Il “Conciliatore”
Un periodico pubblicato da 3 settembre 1818 al 2 ottobre 1819 a Milano, due volte alla settimana.
Pubblicato da: Berchet, Luigi Porro Lambertenghi, Giandomenico Romagnosi, Silvio Pellico, Federico Confalonieri, Pietro Borsieri, Ludovico di Breme ed Ermes Visconti.
Il periodico si proponeva di operare sul terreno culturale siccome era impossibile agire su quello politico.
Stretta corrispondenza tra la vita civile e la letteratura: i pensieri politici dei giornalisti divennero sempre più ovvi.
Il “Conciliatore” voleva rompere con la tradizione della critica letteraria academica.
La pubblicazione venne proibita dal governo austriaco dopo 188 numeri.
Il programma del “Conciliatore”:
la volontà di promuovere nella gente le opinioni delle opere letterarie sconosciute,
l'utilità come scopo di tutta la letteratura dedicata al buono del pubblico,
l'intenzione di parlare dei nuovi metodi di agricoltura e del lavoro,
l'introduzione delle letterature utili con gli studi ridenti,
la volontà di scoprire una vera critica di un lavoro letterario e della sua composizione,
l'idea della letteratura che basa sulla natura reale delle cose, perché altrimenti sarebbe un abuso della mente,
Visconti: nelle “Idee elementari sulla poesia romantica” dice che l'impulso poetico deve nascere dalle sensazioni della vita,
l'idea del romanticismo: “un poema, una canzone o un dramma possono essere romantici senza di favoleggiare continuamente di streghe e folletti”.