,±8,±9,12,14,
±15,±17
Condilomi acuminati
6,11
Neoplasia intraepiteliale basso e alto grado
6,11,16,18
Carcinoma della cervice
16,18
Paillomatosi respiratoria ricorrente
6,11
Iperplasia epiteliale focale di Heck
13,32
Papilloma e carcinoma congiuntivale
6,11,16
Altre lesioni cutanee
6,11,16,30,33,36,37…
I condilomi sono la piu` frequente MST in USA
Epidemiologia
• Infezioni da HPV e` in assoluto la piu` frequente
MTS in USA
• Trasmissione per contatto diretto
• Traumi minimi possono favorire la trasmissione
• Le lesioni si sviluppano all’incirca in 2/3 dei
contatti sessuali di pz. Con condilomi anogenitali
• Nei bambini possibili lesioni genitali per contatto
attraverso le mani di lesioni non genitali (HPV1,2)
• Ossevato anche HPV6 in lesioni cutanee di
familiari di bambini con condilomi genitali
• La papillomatosi respiratoria ricorrente e’
probabilmente acquisita durante il parto
• Possibile trasmissione nosocomiale durante le
sedute di terapia
HPV vaginale
HPV della lingua
HPV vaccinazione - Gardasil
• Composto dalla proteina capsidica HPV
L1
• Vaccino ricombinante quadrivalente
HPV 6, 11, 16,18
• Somministrato per via IM in 3 dosi t0, t2
- 2 mesi, t3 - 6 mesi
• Eta’ raccomandata per il vaccino 11-12
a, sesso femminile
Infezione da Herpes simplex
virus (HSV1 e HSV2)
• Herpes virus simplex (HSV1 e HSV2)
sono responsabili di infezioni
mucocutenee, infezioni del SNC e
occasionalmente anche si possono
localizzare in altri organi
(immunocompromissione)
• Disponibilita` di una terapia efficace
• Necessita` di diagnosi rapida e
accurata
HERPES VIRUS
• Famiglia Herpesviridae
• 3 gruppi (α (HSV1,HSV2, VZV), β (CMV, HHV6,
HHV7), γ (EBV, HHV8)
• Involucro esterno
• DNA doppia elica
HSV-1
HSV-2
Infezioni mucose, cutanee, SNC
VZV
Varicella, herpes zoster
CMV
Simil mononucleosi e altre
HHV-6
Esantema subitum o Roseola
infantum o VI malattia, infezioni
disseminate nell’ospite
immunocompromesso
HHV-7
Quadri simili a quelli da HHV-6
EBV
Mononucleosi
HHV-8
S.Kaposi
Epidemiologia HSV1 e HSV2
• Distribuzione ubiquitaria
• Uomo unico ospite naturale
• Infezioni da HHV1 eta` inferiore
• All’incirca nel 50% dei casi l’infezione
primaria e` asintomatica
• Trasmissione per contatto diretto con
persone infette
• Frequente eliminazione del virus anche in
assenza di sintomi
• Inoculazione del virus in epitelio di
soggetti suscettibili
Infezioni genitali
• Piu` frequentemente da HHV2
• Primo episopio caratterizzato da: dolore,
bruciore, disuria, secrezione e lesioni vescicolo
pustolose e ulcerative dei genitali. Possono
essere presenti sintomi sistemici
• Possibile localizzazione rettale
• Recidive
• Localizzazioni extra genitali
• Infezioni disseminate
• Complicazioni: infezioni batteriche, meningite,
trasmissione placentare con infezione del
neonato
Herpes vaginale
Terapia HHV1 e HHV2
genitale
Manifestazion
e
Farmaco
Dose
giornalier
a
Durata
gg
1° episodio
Acyclovir
Valacyclovir
200 mgX5
500-1000
mgX2
10-14
10-14
Terapia
soppressiva
Acyclovir
Valacyclovir
Famciclovir
400 mgX2
500 mgX1
250 mgX2
Chlamydie patogene per
l’uomo
Specie
Biovars
Trasmissione
Ospite
naturale
Patologia
Umana
C.psittaci
Numeros
e
Aerosol,
sessuale
nell’animale
Uccelli,
ovini,
gatti
Polmonite,
endocardite,
aborti
C.trachomatis LVG
(L1,2,3)
Sessuale
Uomo
Linfogranulo
ma venereo
Tracoma
(21)
Fomiti mani-
occhi, mosche
Fomiti mani-
occhi, sessuale,
neonato
Uomo
Infezioni
oculari e
genitali,
polmonite
nel neonato
C.pneumonia
e
TWAR
?Aerosol
Uomo
Bronchite,
polmonite, ?
