Un ghiacciaio č una grande massa di ghiaccio, in movimento, che si forma in alta montagna o ad alte latitudini in seguito all’accumulo di neve caduta (oltre il limite delle nevi perenni) che, a causa delle temperature rigide, non riesce a fondere durante la stagione estiva.
il limite delle nevi permanenti (perenni) dipende sia dalla temperatura che dall’intensitŕ delle precipitazioni nevose. All’Equatore č di ca 5000 metri, mentre verso i poli si abbassa fino al livello del mare.
Sotto la pressione
del proprio peso
la neve fa fuoriuscire l’aria
e diventa piů compatta
(la neve granulare).
In superficie,
la neve si scioglie
e l’acqua penetra il nevaio
dove viene ricongelata
dalla bassa temperatura
formando il firn
e alla fine il ghiaccio
Un ghiacciaio non resta immobile ma scende lentamente dai versanti grazie alla forza di gravitŕ ed č facilitato dalla presenza di acqua. La velocitŕ dipende dalla massa del ghiacciaio, dall’altezza e dalla pendenza e dall’esposizione dei versanti.
I
tipi:
alpini:
formati da un solo bacino collettore (zona di accumulo) e da una sola
lingua glaciale;
pirenaici:
di forma circolare o semicircolare senza una lingua glaciale
evidente;
andini:
simili a quelli pirenaici, ma di estensione e spessori maggiori
scandinavi:
formati da un solo bacino collettore da cui defluiscono piů lingue
glaciali sui versanti opposti del rilievo su cui sono posti;
himalayani: formati da due o piů bacini collettori che danno luogo a lingue glaciali distinte che confluiscono in una sola lingua generalmente di notevole estensione;
Pedemontano:
tante collate si riuniscono „ai piedi del monte” creando un unico
campo del ghiaccio.