MaSSONERIA DnIVEB8ALE CoMUNIONB ITALIANA
LJBERTA — OGUAGLIANZA — FRATELI.ANZA _
V
ClBCOLARE N. 53
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HupetuMlimmo Sinatro YenenMIe, Cariaimi Fnt telli.
11 Govemo doi Grando Oriente, nolla slia ultima riunioue, esatninate e disciuute le con-diziuni © lo conseguenze detenninatesi per lo stato di guerra, coufermd unaniuie il proposito ehe -1’azfope massonlca dovess© svolgeraf, sempre pid-dfscipliuata e pid iuteusa, per ruflorzare ed aecresedre, auche dinanztaai sacrifici pid gravi che Baran no impoBti dai tempi cbe iuconi-buno, la registenza del popolo italiano o la sua couvinta incrollabile flducia nella pienezża doi trioufo finale.
Bioordato, o Fratelli: la Massoneria, cooperanti Łutte lo frazioni del grando partito demoeratieo, suscltd, in ogni parte il’Italia, (piel sacro entiisjasmo © quell’impet© Irresistibile ehe, dopo aver cnlminato nella Sagra doi Mi Ile o uello successive epiche glomate di Koma, indussero il Governo a svincolarsi dalie titubanze e dai perieoli delta trepida staai ueutralista e, aeconrlando il nieraviglfoso slaucio della Nazione, a gittarsi, nelPora pid difHcile e pin grarida dl incognito pa u rosę, nel terribile conflitto, artinchd ai cumplessero le rivendicaxioni uazionali eotro i ginsti confiui snlle Al pi e nelPAdriatico, c, eon 1’ansilio delle armi nostre, ei facesse pin valida la difeaa del diritto e della vita doi popoli ani quali gid ai era abbattuta la pid meditata, pid iniqna e pid sehaggia aggressione.
Fieri della reaponanbilita che aasunieninio allora dinanżi alla Patria di aver volnto che ewta scendease in campo per il ano onore e per la aua redenzione, sen ti nim o poi e aentiamo oggi pid imperioao 11 dovere che, mentre gli eroici eserciti combattono snlle frontiere, (Ja noi al persika, eon sempre pid fervida opera, uel Huvigorire quel1a coaoiente e perletta armonia -di cnori e di rolontd, da cni soltanto pud sprigiouarsi la forza indiapenaabile a eonseguire Padernpiinento dei noatri destini ed a preseware, dai danni e dalFonta del pid diuo e pid. odioao aervnggio, 1’Enropa ed il niondo.
Perclid ąueata ehe empie di stragi e di aangue le t^rre ed i niari, e gnerra della liberta, della ciy-iltd, della giuatizia, contro la tirannide, la barbarie, la violenza: perció tutti i popoli, cbe camminane snlle luminose vfe del progresso vereo le ultimę compiiste della democrazia,