Coronaropati
a
L'infezione da C.trachomatis è fra le più diffuse (4 milioni nuove infezioni all’anno)
Soprattutto nel sesso femminile e’ asintomatica
Linfogranuloma Venereo-
C.trachomatis, serovar LVG
• Endemico in Africa, India, Sud-Est Asia
• Casi sporadici in altri paesi
• Incubazione 3-30 giorni
• Decorso in 3 fasi:
– 1°: Piccola papula o ulcerazione dei genitali, guarisce
senza esiti
– 2°: Adenopatia e sitomi sistemici
– 3°: Lesioni ipertrofiche ulcerative croniche dei
genitali, ostruzione linfatica e elefantiasi
• Effetto della terapia sulle manifestazioni
cliniche sistemiche, meno intenso sulla
risoluzione della linfoadenopatia e sulle
manifestazioni della 3° fase
Linfogranuloma
venereo
lesione primaria
Linfogranuloma
venereo cronico
elefantiasi dei
genitali
Infezioni da C.trachomatis
biovar tracoma
• Congiuntivite nel maschio e nella
donna
• Uretrite, epididimite, proctocolite, ?
prostatite nel maschio
• Uretrite, vaginite, cervicite,
proctocolite, endometrite e salpingite,
Malattia Infiammatoria Pelvica (PID)
nella donna
Uretrite da Chlamydia
nell’uomo
• Anche nel maschio e’ frequente l’infezione
asintomatica
• Tuttavia, Chlamydia e` l’a.eziologico del 30-50% di
uretrite non gonococcica (NGU) e di oltre il 50% delle
uretriti post gonococciche (PGU)
• Fattori di rschio: eta` giovane, rapporti eterosessuali
• Incubazione 7-14 giorni
• Sintomatologia: disuria, secrezione uretrale,
tendenzialmente bianca e scarsa, presenza di ≥ 4 GB
(X1000) o presenza di 10-15 GB nelle urine primo
getto
• Assenza di cocchi gram neg all’esame microscopico
delle secrezioni
• Aumentato rischio di altre MTS
Uretrite da N.gonorrhoeae e C.trachomatis
Manifestationi
N.gonorrhoeae
C.trachomatis
Trasmissione
20%
0,68%
Incubazione
2-7
7-14
Disuria,
secrezione
++++
++
Caratteristiche
secrezione
Abbondante,
densa, gialla
Chiara, sierosa.
scarsa
Terapia
(attenzione,
donne in
gravidanza, eta`
< pediatrica)
Dose unica:
ceftriaxone,
*ciprofloxacina,
*ofloxacina,
azitromicina,
spectinomicina;
7 giorni:
*doxiciclina
Dose unica:
azitromicina;
7 giorni:
*doxicilina,
*ciprofloxacina,
*ofloxacina
Infezioni genitali da Chlamydia
nella donna
• Maggior parte infezioni asintomatiche (70%)
• Complicanze piu` gravi
• Fattori di rischio: partner con uretrite
gonococcica e PGU (30%), giovane,
sessualmente attiva, uso di contraccettivi orali
• Persistenza prolungata dell’infezione (senza
terapia isolamento di Chlamydia fino a 2 mesi)
con aumentato rischio di S. di Reiter
• Manifestazioni: disuria, perdite vaginali,
modesto dolore addominale, sanguinamento
• Aumentato rischio di altre MTS
Chlamydia trachomatis:
erosioni e eritema della
cervice uterina
Fascia di età di maggiore incidenza
Complicanze delle infezioni da
Chlamydia nella donna
• Salpingite
• infiammazione delle
tube di Falloppio
• Puo` causare
ostruzione delle tube
stesse e quindi sterilità
egravidanze ectopiche
• Il 91% delle pazienti
sterili presentava
anticorpi anti-
Chlamydia (presumibile
un'infezione nel corso
della propria vita)
Complicanze delle infezioni da
Chlamydia nella donna
• Malattia infiammatoria
pelvica (PID)
• Processo
infiammatorio che
interessa tutti gli
organi genitali
interni femminili
compreso parte del
peritoneo ed altri
organi endopelvici
Ogni anno negli USA
1 milione di donne presenta
1 episodio di PID
Oltre 100.000 diventano sterili come
conseguenza di PID
La maggior parte delle gravidanze extra
Uterine e` conseguenza di PID
150 decessi legati a PID o complicanze
di PID
http://www.cdc.gov/std/PID/STDFact-PID.htm
Complicanze delle infezioni da
Chlamydia nella donna
• Endometrite post
parto
• Infiammazione
dell’endometrio per
risalita all'interno
dell'utero di
Chlamydia
Complicanze delle infezioni da
Chlamydia nella donna
• Complicanze in
gravidanza
• Aborti spontanei
ricorrenti
• Rottura prematura
delle mebrane
• Basso peso del
neonato
Trattamento infezioni genitali
nell’adulto
• Doxicilina 100 mgX2X7gg
(attenzione
gravidanza e eta ≤ 8 anni)
• Azitromicina 1 g/dose unica
(recidive 5-
13% o reinfezioni??)
• Ofloxacina 300 mgX2X7gg
(attenzione
gravidanza e eta ≤ 18 anni)
Schemi diversi per gravidanza e PID
Neisseria gonorrhoeae
• Infezione a trasmissione sessuale
• Localizzata alle mucose genitali e
orali, puo` estendersi per contiguita`
alle strutture vicine o per via
sistemica alle articolazioni, SNC,
cute, endocardio
Neisseria gonorrhoeae
• Diplococco gram negativo “a chicco di
caffe`”
• Poco resistente nell’ambiente esterno
• Esigenze nutrizionali (terrenni arricchiti
di sangue) e atmosfera arricchita di 5-
10% CO2
N.gonorrhoeae
Epidemiologia
• Incidenza e’ nuovamente in aumento
• Permane l’eziologia nell’80% dei casi di
uretrite
• Unico ospite uomo
• Portatore asintomatico
• Trasmissione per contatto diretto
• Rischio di infezione elevato in seguito a
rapporto sessuale con caso indice > 40%
N.gonorrhoeae Manifestazioni
cliniche
• Uretrite nel maschio (in assenza di
trattamento possibili complicanze
locali e sistemiche)
• Proctite (rapporti anali)
• Faringite (rapporti orali)
• Uretrite, cervicite nella donna (piu`
frequenti le complicanze locali e
sistemiche)
• Infezione neonatale (congiuntivite)
Essudato urtrale: colorazione di
gram,
PMN e diplococchi gram negativi
(N.gonorrhoeae)
Cervicite e uretrite da
N.gonorrhoeae
Uretrite da
N.gonorrhoeae
N.Gonorrhoeae Infezioni
sistemiche
• Febbre
• Manifestazioni cutanee (papule,
petecchie, pustole, lesioni necrotiche)
• Articolari – artrite settica (eziologia piu`
frequente di artrite settica dell’eta` fertile)
Terapia
Diagnosi
Terapia
Alternative
Uretrite,
cervicite,
faringite,
proctite
ceftriaxone dose unica cefixima
*ciprofloxacina,
*ofloxacina,
azitromicina,
spectinomicina,
*doxiciclinaX7 gg
*I.disseminat
a
ceftriaxoneX10gg
cefiximaX10gg
ciprofloxacinaX10gg
Altre cefalosporine
Congiuntivite
del neonato
ceftriaxoneX7-10gg
Altre cefalosporine
*nelle forme complicate la terapia va proseguita:
(artrite, endocardite: 4 settimane, meningite 2 settimane)